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Recensione
11-05-2010 : LILI REFRAIN
LILI REFRAIN
Quale miglior band di sé stessi? In fondo di arti ne abbiamo ben quattro e hanno inventato i multitraccia e le loop station... Sicuramente si avranno meno problemi a livello di intesa, prospettive, idee sulle svolte stilistiche, nessuno ti darà mai buca alle prove né avrai rimorsi verso qualcuno per averle saltate. Sia chiaro, questo è solo un paradosso ironico per introdurre un progetto ambizioso di cui spero si parlerà molto. Partita dalla fine del 2006, l'artista romana ha affinato le sue abilità di performer sopratutto in sede live, giungendo al 2010 con il suo secondo album e definendosi una....
 
Recensione
06-05-2010 : OUROBOROS
OUROBOROS
In attesa del nuovo album, che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell'anno, il progetto principe di Marco Grosso torna con una raccolta di otto brani estratti da compilation varie, tra cui svetta quella messa a punto qualche tempo fa proprio dal nostro magazine. "Primae Materiae" percorre e recupera i tasselli sparsi durante gli ultimi 5 anni di produzioni a nome Ouroboros, proponendo anche materiale di non facile reperibilità. Le caratteristiche del lavoro, stampato professionalmente in formato CDr, si mantengono prossime al disco d'esordio "Lux Arcana", pur non eguagliandone sempre la qualità. I tappeti....
 
Recensione
28-04-2010 : VV.AA.
VV.AA.
Che la scena (neo)folk italiana avesse delle sue peculiarità che la rendono diversa da tante altre correnti era cosa provata da anni, ma ancora nessuno aveva tentato di prenderne formalmente parte in questo senso, almeno fino all'uscita di "Folk Studio", lavoro che sintetizza programmaticamente valori e qualità di un genere Nostro, ormai distante sia dal neofolk delle origini che dalle divagazioni germaniche e marziali. Questa compilation, stampata su vinile 10", è il primo di una serie di volumi che vedranno in rassegna band unite dalla volontà di riproporre suoni che uniscono passato e futuro,....
 
Recensione
19-04-2010 : THELEMA
THELEMA
Qualche ritardo, distributivo e/o promozionale, ha parzialmente minato il ritorno della leggenda post-punk modenese, ma alla fine il quinto album a firma Thelema giunge anche sulle nostre pagine. Massimo Mantovani e Giorgio Parmigiani tornano sulle scene a seguito di quel "Burnt Memories" del 2006 che aveva proiettato il suono della loro storica creatura (i cui esordi su nastro sono datati 1985, per chi non lo sapesse) in un'ottica prossima al dark-folk, distante dall'importante passato post-punk e da un disco come il fondamentale "Tantra" (1986), ma non per questo atta a deviare totalmente dal sentiero tracciato oltre 25....
 
Recensione
19-04-2010 : PERMAFROST
PERMAFROST
Permafrost sembra aver preso ormai il ruolo di moniker principale nell'attività musicale di Marco Grosso (noto anche nelle vesti esoteriche di Ouroboros), visti i buoni risultati raggiunti con le uscite degli ultimi due anni. "Stellar Frost", stampato su CDr nero, rappresenta a tutti gli effetti il primo album del progetto, dopo tre realizzazioni di breve durata. L'architettura del lavoro si fonda su droni e rumori variamente stratificati e tesi a creare una situazione di freddo perenne che evoca sia ambienti naturali che, principalmente, i freddi macchinari umani. L'atmosfera da 'cella frigorifera', già incontrata in....
 
Intervista
13-04-2010 : BABYLONIA
BABYLONIA
Chi dedica i propri ascolti prevalentemente ai gruppi del settore electro, siano essi EBM piuttosto che harsh, synthpop o IDM, si sarà certamente accorto di come gran parte di essi si preoccupi accuratamente di ottenere una continuativa esposizione mediatica attraverso un cospicuo numero di uscite discografiche, spesso e volentieri tutt'altro che indispensabili. Che si tratti del remix-album di turno privo di motivi d'interesse anche per il fan più incallito o delle 57 uscite annuali di Leæther Strip fra raccolte, rarità, EP, side-project etc., poco importa: è un segno di questi tempi, i nostri, che ci....
 
Recensione
13-04-2010 : THE BIG WHITE RABBIT
THE BIG WHITE RABBIT
Negli ultimi anni la scena genovese ha regalato più di una realtà alla nostra scena, e The Big White Rabbit, progetto nato dalla mente e dalla penna di Max Sobrero, è l'ennesimo nome da appuntare proveniente dalle terre liguri. Un solo-project che dal vivo diviene un quartetto grazie all'apporto di ex-membri di nomi noti della scena indie genovese come Cut Of Mica, Meganoidi, White Ash e Temple Of Deimos, per un esordio che, come giustamente recitano le note ufficiali, ha come influenze più evidenti Nick Cave, Pixies, Gun Club e Tom Waits, ma che a nostro parere si avvicina parecchio alle atmosfere del fondamentale....
 
Recensione
13-04-2010 : ICYDAWN
ICYDAWN
"A Personal Collection Of Demo(n)s" sintetizza il gran lavoro messo a punto dalla svizzero Sasha Rovelli nelle vesti di Icydawn, lungo una carriera ormai più che decennale e ricca di produzioni ultralimitate su nastri e CDr. La raccolta permette di attraversare tutti gli stili cui l'autore ha fatto riferimento nel corso del tempo, citando il passato pur cercando sempre di aggiungere un tocco di personalità in ogni singolo pezzo. Buona parte del materiale si attesta in territori post-industriali finalizzati a creare atmosfere tetre e cupe tramite ossessivi giri circolari che ripetono ritmicamente rumori inquietanti,....
 
Recensione
13-04-2010 : INTERFERENZE
INTERFERENZE
Parliamo di un progetto nato per mano di due artisti toscani: Giacomo Salani (voce, chitarra e basso) e Luca Facci (synth/piano/programming), freschi di questa doppia release masterizzata direttamente a Los Angeles, prima di partire alla conquista dell'Europa (ove già vantano una fetta di appassionati, tanto da indurli a rilasciare "1.2", ma di questo parleremo più avanti) dopo una militanza abbastanza affermata nell'underground italico. Una sorta di concept album di decadenza e melanconia che, a quanto dichiarato, viene introdotto già dai titoli delle composizioni e si presta ad una interpretazione duplice,....
 
Recensione
06-04-2010 : BLUME
BLUME
Grazie all'incontro 'virtuale', tramite myspace, il febbraio 2009 è il momento in cui la carriera dei Nostri (formatisi solo l'anno prima) trova quella sliding-door che, nel momento in cui si apre, va varcata senza titubanza: il contratto con l'etichetta A Different Drum. Una label importante quella statunitense (nel suo roster, che ha lanciato un'infinità di act prevalentemente synthpop, sono transitati Elegant Machinery, De/Vision, T.O.Y., Iris e Daybehavior, giusto per citare alcuni nomi che sicuramente molti nostri lettori conoscono), e nel finale d'anno il 'flirt' si concretizza con la pubblicazione del debut "Rise....
 
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