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Intervista |
29-12-2014 : SIMON BALESTRAZZI |
É sempre stimolante entrare in contatto con un decano della musica elettronica come Simon Balestrazzi. L'incontro nasce dalla necessità di far luce sul piccolo gioiello perduto "Chaosphere", uscito a firma Tomografia Assiale Computerizzata. Un album rimasto 'nel cassetto' e rispolverato dopo circa 15 anni grazie all'interessamento della Old Europa Café. L'occasione è stata ghiotta per scandagliare il passato e il futuro di un musicista dotato di forte personalità, sempre alla ricerca di un percorso nuovo che sia il più possibile unico. Ancora una volta l'esperienza e la versatilità ci... |
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Recensione |
29-12-2014 : IRIS |
"Blacklight", penultimo album del duo americano, usciva ormai quattro anni fa, ed a seguito del relativo tour americano Reagan Jones ed Andrew Sega decidevano di porre fine al cammino percorso insieme, sia per alcuni dissidi che per la sensazione di aver esaurito la fiamma. Dopo due anni di silenzio una scintilla ha riacceso quella fiamma sopita (un concerto fortemente voluto dall'organizzatore in quel di Götheborg è stato determinante), ed i due sono infine tornati insieme per realizzare "Radiant", quinto album col quale entrano ufficialmente nella 'seconda fase' della loro carriera: quella della... |
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Recensione |
29-12-2014 : SWARM INTELLIGENCE |
Dopo una cospicua serie di uscite digitali (ben cinque EP dal 2011 al 2013 e, buon ultimo, l'album "Black Iron Prison" della scorsa primavera) per etichette come Acre, Invisible Agent, Acroplane e Stasis, l'irlandese Simon Hayes approda col suo ottimo progetto alla corte della Ad Noiseam per la prima release nel formato fisico, riorganizzando la propria base operativa a Berlino. E proprio l'attenta etichetta berlinese non sbaglia nel definire l'opera "...uno dei più interessanti lavori di musica industrial beat-driven in cui ci siamo imbattuti di recente...", viste le qualità pratiche e di scrittura messe in... |
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Recensione |
29-12-2014 : DAG ROSENQVIST & RUTGER ZUYDERVELT |
Dedita anche a recuperi fonografici di nicchia riguardanti materiale pubblicato in edizioni ultra-limitate, la Zoharum ristampa "Vintermusik", album realizzato a quattro mani dallo svedese Dag Rosenqvist e dall'ormai celebrato olandese Rutger Zuydervelt, meglio noto come mente di Machinefabriek. I due al tempo non si conoscevano di persona e misero insieme i brani tramite interscambio via internet. Correva l'anno 2006 quando la collaborazione prese corpo, unendo in modo mirabile elettronica e strumentazione. Il disco vide la luce su CDr in una tiratura di 200 copie a cui fece seguito il singolo "Feberdröm", anch'esso... |
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Recensione |
29-12-2014 : ANDREAS GROSS |
A due anni esatti dal precedente "Grounds Of Ashes", album che aveva risollevato le quotazioni del monicker Andreas Gross dopo lo scialbo "Autumn Inventors", la band di Colonia torna con un nuovo full-length che denota autoironia già dal titolo, che vedrebbe i Nostri abbandonare un circuito mainstream del quale non hanno ovviamente mai fatto parte. In realtà l'act, che ha ridotto all'osso la line-up passando da quintetto a trio (in passato era stato addirittura un seven-piece), è uno fra quei vari nomi della scena oscura che avrebbe delle carte da giocarsi nel panorama mainstream se solo una major vi... |
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Recensione |
29-12-2014 : DISCO DIGITALE |
Se si escludono un paio di singoli estemporanei (uno in download gratuito nel 2008 e l'altro diffuso solo come CDr promo nel 2010), il silenzio del trio svedese durava ormai da ben sette anni e mezzo, ossia dall'EP "In The 25th Century". Dopo l'esordio del 2006 "Computer Dreams" arriva infine l'atteso secondo album, primissima uscita della neonata Safety Dance Records e primo full-length con la new entry Emma Hogander alla voce, chiamata a rimpiazzare la dimissionaria Annelie Schmidt e precedentemente nota per aver preso parte a qualche traccia dei disciolti Code 64. La band non ha mai nascosto il proprio smodato amore per... |
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29-12-2014 : DER HIMMEL ÜBER BERLIN |
Secondo full-length in studio per questa band darkwave/post-punk proveniente da Trieste dopo l'ottimo esordio di due anni fa, "Memories Never Fade", opera che andava nostalgicamente ed abilmente a riproporre le sonorità classiche della scuola di gruppi come Joy Division, Bauhaus e The Sister Of Mercy. "Shadowdancers", che vede la line-up rinnovata e composta da Davide Simeon alla chitarra, Stefano Bradaschia al basso, Teeno Vesper alla voce e Riccardo Zamolo alla batteria, vuole rivolgersi, nella sua doppia accezione estrapolabile dal titolo, sia ai "danzatori dell'ombra", ovvero il 'popolo dark' che... |
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Recensione |
29-12-2014 : B.ASHRA |
Autore di progetti singolari improntati sull'ottava cosmica studiata da Hans Cousto, l'act B.Ashra, capitanato da Bert Olke, decide di applicare le leggi spirituali del suono alla pianta della cannabis. I principi seguiti dal compositore tedesco sono basati sulle vibrazioni prodotte dalle sette note più il do ascendente (l'ottava, appunto), scala entro cui sarebbe possibile rintracciare il soffio vitale e l'anelito dell'Assoluto. Tale struttura tonale sembra avere effetti positivi anche sulle piante e il Nostro la utilizza per stimolare la crescita del delta-9 THC, uno dei maggiori principi attivi della cannabis. Concept singolare a... |
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29-12-2014 : KARMA IN AUGE |
Con la media di una uscita ogni anno, tornano i pugliesi Karma in Auge con l'EP autoprodotto "Socialnoia", vero e proprio j'accuse nei confronti di quella che doveva essere la società della comunicazione ed è invece diventata la società dell'incomunicabilità. La rete, rappresentata nella cover, è proprio la visione perfetta di ciò che siamo adesso: dei puntini anonimi uniti da linee di cavi. Non c'è più spazio per l'individualità o l'originalità, ma tutto è appiattito e standardizzato. I pezzi di "Socialnoia" sono costruiti su queste basi... |
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Recensione |
29-12-2014 : PUANTEUR DE CHARNIER/KLVER |
Split album tra due piccole realtà francesi: da un lato Puanteur De Charnier, fautore di una industrial-electro marziale vecchia maniera, e dall'altro Klver, noisier di ultima generazione dedito all'ambient cupa. Cinque tracce per l'uno, quattro per l'altro, più un brano realizzato insieme per due nomi che in definitiva non hanno molto in comune, se non la provenienza geografica e il campo d'azione limitato ad una ristretta cerchia di seguaci. PDC rimane fedele a sé stesso lavorando su basi ritmiche in bilico tra la marcia militare e l'harsh-EBM anni '90. Qualche rumore di rifinitura, motivi sintetico-industriali e... |
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