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Recensione
13-04-2010 : SLEEPERCELL
 SLEEPERCELL
Otto tracce non sono sufficienti per entrare nel mondo di SleeperCell, specie se vi siete persi il suo precedente full-lenght: un limbo di misteri per un artista che non lascia trapelare nulla di ciò che è. Solo ciò che è la sua musica: percorsi in caverne sonore ovattate dove la luce (se arriva) è fioca e pallida, malata. IDM cedevole e fragile che si pone aliena esaltando solitudini, incomprensioni umane e piccoli inferni quotidiani. Terribile nel noise digitale di "Black Parlor Murder", lenta e rigorosamente geometrica tra sottili ricami di chitarra e dub ambientale acida e lisergica. Cavernosa....
 
Recensione
06-04-2010 : JUDITH
JUDITH
Talvolta è capitato che sulle pagine della nostra rivista web ci si sia occupati di band che non appartengono propriamente a quelli che sono i canoni della musica oscura che abitualmente intendiamo (anche se è necessario premettere che talvolta ci sono melodie o interi brani di artisti che per tradizione o convenzione non rientrerebbero in alcune delle nostre 'Room', ma non per questo non gli si può additare il fatto di essersi accostati a sonorità oscure di vario tipo). Il caso dei Judith, band di quattro elementi proveniente dalla provincia di Venezia, rispecchia in pieno questo concetto, dal momento che la loro....
 
Recensione
29-03-2010 : ADAM KULT
ADAM KULT
Dopo aver rilasciato il debutto eponimo nel 2007 sotto l'egida della Fear Section, divisione della Out Of Line capeggiata da Chris Pohl (Blutengel), i vicentini Adam aggiungono la parola 'Kult' al proprio monicker - onde risolvere problemi di omonimia e diritti vari detenuti da un'altra band - e tornano sul mercato con l'atteso follow-up, scegliendo di realizzarlo in proprio. Una scelta non certo avventata, poiché il trio nostrano si è costruito negli ultimi anni una solida reputazione che, a quanto pare, sta già dando i suoi frutti in termini di vendite, visto che la prima tiratura dell'album è andata presto....
 
Recensione
29-03-2010 : MANIAC-SEBY
MANIAC-SEBY
Maniac-Seby è il progetto solista - e verosimilmente l'alter ego - di Sebastiano Dimartino, musicista friulano già attivo come vocalist in diversi gruppi locali dediti principalmente al thrash e al death metal. Pur portandosi inevitabilmente dietro parte del suo background metal (leggi: le vocals feroci ed aggressive), il Nostro preferisce orientare la propria valvola di sfogo sonora verso l'elettronica, in un suono tanto scarno e diretto quanto solido ed efficace. Nelle sette tracce del demo-CD in esame Sebastiano, pur senza strabiliare, riesce nel difficile compito di affrancarsi dagli stereotipi, forgiando un suono sopra le....
 
Recensione
29-03-2010 : GEMITI
GEMITI
I Gemiti nascono nel 2003 come un duo votato a sonorità industrial/dark e, dopo numerosi cambi di formazione, inserendo strumenti tradizionali quali chitarra e batteria, raggiungono la stabilità con una line-up formata da quattro elementi. L'album "Follia", datato 2009, è il naturale conseguimento del lavoro svolto durante questi anni, iniziato con due EP ("Eros" e "In Trance") e proseguito con alcune collaborazioni ai film di Italo Zeus. Le influenze dichiarate dal quartetto di Capo D'Orlando spaziano tra Nine Inch Nails, Rammstein e Marylin Manson, passando per Cure e Depeche Mode, ma....
 
Recensione
22-03-2010 : ASYLUM
ASYLUM
Il progetto Asylum, attivo dal 1999 e con alle spalle tre demo-CDr ed un album, fa capo unicamente a Cryos, musicista napoletano con la passione per le trame elettroniche esclusivamente strumentali. "Mare Tranquillitatis" è il quarto demo dell'artista campano, contiene materiale risalente agli ultimi cinque anni di attività per Asylum e segue l'unico album "Rattus In Sanguine", uscito nel 2005 per la Dead Love Records. Quella di Cryos è stata dunque una pausa di riflessione consistente che ha prodotto non pochi cambiamenti, al termine della quale vengono oggi rilasciati sei nuovi brani che spostano con....
 
Recensione
15-03-2010 : ZERO A.D.
ZERO A.D.
Avevamo già incontrato i romani Zero A.D. un paio di anni or sono, sul finire del 2007, quando il duo composto da Andrea Tomasich (voce e synth) e Diego Bardari (synth) esordiva nel sottobosco dell'underground nazionale col demo-CD "The Beginning". Un primo passo che tradiva ancora qualche evidente incertezza e che denotava la necessità di apportare alcune modifiche al fine di spingere il sound verso risultati più convincenti, e va dato atto ai Nostri di essersi presi il tempo necessario per aggiustare il tiro, al contrario dei troppi act frettolosi che inondano di uscite mediocri pubblico ed addetti ai lavori....
 
Recensione
22-02-2010 : ONE FOR JUDE
ONE FOR JUDE
Il nostro primo incontro con il trio transalpino fu in occasione della ristampa di "Figures" ad opera della russa Infinite Fog Records: una band che nella sua esistenza ha gravitato quasi esclusivamente nel mondo delle autoproduzioni e che oggi giunge alla sesta release, che per la cronaca ha il valore celebrativo del primo decennio artistico degli One For Jude. "Bonheur Dynamique" ripercorre (pur essendo composto da nove brani inediti) una carriera di luci ed ombre sovrapposte lasciando di nuovo un gravoso senso di aspettativa, in parte delusa per una maturità alla portata dei musicisti ma non ancora guadagnata.....
 
Recensione
01-02-2010 : SNUTTOCK
SNUTTOCK
"Carved And Sutured" è l'album di esordio con cui abbiamo avuto il piacere di proporre per primi ai lettori italiani l'electro-wave degli Snuttock. Da subito ci siamo compiaciuti d'incontrare già al debutto una serie di idee, trascritte in suono, così ben formulate, e lo siamo ancora di più in questo secondo lavoro del duo di Baltimora, "Straight Jacket Life". Ancora autarchia produttiva che nell'artwork ricalca il tema di "Carved And Sutured" cambiando i colori dei toni dal bruno all'azzurro, nelle sue tinte gradatamente più scure. Anche il sound ricalca in parte quello....
 
Recensione
18-01-2010 : SEIZON
SEIZON
Nella sua scelta solinga, Renato Zampieri (aka Seizon) ha già raccolto sulle nostre pagine consensi per la sua trilogia tutta orchestrale. Lodi dovute ad un ampio senso 'visivo' nel combinare la digitalizzazione di suoni provenienti da reali partiture orchestrali, personalizzandoli nelle sue composizioni, frutto di un animo orientato verso mondi irreali ma non per questo sterili. Anzi, il nuovo lavoro "Goya Toca A Oz" esalta ancor più una volontà insita nel dare immagini alle proprie proiezioni, pur permettendo a chi ascolta di avere ingenti margini elaborativi nell'interpretare i brani. Goya ridipinge le lande....
 
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