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LiveReport
28-07-2009 : LIA FAIL
Una sede anomala ed esteriormente fuori dai circuiti underground, Cà De Mandorli, famosa location storica dell'indie e metal bolognese; nel proporre i LIA FAIL riporta il concetto di 'apertura mentale' al suo originale e prerogativo volere: dare opportunità non solo alle tendenze del momento, che a Bologna sono garage, funky e suoni heavy. Nico Solito e la sua band, dopo il momento in cui hanno dovuto ricostruirsi in seguito alla divisione del proprio percorso artistico (ne abbiamo ampiamente parlato in sede di recensione dell'EP "Leipzig"), stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro comparendo in molte...
 
Recensione
28-07-2009 : A SPELL INSIDE
Lentamente ed in seguito ad una naturale selezione qualitativa, il synthpop vive la sua nuova primavera dopo i trionfi degli ultimi anni '90 ed i primi anni del terzo millennio. Troppe soluzioni simili intasarono il mercato, determinando l'assuefazione ad omologhi da parte del pubblico presente sul dancefloor. Un po' hanno subito questa fase anche i Nostri, che da ben cinque anni disertavano la sala d'incisione. Lo stop ed il riassetto interno ci consegnano la nuova linfa prodotta in dodici nuove tracce, ad un lustro di distanza da "Vitalizer". Mel Row (voce) e Kirk si muovono entrambi dietro i programmatori ed i synth per...
 
Recensione
28-07-2009 : FAQ
Non era il quartiere ideale per vivere Whitechapel, nei malfamati sobborghi di Londra di fine '800. Proprio lì Jack 'The Ripper', il noto squartatore, commetteva i suoi omicidi entrando nella storia nera delle cronache di fine secolo. Prostitute trovate con petto e gola squarciati, organi asportati, brutalità di un'indole che va oltre la bestialità umana. È la cornice dell'album dei FAQ, e qualcuno potrebbe supporre di incontrare un sound degno della miglior harsh-electro di Johan Van Roy, ma il commando dei Nostri mira ad altri suoni, donandoci quattordici tracce di squisito goth elettronico in sintonia con i...
 
Recensione
28-07-2009 : KARJALAN SISSIT
Continua il connubio artistico tra Karjalan Sissit e l'etichetta Cyclic Law, che stampa la quinta fatica del progetto scandinavo in formato CD, laddove, puntualmente, la label tedesca Eternal Soul si preoccupa di fornirne un' altrettanto curata versione in vinile, arricchita da una traccia bonus. Markus Pesonen rimane aderente al suo solito stile fatto di elementi post-industriali, ma cerca, d'altro canto, di variare il tutto abbandonando i riferimenti tematici di ascendenza storico-marziale e lavorando diversamente sulle partiture vocali. Già dall'artwork si evince la volontà di collegarsi al punk, proponendo collage di...
 
Recensione
28-07-2009 : DEAD MAN'S HILL
Il progetto di Piette Yetayi torna di nuovo sotto l'ala protetrice dell'etichetta italiana Old Europa Cafe, dopo l'uscita del disco "Dog Burial" del 2007. "Via Occulta" presenta svariati cambiamenti stilistici rispetto alle coordinate che segnavano i precedenti lavori di Dead Man's Hill, a cominciare da un distaccamento abbastanza netto dalle atmosfere death industrial che avvicinavano l'act belga ai padri del genere, soprattutto ad In Slaughter Natives; ciò in favore di motivi sinfonici e trionfali, sorretti da percussioni marziali e imperiose, ottimamente commentate da un uso evocativo delle partiture vocali e...
 
Recensione
28-07-2009 : SATANISMO CALIBRO 9
Nasce in tempi recenti dalla mente dell'oscuro Doktor Pery questo progetto italiano, che sembra celare nel proprio nome un riferimento alla bella pellicola noir che fu di Fernando Di Leo. Giunto alla terza produzione, Satanismo Calibro 9 riesce a godere delle attenzioni di una grande label indipendente come la Old Europa Cafe e al tempo stesso si allarga alle dimensioni di una vera band, tanti sono i nomi che hanno preso parte a "Supernova". I nove brani si dividono tra ritmiche possenti immerse in un noise abrasivo e torbido (soprattutto in "Prequel" e "Corrosione"), oscuri suoni ambientali estrapolati da rumori...
 
Recensione
28-07-2009 : ANDREA LUNARDI
Scrivere di musica del repertorio più classico sul nostro sito ha un senso non trascurabile, anche perchè le dieci tracce di Andrea Lunardi non 'pescano' dal repertorio barocco od organistico in genere, bensì dal calderone romantico più eccelso, coinvolgendo Mozart, Satie, Beethoven, Ravel e Chopin, i maestri dell'arte di mirare al cuore con la musica e portarlo tra i campi emotivi dell'anima. Non è forse figlia di ciò la nostra musica? Esisterebbero All My Faith Lost..., Dark Sanctuary, Elane o Lacrimosa oggi, senza avere nelle matrici del settecento ed ottocento europeo i propri padri formativi? La...
 
Recensione
28-07-2009 : VV.AA.
Il quinto volume della serie Tarot è incentrato sullo ierofante, arcano maggiore rappresentato da un ministro del culto, con particolare riferimento alla figura papale. Il valore che assume il tarocco è però duplice, mettendo in evidenza gli aspetti positivi o negativi del papa, a seconda della posizione dritta o rovesciata della carta. L'apertura della piccola compilation è affidata ad una esordiente band brasiliana, gli Aurea Hora. Tale progetto prende vita proprio dal grande interesse per l'alchimia e l'occultismo, e la loro performance calza a pennello con lo spirito della grande opera della Invisible Eye....
 
Recensione
28-07-2009 : UNZUCHT
Quattro tracce ed un esordio: comincia da qui il cammino (auguriamo loro lungo e soddisfacente) nella musica elettronica e plumbea degli Unzucht. Tre musicisti tedeschi che si uniscono in un bozzolo che finalmente si apre, esternando una miscela (tipica e teutone) di beat sintetici, chitarre e basso. Amalgama propizio che anche se ha la propria falange di audience in territorio germanico, nel suo fondere metal, industrial ed elettronica (il tutto su toni oscuri), anche presso i palati di casa nostra ha un crescente seguito. Quindi unite tra loro le nevrosi 'tanz-metal' dei Rammstein, il melodico elettronico dei Melotron (o dei Wolfsheim) e...
 
Recensione
28-07-2009 : O QUAM TRISTIS...
Il nuovo full-length degli O Quam Tristis... è un autentico vilipendio nei confronti della tradizione medievale e dell'operato di svariate realtà musicali tedesche che da circa due decenni danno lustro ai secoli più oscuri della storia europea ed alla loro ricchissima ed inesauribile eredità artistica. "Les Chants Funestes", questo il nome della quarta fatica dell'ancor poco noto ensemble transalpino, tenta di sviluppare un discorso riconducibile agli inappuntabili Qntal, unendo sonorità acustiche dal sentore folk e tre voci (due femminili ed una maschile), che hanno la pretesa di apparire solenni...
 
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