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Reception

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Recensione
13-01-2017 : CANAAN
"Quanto più l'anima soffre, tanto più rapidamente l'involucro fisico si corrompe e si infetta. Le piaghe in suppurazione possono essere incise e ripulite: se soltanto fosse semplice farlo anche per quelle spirituali...". Queste le parole che campeggiano nell'ultima pagina del booklet della nuova fatica dei Canaan di Mauro Berchi, quanto mai significative ed efficaci nel riassumere le dolorose riflessioni che da sempre sono alla base del concept artistico della band italiana. Chi conosce la storia del progetto sa bene che questo malessere interiore, con tutti i suoi mostri, le ansie, le paure, le sofferenze e la...
 
Recensione
13-01-2017 : INDIA CZAJKOWSKA & KUBA LASOCKI
Il grande talento canoro e compositivo di India Czajkowska è cosa già nota ai nostri lettori, e questo grazie agli ultimi due magnifici lavori dell'artista polacca, creati rispettivamente con Mirrorman ("Secretia", 2013) e con Sebastian Madejski ("Tance Snu", 2014) e promossi a pieni voti su queste pagine. Anche in questa nuova occasione India firma l'album con un altro musicista, segnatamente Kuba Lasocki (chitarra, loop, campionamenti), per un disco che - come specificano le note interne del digipack a tre pannelli - è un vero e proprio epitaffio, dal momento che il musicista è prematuramente...
 
Recensione
13-01-2017 : UNCODIFIED
L'ormai navigato act Uncodified, gestito da Corrado Altieri, approda ai lidi della blasonata label inglese Unrest con un album di alta fattura tecnica pienamente in linea con quelle che sono le derive noise/industriali europee degli ultimi anni. "Maybe All Is Not Completed" consta di otto brani costruiti generalmente tramite sovrapposizione di elementi molteplici, compattati fino a creare una massa uniforme e densa che si muove nel tempo. Pure tempeste rumoristiche gestite in modo da sviluppare percorsi ipnotici, riuscendo, d'altro canto, a variare continuamente le strutture e l'effetto dei pezzi. Se la traccia d'avvio...
 
Recensione
13-01-2017 : BATALION D'AMOUR
Formatisi nel lontano 1989 ed autori di cinque album fra il '98 ed il 2005, i polacchi BDA tornano sul mercato discografico a ben 11 anni di distanza dall'ultima fatica in studio "Niya" (che fu anche la prima con Karolina Andrzejewska alla voce), forti di un deal con l'attivissima Echozone. Partiti come band tipicamente darkwave/gothic, i Nostri hanno saputo rifinire il proprio sound con buoni risultati, approdando oggi con "Fenix" ad una formula più completa, matura e trasversale. Il suono odierno del redivivo quintetto conserva gli opportuni punti di contatto con le tinte scure dark/goth, ma non teme di aprirsi al...
 
Recensione
13-01-2017 : VV.AA.
La Cold Spring recupera un vecchio documentario datato 1988 e firmato da Alexander Oey. Originariamente edito in VHS e ad oggi pressoché scomparso, "The Sound Of Progress" è una ricognizione personale del regista su una scena forse riassumibile in queste immagini semplicemente come "anti-pop" e ripercorsa attraverso quattro nomi storici della grey area inglese, tanto importanti quanto diversi: Coil, Current 93, Foetus e Test Dept. Il DVD (regione 0) alterna un gran numero di interviste ai suddetti autori con vari spezzoni di live e scene rubate alla quotidianità (memorabile l'iniziale grande abbuffata...
 
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13-01-2017 : CHAMAELEON
Uscito ormai un anno fa, "Evil Is Good" segna il ritorno del duo greco/russo dopo l'esordio "Sick / Perverted" del 2013. Realizzato in 500 copie numerate a mano nella lussuosa confezione digipack completa di booklet e slipcase (con una veste grafica a sfondo orientale), l'album fa segnare dei piccoli passi in avanti per quanto concerne sia la resa sonora che la costruzione dei brani, tuttavia fisiologici e lungi dal risultare decisivi. La formula, che di base rimane ben ancorata al filone aggrotech/harsh pur sfruttando le più classiche malizie techno/eurodance anni '90, si arricchisce in parte di nuovi elementi, a...
 
Recensione
13-01-2017 : ATROCIOUS FILTH
La scena musicale a tinte scure ci ha abituati ai ritorni più inattesi: non tutte quelle strombazzate reunion di gruppi morti e sepolti (soprattutto artisticamente) da almeno un paio di decadi tanto care al panorama metal, quanto piuttosto i risvegli di progetti lasciati 'in pausa' molto più del previsto per motivi spesso e volentieri contingenti. I polacchi Atrocious Filth sono emblematici in tal senso: fondati nel 1991, hanno dato alle stampe il loro unico album "100% Jesus" nel '94 (in versione cassetta, mentre la stampa in CD è arrivata solo nel 2008) e suonato dal vivo fino al '96, per poi sparire dalle...
 
Recensione
13-01-2017 : KARMICIEL WSZY
Sebbene l'avventura discografica di Karmiciel Wszy sia iniziata solamente nel settembre 2015, l'act polacco è già arrivato a quota 11 uscite ufficiali, e dopo tante pubblicazioni in formati quali il CDr e l'audiocassetta, ad inizio 2016 è stata la russa Frozen Light a tenere a battesimo la sua prima release nel formato CD. Noi ci eravamo occupati di "Isdalskvinnen", primissima ed acerba uscita rilasciata sia in CDr che in cassetta, intravedendo delle potenzialità che hanno trovato compimento in "Torre Bert", lavoro ancora una volta ispirato a misteriose vicende realmente accadute. "Torre...
 
Recensione
13-01-2017 : MOLLUSK
Secondo capitolo di una trilogia prodotta durante l'anno 2016, "Astral Mechanics" continua a mettere in mostra le caratteristiche del duo svedese già espresse nel lavoro inziale "The Cloud Expedition". Formato da Johan Boberg e Per Åhlund (quest'ultimo anche membro di celebri progetti quali Skare e Sophia), Mollusk si caratterizza per un approccio compositivo elettronico e minimale basato su drones lineari e soffici in sovrapposizione, una profonda uniformità tonale ed una altrettanto chiara aderenza ad alcuni schemi ambient ed abstract provenienti dall'area scandinava. L'album si dipana attraverso tre...
 
Recensione
13-01-2017 : JUAN ANTONIO NIETO & JAVIER PIÑANGO
Collaborazione tra due autori spagnoli che hanno alle spalle una lunga carriera, da poco variata con un approccio più marcatamente sperimentale e lontano dalle catalogazioni più facili: Juan Antonio Nieto e Javier Piñango lavorano su spunti elaborati tramite un'elettronica sia digitale che analogica strutturando composizioni squisitamente anti-musicali, tese verso la ricerca e lo studio del rumore. Senza velleità di intrattenimento e, probabilmente, senza voler trasmettere alcun messaggio preciso, i sei lunghi brani del disco evitano sia la ciclicità ondulatoria che l'ambientazione filmica, lavorando su...
 
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