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Intervista |
04-11-2014 : TREPANERINGSRITUALEN |
Se è vero che anche in musica niente si crea e tutto si trasforma, è altrettanto vero che c'è ancora qualcuno che riesce a plasmare ottime forme sonore a partire da quanto già elaborato in passato. Tra questi svetta, almeno per il settore oscuro, Trepaneringsritualen (T x R x P), balzato alla gloria degli onori con un pugno di produzioni a tiratura limitatissima diventate in breve oggetti di culto per maniaci spendaccioni. Lo svedese Thomas Martin Ekelund si nutre - come da sua dichiarazione - di tutto ciò che è musica, dalle uscite più sinistre e dure del panorama industriale al pop più... |
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Recensione |
04-11-2014 : VV.AA. |
Il titolo di questa nuova doppia compilation di casa Progress dice tutto: trattasi della celebrazione dei primi 10 anni di vita dell'eccellente etichetta svedese, che festeggia col proprio roster di nomi di spessore una decade all'insegna della qualità. E proprio 'qualità' è il termine che più spesso - e non a caso - viene associato al nome della Progress, che se da un lato non si è mai troppo prodigata in confezioni mirabolanti (questa stessa release consta di un doppio jewel-case con esiguo libretto dove figurano solo la storia della label per sommi capi ed i ringraziamenti), dall'altro non ha mai mancato... |
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Recensione |
04-11-2014 : HALO MANASH |
Attraverso la serie 'Stellar Mansion' l'eccelsa Aural Hypnox sta svolgendo un lavoro formidabile, riportando alla luce - e soprattutto alla disponibilità dei cultori - non soltanto i titoli più datati del proprio catalogo, ma anche i lasciti di quella Blue Sector che fu l'embrione della label finnica. Tutte uscite andate presto esaurite per via di tirature esigue, tutti gioielli scaturiti dalle menti dell'Helixes Collective, tutte opere che non meritavano né una scarsa diffusione e né di certo l'oblio. Così è anche per "Se Its En", primissima fra le nove uscite complessive che Halo Manash ha... |
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Recensione |
04-11-2014 : VEDAN KOLOD |
Creato nella gelida Siberia da Tatiana e Valery Naryshkin nel 2005, il progetto Vedan Kolod (trio di cantanti e polistrumentisti/e che si completa con Daryana Antipova) ha sempre avuto intenzioni molto chiare: promulgare la cultura musicale della Russia antica e medievale, quando la musica strumentale era strettamente connessa alla tradizione vocale. Il repertorio della band - che dal 2005 al 2011 ha già realizzato cinque album - comprende brani originali basati sull'antica lingua russa, autentiche folk-song del popolo siberiano e miti e leggende della Russia occidentale arrangiati/e ad hoc da Tatiana, per un suono che gli stessi... |
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Recensione |
04-11-2014 : ELECTRIC SEWER AGE |
Progetto nato dalla mente di Danny Hyde, coadiuvato dal compianto Peter Christopherson, Electric Sewer Age nasce intorno al 2004 a Bangkok e prende definitivamente forma poco più tardi in Texas, USA. Se si esclude questo CD, l'act aveva finora pubblicato solo l'EP "Moon's Milk In Final Phase" nel 2012, subito dopo la prematura scomparsa di Peter. Il dischetto era stato in realtà concepito nel 2007 come conclusione del ciclo sonoro "Moon's Milk", dedicato dai Coil ai solstizi e agli equinozi. "Bad White Corpuscle" racchiude materiale registrato proprio in quel periodo, tra il 2006 e il 2007,... |
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Recensione |
04-11-2014 : 2 LOVE OR 2 HATE |
Altro esordio per l'ennesima band nuova di zecca in casa Danse Macabre, anche se in verità gli americani 2 Love Or 2 Hate sono gente con una notevole esperienza alle spalle, a partire dal chitarrista Michael Areklett, che per tanti anni è stato bassista nei London After Midnight del primo periodo. La formula del quintetto californiano mescola con intelligenza darkwave e sintetismi elettronici ('industriali' solo nell'accezione americana del termine), rifuggendo certe stereotipate sonorità d'altri tempi e puntando ad un risultato decisamente moderno. L'intreccio fra le voci della bella singer Nevea Siren e di David Buyense... |
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Recensione |
04-11-2014 : 1000SCHOEN/AB INTRA |
La Zoharum ripropone, dopo la recente uscita di "Hush!/Ascending In The Light Of An Alien Sun" a firma Re-DrUm/b°tong, il formato split concepito unendo due album diversi uniti da un sottile filo conduttore. Da un lato troviamo 1000schoen, raffinato progetto tedesco gestito da Helge S. Moune, fautore di una drone-music elaborata esclusivamente con strumenti e percussioni, e dall'altra il polacco Radoslaw Kaminski, mente dell'ambientale Ab Intra. I quattro elementi naturali alla base del progetto vengono trasmutati in suoni con una divisione speculare divisa a sua volta in un'ulteriore suddivisione ("terra" e... |
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Recensione |
04-11-2014 : GNAWED |
Progetto statunitense attivo dal 2009 e con all'attivo molte produzioni su nastro e varie collaborazioni, Gnawed giunge al suo secondo album su CD dopo "Terminal Epoch" (edito nel 2012). Lo stile proposto va ad unirsi ai tanti monicker death-industriali che affollano la scena americana, basati su tonalità sature ed iper-prodotte che se da un lato vantano una qualità tecnica invidiabile, dall'altro hanno il limite di assomigliarsi sin troppo e di perdere la propria identità artistica. Grant Richardson, titolare unico dell'act, assembla otto tracce incentrate su tappeti rumoristici abrasivi, noise sovrapposti,... |
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Recensione |
04-11-2014 : FRIGHT NIGHT |
Secondo album a quattro anni di distanza dal primo per questa band russa capitanata dal duo vocale composto dalla profonda voce femminile di Marianna Lukianova e dalla sua controparte più cavernosa e vibrante di Alexey Ovsiyenko, quest'ultimo presente alla registrazione dell'album nonostante il nuovo percorso lirico che ha voluto intraprendere negli ultimi anni. Nel gap che separa le due opere molto è cambiato, e tra cover e live vari l'ensamble ha optato per una dipartita definitiva dalle sonorità più varie ed interessanti dell'esordio "The Play Of Pain" del 2010 (che, saldamente ancorato alle... |
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Recensione |
04-11-2014 : MORDFABRIK |
A distanza di un paio d'anni dall'autoprodotto "The End Of All..." di cui parlammo proprio sulle pagine del nostro magazine, il polacco Bartosz Rybinski debutta su label grazie all'interessamento dei connazionali della Beast Of Prey. I punti fermi rimangono l'oscurità (sottolineata già dal titolo) e le architetture post-industriali, debitrici della grande scuola dark ambient mitteleuropea. I panorami desolati dell'artwork fanno da sfondo a sonorità lugubri in cui la negatività di base si unisce ad una disperazione interiore, unico vero punto d'ispirazione per dar forma ad un vuoto mentale elaborato tra la... |
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