04-11-2014
VV.AA.
"2004 - 2014 Progress Productions 10 Years Anniversary Compilation"
(Progress Productions)
Time: CD 1 (56:37); CD 2 (62:52)
Rating : 8
Il titolo di questa nuova doppia compilation di casa Progress dice tutto: trattasi della celebrazione dei primi 10 anni di vita dell'eccellente etichetta svedese, che festeggia col proprio roster di nomi di spessore una decade all'insegna della qualità. E proprio 'qualità' è il termine che più spesso - e non a caso - viene associato al nome della Progress, che se da un lato non si è mai troppo prodigata in confezioni mirabolanti (questa stessa release consta di un doppio jewel-case con esiguo libretto dove figurano solo la storia della label per sommi capi ed i ringraziamenti), dall'altro non ha mai mancato di puntare sulla bontà dei contenuti artistici. Un roster quasi interamente svedese e rigorosamente di stampo electro dal quale sono emersi nomi del calibro di Necro Facility, Red Cell, Cryo, Henric De La Cour, Kite, Spark!, Mr. Jones Machine, Sturm Café etc., che continua ad espandersi tanto con abili esordienti (gli energici Wulfband con la loro serratissima EBM old-style) quanto con nomi di buon peso che approdano nella grande famiglia del label-manager e fondatore Torny Gottberg (gli Agent Side Grinder, presenti con una potenziale hit come l'ottima "This Is Us"). Lo sforzo dietro a questa compilation è davvero ammirevole se si pensa che tutte le 28 tracce presenti sono esclusive o comunque ancora inedite, quando sarebbe stato ben più facile - come fanno in tanti - assemblare una sorta di 'best of' con materiale edito e arcinoto. Con un livello medio sempre ben superiore agli standard, questa doppia raccolta vede i suoi picchi più elevati nelle prove firmate da Necro Facility (con una "Last Breath" in versione demo squisitamente magnetica e strisciante), Dupont (l'eccezionale "Corridor" è un carismatico e trascinante gioiello dal groove letale che non può non diventare un singolo), 8kHz Mono ("The Game", col suo piglio ballabile e affilato, è un esempio di solidità ed efficacia) e Kite ("True Colours" li conferma quali impareggiabili e più credibili interpreti dell'eredità del pop elettronico degli 80s). Certo non manca, nelle due ore complessive del programma, qualche nome meno avvincente (Kingdom Of Evol, Children Within, Angst e gli stralunati Vanligt Folk), e se proprio dobbiamo rintracciare una qualche 'delusione' la potremmo identificare nella scolastica e poco riuscita cover della mitica "Neverending Story" di Limahl a firma Red Cell (dai quali era lecito attendersi molto di più), ma le buone prove a cura dei vari Iambia, Xenturion Prime, Daily Planet, Hype, Spark!, Cryo, Mr. Jones Machine, Titans, Sturm Café (riletti dal desaparecido Terror Punk Syndicate) e Mommy Hurt My Head finiscono per prevalere numericamente in maniera netta. A ciò si aggiunga il recupero di un inedito della leggenda EBM svedese Scapa Flow (una rocciosa versione live di "Wailing" catturata nel 1991), che fra non molto tornerà ad esibirsi dal vivo dopo 19 anni (!) alla serata celebrativa dei 10 anni della Progress, e il quadro è completo. Una celebrazione doverosa che, grazie alla ricchezza dei suoi contenuti, farà la gioia di chi ha seguito col giusto interesse una delle migliori etichette in circolazione quando si tratta di elettronica indipendente a tinte scure.
Roberto Alessandro Filippozzi
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