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Reception

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Recensione
20-12-2016 : DISHARMONY
Giunto alla decima uscita sulla lunga distanza, il duo slovacco - che lascia l'americana Tympanik dopo tre release per tornare a gestire le cose attraverso il proprio marchio Aliens Production - è ormai una delle migliori garanzie per chi si diletta con l'elettronica più raffinata e intelligente. Con una base dark-electro ampiamente consolidata, pescando sempre abilmente e saggiamente da generi quali ambient, industrial, harsh-electro, IDM e downtempo, Ryby ed Headdreamer arrivano a concepire la loro opera emotivamente più intensa, sfoggiando un taglio doloroso che emerge chiaramente dalle trame raffinate e magnificamente...
 
Recensione
20-12-2016 : LUIGI RUBINO
Ci sono voluti oltre sette anni prima che Luigi Rubino tornasse sulle scene con l'atteso secondo full-length, ed alla fine il pianista partenopeo, approdato alla corte della nostrana Ark Records, si ripresenta al pubblico con "Il Soffio E La Voce". Descritta come "...un racconto sonoro sospeso in una dimensione onirica che rifugge dal caos che ci circonda per indicarci la via catartica e interiore attraverso la quale ritrovare noi stessi", la nuova fatica del musicista campano - fondatore degli Ashram ed oggi parte integrante del progetto Corde Oblique - viene nuovamente creata con l'aiuto di un manipolo di preziosi...
 
Recensione
20-12-2016 : VARUNNA
Alessio Betterelli modifica le coordinate del suo progetto in questo secondo, sudato, lavoro che giunge a distanza di ben nove anni dal debut "Cantos". La struttura della ballata acustica, ai limiti tra il neofolk e il folk classico, permane nelle otto tracce di "Pietra E Legno", spostando l'attenzione tematica dalle questioni identitarie, nostalgiche e storiche degli inizi a rimembranze personali, riflessioni, affreschi di vita quotidiana e vissuta che disegnano profili disperati e sensazioni tanto fugaci quanto intense. Lo stile, ancor più scarno rispetto al passato, rimanda ad una purezza tonale prossima al...
 
Recensione
20-12-2016 : BONA HEAD
Dopo due album realizzati a distanza di poco più di un anno l'uno dall'altro, stavolta Roberto Bonazzoli - meglio noto come Bona Head già dai tempi in cui militava negli SHW - si è preso quasi quattro anni prima di tornare con la fatidica terza prova sulla lunga distanza. Una scelta saggia da parte del polistrumentista e compositore cremonese, sebbene le precedenti prove mostrassero già un notevole livello di maturità, verosimilmente portato dalle esperienze pregresse. Fedele alla linea tracciata coi suddetti lavori, e quindi ad un suono che lui stesso coscienziosamente definisce 'electro alternative...
 
Recensione
20-12-2016 : TRÈFLE NOIR
La francese Alexandra Nordrac, che negli ultimi anni è entrata in pianta stabile nel progetto martial-industrial Liyr al fianco dell'esperto Stéphane Ayas, esordisce col suo nuovo solo-project Trèfle Noir. Mixato dallo stesso Stéphane, l'esordio dell'act transalpino vede Alexandra occuparsi non soltanto dei testi (che in realtà sono poemi francesi del 19esimo secolo) e delle voci come avviene in Liyr, bensì anche delle musiche, orientate ad una dark ambient lugubre dai tratti sulfurei, intrisa di percussioni ritualistiche minacciose e fortunatamente scevra da certe pose pseudo-maligne. Le vocals,...
 
Recensione
20-12-2016 : VV.AA.
L'agguerrita Insane Records, sorta due anni fa sulle ceneri della Artificial Sun, dà alle stampe il secondo volume della compilation "Terror Night", ideata come concretizzazione fisica del podcast omonimo in onda su joyradio.cc al sabato. Realizzata in 300 esemplari nel bel formato del doppio digipack con slipcase, l'ampia raccolta racchiude ben 30 act per oltre 130 minuti di musica, fornendo un utile spaccato dell'attuale scena harsh-EBM/hellektro. Parliamo di un settore dove da un lato sono andati perduti quei grossi calibri in grado di realizzare grandi album (il :Wumpscut: degli anni ruggenti e i compianti The Retrosic),...
 
Recensione
20-12-2016 : MANIFESTO
Progetto svedese di vecchia data capitanato da Magnus Zetterberg, Manifesto ha, da oltre quindici anni a questa parte, optato per una produzione frammentaria e di nicchia con edizioni molto limitate aderenti ai canoni della scuola scandinava, Cold Meat Industry in primis. "Exit" include materiale registrato tra il 2011 e il 2015 ed è probabilmente una sorta di summa del monicker. Le caratteristiche sonore passano in rassegna l'intero spettro dark ambient e industriale con soluzioni prevedibili, sebbene gestite con sapienza e con la preparazione che si addice ad un nome attivo da parecchio. La generale aura cupa e nera viene...
 
Recensione
20-12-2016 : GERSTEIN
Registrazione live in radio datata 1999 che immortala un momento critico nella carriera di Gerstein, creatura di Maurizio Pustianaz generata nel corso degli anni '80 ed ancor oggi attiva. Chi ha frequentato questo progetto sarà già a conoscenza dello iato che ne ha segnato la carriera sul finire degli anni '90. Il nastro segna l'uscita da una sorta di crisi creativa che vede l'abbandono dei suoni precedenti per accostarsi alla manipolazione audio in chiave ritmico-pulsante e a sonorità multiformi e difficilmente catalogabili. Delle undici tracce senza titolo soltanto quattro risultano già pubblicate in due...
 
Recensione
20-12-2016 : ALESSANDRO BUCCI
Sono passati tre anni dall'ultimo capitolo della creatura Maka Isna, progetto del compositore romagnolo Alessandro Bucci che già aveva trovato riscontro su queste pagine sia in veste solista che nella sua collaborazione con Francesco Lenzi nei Donnie's Leach 88. Artista prolifico e particolare, Bucci porta avanti l'evoluzione di Maka Isna (sorta di alter-ego artistico la cui anima viene spezzettata in differenti capitoli) sin dal 2007, partendo da esordi cinematici e orrifici di ambientronica oscura nei primi due capitoli ed arrivando ad un approccio elettronico più vivido e contaminato da sperimentazioni varie nel terzo....
 
Recensione
20-12-2016 : HOUSTONES
Band proveniente da Locarno con all'attivo qualche uscita reperibile sul web, gli Houstones giungono al debut su disco fisico grazie all'interessamento della connazionale Old Bicycle Records e dell'italiana Dreamingorilla. Il loro è un sound caldo, figlio dell'indie-rock americano con echi grunge. I riff e gli arpeggi sono alla base degli otto brani dell'opera in cui è possibile incontrare accelerazioni di marca 70s ("Smile"), vaghi echi new wave ("7 Seconds To 8"), ballad classiche e melanconiche ("Monsters") e qualche passaggio più aggressivo che avrà sicuramente un'ottima resa in...
 
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