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Room 103

13-01-2017

BATALION D'AMOUR

"Fenix"

Cover BATALION D'AMOUR

(Echozone)

Time: CD (77:21)

Rating : 7.5

Formatisi nel lontano 1989 ed autori di cinque album fra il '98 ed il 2005, i polacchi BDA tornano sul mercato discografico a ben 11 anni di distanza dall'ultima fatica in studio "Niya" (che fu anche la prima con Karolina Andrzejewska alla voce), forti di un deal con l'attivissima Echozone. Partiti come band tipicamente darkwave/gothic, i Nostri hanno saputo rifinire il proprio sound con buoni risultati, approdando oggi con "Fenix" ad una formula più completa, matura e trasversale. Il suono odierno del redivivo quintetto conserva gli opportuni punti di contatto con le tinte scure dark/goth, ma non teme di aprirsi al synth-rock più emozionale, incorporando anche elementi elettronici nel mirabile lavoro svolto in fase di arrangiamento. Parliamo d'altronde di musicisti d'esperienza, lungimiranti nel lasciare che sia l'indiscussa abilità vocale di Karolina - oggi molto più sicura e versatile rispetto al suo debutto nei BDA - a tracciare la rotta, oltre che aperti ad una più ampia gamma di soluzioni tale da consentir loro di superare brillantemente certe costrizioni goth-rock del precedente "Niya". L'avvenente singer è molto brava nel destreggiarsi vocalmente con una lingua quale il polacco (fortunatamente il corposo booklet reca anche le traduzioni in inglese per ognuno dei testi), nonché nel coadiuvare tanto il pathos quanto quel taglio velatamente epico che emerge dalle composizioni di un'opera prodotta come si conviene. Quel che più colpisce di "Fenix" è la raffinatezza infusa in ogni passaggio, segno evidente di un significativo cambio di passo e di una classe ben superiore alla media, anche quando le trame assumono contorni più rock-oriented ("Miedzy Slowami", "Za Granica Marzen", "Zaklety"), arrivando a lambire finanche soluzioni prossime al prog (la lunga e rocciosa "Zawróceni"). Un lavoro compatto dove ogni brano funziona a dovere: dalla dolcezza acustica di "The Lost Diary" (unica song in inglese con John Porter chiamato a duettare con Karolina) all'estro della più moderna "Mechaniczny", passando per il solido singolo apripista "Charlotte" e approdando ad un'altra potenziale hit come "Ktos Calkiem Obcy", unico momento dove i Nostri cedono alla tentazione di un impatto più immediato in ossequio al ritmo. In chiusura trovano spazio ben quattro tracce bonus, riprese dal suddetto singolo pre-album: tutte versioni di "Charlotte" (fra cui una in inglese ed il radio edit), con sugli scudi quella acustica - elevata dall'impiego di piano e violino - ed il remix firmato da Pawel Penarski, mai eccessivo nei suoi risvolti più puramente electro e moderatamente dance. Un ritorno di alto livello che si segnala per completezza, maturità, classe, pathos e raffinatezza, perfetto per dare il 'la' ad una nuova fase nella carriera dell'act polacco.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.bataliondamour.com/

http://www.echozone.de/