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Reception

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Recensione
02-09-2016 : SCANN-TEC
Attivo come Scann-Tec dai primi anni del millennio, l'esperto sound designer russo Vladislav Isaev era approdato alla corte dell'impeccabile Ultimae già nel 2013 con la release digitale "Morpheus", ma è l'album in esame a vederlo esordire nel formato fisico (il consueto CD magnificamente racchiuso in un digipack a tre pannelli con ampio booklet fotografico, formato prediletto dalla label transalpina) in quella che è la sua nuova 'casa'. "Unyt" ridefinisce gli orizzonti sonori dell'abile compositore moscovita, il quale - forte di un ampio equipaggiamento diviso fra analogico e digitale - abbandona...
 
Recensione
02-09-2016 : THOROFON
Per celebrare i vent'anni di attività la storica band tedesca Thorofon allestisce un lavoro singolare costituito da tracce ri-registrate, inediti e brani recuperati da vecchie compilation. Non una semplice raccolta ma una rivisitazione del materiale del passato, interpretato con una spinta compositiva nuova. Nato sulla scia dei Genocide Organ più duri, l'attuale duo germanico ha proseguito la carriera lisciando le asperità con un sound che strizzava l'occhio anche ai dancefloor (la cover di "Flesh And Steel" degli SPK ne rimane l'esempio più lampante) per proporre adesso un sound singolare, decisamente...
 
Recensione
02-09-2016 : CORDIS CINCTI SERPENTE
Oscuro progetto italiano nato oltre vent'anni fa e con all'attivo appena qualche nastro, Cordis Cincti Serpente rimane avvolto ancor'oggi dal mistero più totale, vuoi per l'esilità della sua produzione e della relativa distribuzione, vuoi per un alone di ombra creatagli appositamente attorno ed in piena sintonia col contenuto delle sue uscite. Il qui presente "Noo Yuggoth", rilasciato in una tiratura di appena 31 copie numerate disponibili solo in doppia cassetta, ne segna il ritorno sulla scena - così come quello dell'etichetta Industrial Ölocaust Recordings, la cui ultima produzione risaliva al 1994 -...
 
Recensione
02-09-2016 : BLOODSOIL
"Quando una nazione dimentica la sua abilità in guerra, quando la sua religione diventa una beffa, quando l'intera nazione diviene un covo di arraffa-soldi, allora le tribù selvagge, i barbari, vi giungono. Chi saranno i nostri invasori? Da dove arriveranno?". Queste le domande essenziali che l'act spagnolo BloodSoil, da sempre apertamente schierato contro il sedicente 'mondo moderno' e legato a valori fondamentali come Tradizione e Spiritualità, pone a chiare lettere dall'interno dello spartano booklet di "Endtimes", terzo full-lenght che va ad interrompere un silenzio durato circa tre anni. Mai tema...
 
Recensione
02-09-2016 : GIANLUCA BECUZZI
All'interno della seconda stagione artistica dell'ex Limbo Gianluca Becuzzi questo nuovo lavoro si inserisce come uno dei più fruibili, sebbene percorso da quella profonda vena sperimentale che ha segnato le uscite del musicista toscano dai tempi di Kinetix ad oggi. "Faraway From Light" consta di tre tracce, con la prima e la terza a funzione introduttiva e la centrale, della durata di oltre mezz'ora, a rappresentare il cuore pulsante dell'opera. L'avvio si pone come un'evoluzione della moderna scena oscura ormai al limite del mainstream, rivista con un taglio ricercato ed un esito enigmatico in grado di fornire sensazioni...
 
Recensione
02-09-2016 : LUCIFER'S AID
Altra nuova scoperta - ovviamente sempre di provenienza svedese - in casa Progress: stavolta ad esordire è Lucifer's Aid, solo-project condotto da quel Carl Nilsson in passato già impegnato con formazioni quali Lithium e The Operating Tracks. Quello di "New To Reality" è un suono che la label scandinava inquadra a dovere nelle note ufficiali, accostandolo ai primordi di act seminali quali Dive e Klinik mescolati con la durezza di progetti come Noisex o le prime cose di casa Ant-Zen. Dunque EBM vecchia scuola, ma con quella glaciale ruvidità che distingueva determinati act rispetto ai muscoli & sudore...
 
Recensione
02-09-2016 : STEVE ROACH
Sin dal 1994 la Projekt Records di Sam Rosenthal (Black Tape For A Blue Girl) si è sempre preoccupata di curare molte uscite del pioniere dell'ambient Steve Roach, artista fondamentale per lo sviluppo del genere al quale si aggrappano tutt'oggi innumerevoli epigoni influenzati dalle sue sperimentazioni, che sintetizzavano in maniera estrema le teorizzazioni ambientali ed etniche dei contemporanei Brian Eno e Jon Hassell, partendo in tempi precedenti da proposte che rispecchiavano una decisa influenza della scuola elettronica tedesca con nomi come Tangerine Dream e Vangelis, con largo uso di sintetizzatori che Roach apprese a suonare da...
 
Recensione
02-09-2016 : STROM NOIR & MICROMELANCOLIÉ
Collaborazione polacco-slovacca messa a punto da Robert Skrzynski ed Emil Mat'ko, due autori prolifici e relativamente giovani a livello artistico, di norma avvezzi alla costruzione di architetture sonore basate su field recordings e suoni manipolati elettronicamente tesi a dar vita a sfondi ambientali evocativi. "49°05'19,3"N22°34'04,0'E" prende vita dal luogo indicato dalle coordinate: il parco nazionale Poloniny, situato al confine tra Slovacchia e Ucraina, location ideale per perdersi in un contatto pieno con la natura. L'album consta di due lunghe tracce monolitiche e suadenti: la prima ha un imprinting iniziale di...
 
Recensione
02-09-2016 : KHOST [Deconstructed And Reconstructed By] GODFLESH
Il duo britannico, autore di due album nel biennio appena trascorso, torna con questo EP a quattro tracce (realizzato sia in CD che in vinile, quest'ultimo formato disponibile sia in edizione standard che in quella di colore rosso limitata a sole 200 copie) che vanta la preziosa collaborazione di Justin Broadrick, storico fondatore dei Godflesh qui impegnato come remixer per tre brani, tutti ripresi dal secondo full-lenght "Corrosive Shroud". Il doom-noise dei Khost viene dunque 'decostruito e ricostruito' - in accordo col titolo - dal mastermind inglese, il quale varia per lo più la parte ritmica di brani originariamente...
 
Recensione
02-09-2016 : HIROSHI HASEGAWA/RASALASAD
Fernando Cerquiera, gestore della label Thisco, mette a punto una split-tape in cui trovano spazio il suo progetto personale Rasalasad e il giapponese Hiroshi Hasegawa con una traccia a testa. Hasegawa non ha bisogno di troppe presentazioni: nome storico della scena japanoise di seconda generazione con puntate anche in altri generi, ha messo a punto vari album solisti oltre ad essere (o essere stato) membro di collettivi fondamentali quali C.C.C.C., Astro e Nord, giusto per nominare i maggiori. Il suo pezzo è puro noise frastornante e ossessivo, basato sulla sovraincisione di rumori apparentemente fuori controllo, con incroci di...
 
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