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Intervista
31-01-2011 : EGIDA AUREA
EGIDA AUREA
La conferma della band genovese, capitanata da Diego Banchero, arriva con il primo CD "La Mia Piccola Guerra", che trova vigore e stimoli non solo in melodie ed esecuzioni esemplari, ma anche in testi efficaci, mai scontati e forieri di messaggi importanti, in grado di mettere in luce i limiti, le incoerenze e le passioni della psiche umana analizzando momenti storici e sociali che spesso ci riguardano direttamente. La profondità espressa nel disco ci ha quasi imposto di intervistare il mastermind di Egida Aurea, al fine di scandagliare e capire nel miglior modo possibile un lavoro che forse ci porrà sempre degli....
 
Recensione
31-01-2011 : BALLO DELLE CASTAGNE
BALLO DELLE CASTAGNE
Il nuovo lavoro del Ballo Delle Castagne, arrivato a due anni dal debutto in CD, mostra una crescita compositiva e lirica non indifferente che si spinge oltre le più rosee aspettative. Dal punto di vista musicale si continua ad insistere sui retaggi kraut e psichedelici degli anni '70, con un abbandono netto delle accelerate new wave, ma anche con una maggior sicurezza personale che porta ad inserire, in un impianto prettamente rock, interessanti tribalismi ("Ballo Delle Castagne"), inaspettati violini ("La Terra Trema"), estratti dal Bardo Thodol ("Tutte Le Anime Saranno Pesate") e un idoneo sample vocale....
 
Recensione
31-01-2011 : APART
APART
Apart è ormai dal 2004 il (buon) motivo per cui Francis M. Gri ha concluso la sua esperienza con gli ottimi All My Faith Lost..., e con la sua creatura l'artista italiano giunge ora al traguardo del terzo full-length, prima release in assoluto per Krysalisound, nuova etichetta fondata dal Nostro per curare anche le uscite come Revglow e, con un po' di fortuna, di ulteriori progetti di 'music for dreaming', come recita lo slogan programmatico ufficiale. Sempre più strumentale e meno cantato (due soli i brani che si fregiano di vocals), il songwriting di Apart continua a librarsi sognante, nel caso specifico facendo perno sul....
 
Recensione
31-01-2011 : J ORPHIC
J ORPHIC
Torniamo ad occuparci del progetto di Marco De Marco, musicista milanese noto nell'underground come J Orphic, qui giunto alla sua terza uscita. Se ad inizio 2009 l'esordio "Sulla Terra" aveva evidenziato tratti dark ambient ed industrial arricchiti da soluzioni variegate, già lo split con Jörvallr "Propaganda '900" - edito dalla SkullLine nell'ottobre dello stesso anno - aveva mostrato la volontà di esplorare territori sonori più martial-oriented; tale rinnovato spirito compositivo, non così distante per intelaiatura da un nome di rilievo come Barbarossa Umtrunk, detta i tempi anche nella....
 
Recensione
24-01-2011 : CANAAN
CANAAN
Ci sono musicanti di dubbia utilità e statura morale che sfruttano il male di vivere per vendere grandi quantità di dischi e fare la vita del 'rocknrolla', e poi ci sono artisti che invece sanno davvero cosa sia il male di vivere, al punto di cantarlo in tutto il suo più recondito dolore per la condivisione con quelle poche anime sensibili rimaste, più che mai bisognose di sapere che tutto questo è reale e che non serve a niente girarsi dall'altra parte, pensando ad altro... Chi conosce la storia dei Canaan di Mauro Berchi, iniziata a livello discografico nel lontano 1996 con "Blue Fire", sa bene....
 
Recensione
24-01-2011 : DHYAMARA
DHYAMARA
Finalmente la Caput Medusae, etichetta tedesca che ha sin qui rilasciato soltanto i tre album dell'apprezzato progetto Bacio Di Tosca, si apre a nuove realtà, e ci inorgoglisce sapere che il primo nome ad aggiungersi ad un roster che speriamo di vedere presto numeroso è quello dei romani Dhyamara, duo formatosi soltanto nel 2009 ed ancora poco noto anche in patria, ma evidentemente capace di attirare le dovute attenzioni grazie alle proprie indubbie qualità artistiche. Ninfa (voce) e Luka (basso e tastiere) hanno già alle spalle l'EP d'esordio "Govanath", datato ottobre 2009, e giungono ben preparati al....
 
Recensione
02-01-2011 : LA CLAQUE DI DAFNE
LA CLAQUE DI DAFNE
"...Come una morte breve nelle stanze d'albergo, fissando i tuoi occhi sempre più grandi...": in queste poche, splendide parole chi vi scrive, già alla metà degli anni '80, capì che la musica italiana anche underground, per di più uscita da poco dal punk che le diede una piccola svolta, non era più la stessa. Wave e rock s'incrociavano per darsi appuntamento in quella fascia generazionale, senza poter più essere ciò che erano prima: cantautoriale o incazzata, pop-folk o nichilista. Ora il rock underground, il post-punk italico non era più lo stesso, perché....
 
Recensione
02-01-2011 : URNA
URNA
Urna, progetto principale del polistrumentista Gianluca Martucci, torna a farsi sentire dopo due anni dall'uscita dell'ultimo album "Liber Lelle". "VII" continua ad esplorare gli universi religiosi tanto cari all'autore: in questa occasione viene dato spazio ad antichi credi misterici orientali e pre-cristiani, con riferimenti a divinità benigne e maligne estranee alla conoscenza dei profani, o citate in lingue ignote ai più (si veda ad esempio il secondo brano "Iblis", ossia 'diavolo'). La vasta gamma di apparecchiature usate, tra cui svettano sia strumenti classici che folklorici, dà al....
 
Recensione
27-12-2010 : SPECTRA*PARIS
SPECTRA*PARIS
Se il popolo della musica oscura avesse bisogno di un disco ad hoc per il Natale, da regalare e/o regalarsi, avrebbe i suoi problemi a districarsi in un frangente temporale del mercato dove imperano nuovi album di Bocelli e Susan Boyle, retrospettive di John Lennon o 'best of' di starlette da MTV con due full-length alle spalle, inediti postumi dell'illustre morto di turno e tutta una schiera di preti, tenori, bambini e cori vari, più i vincitori dei sedicenti 'talent-show'... Il problema lo risolvono le SPECTRA*paris, che tornano a soli cinque mesi dai consensi riscossi con l'eccellente secondo album "License To Kill", nel....
 
Recensione
27-12-2010 : ALISON WAIT
ALISON WAIT
Filippo Spadoni e Alessandro Tusino danno vita a questo nuovo interessante progetto, al debutto su CD. Il recupero di immagini e situazioni del passato che assumono una dimensione onirica e misteriosa (chi sono i personaggi che popolano i brani? Quali fatti si nascondono dietro l'album?) viene introdotto da illustrazioni magnetiche e naif che ci portano verso esperienze che forse hanno segnato un'infanzia, ripercorse e recuperate con lo stesso occhio del bambino che le ha vissute e trasfigurate in sogni o incubi. La via d'uscita per esorcizzare il passato sembra a questo punto essere la narrazione sonora, utile per aprire le pieghe più....
 
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