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Recensione
22-09-2009 : DRAGONE MANDOLE
DRAGONE MANDOLE
Tra i fiordi del Finistère e le foreste, nella punta più occidentale della Bretagna a nord della Cornovaglia francese Padrigh, Dragon Mandole nutre il suo spirito tramite la musica, la sua musica. È doveroso questo piccolo prologo perchè non sempre l'ambiente condiziona il musicista nel creare, ma in questo caso sì. Immaginate un'esistenza tra foreste lussureggianti a pochi metri da falesie, il verde del bosco che si incontra con il grigio del cielo atlantico, il blu dell'oceano che amoreggia con il candore degli spruzzi delle sue stesse onde. Una mistura incredibile per lasciarsi andare, aprire l'anima e....
 
Recensione
31-08-2009 : DEMENTI
DEMENTI
I Dementi, quartetto tedesco in attività dal 1998, giungono al terzo capitolo della propria carriera dopo alcune apparizioni di discreto successo a varie 'Battaglie Delle Band' e al Wave Gotik Treffen di Lipsia, con un album autoprodotto dal titolo "Wer Bettelt Wird Nicht Gefüttert". Pur adottando la filosofia dell'autoproduzione e dell'autopromozione, il risultato è impeccabile e denota una certa dose di professionalità. Cantato in lingua tedesca, riff distorti potenti e incisivi sovrapposti a mosaici di synth e sequencer sullo sfondo, in tutto e per tutto consci di accollarsi onori e oneri delle ....
 
Recensione
31-08-2009 : THE CHEMICAL SWEET KID
THE CHEMICAL SWEET KID
Attivo come Dj sin dal 2000, il francese Julien fa il suo esordio nel sottobosco delle produzioni demo con un dischetto di sette tracce, fra cui un remix per quei Tamtrum che vengono direttamente citati dal Nostro come influenza assieme ad un altro nome della scena harsh-electro tristemente noto per l'infimo livello del proprio songwriting come Agonoize, 'accoppiata perdente' affiancata nella breve lista ai più altisonanti Suicide Commando, Hocico e The Horrorist. Nonostante una certa militanza nella scena, il musicista transalpino ne deve ancora fare molta di strada: le sue composizioni, compreso il succitato remix, propongono temi....
 
Recensione
12-08-2009 : NINE SINS READY FOR
NINE SINS READY FOR
Nel recensire lavori come quello di questi quattro ragazzi veronesi, da un lato si vorrebbe premiare la dedizione e la passione per la musica, ma dall'altro non si può passare sopra ad evidenti lacune tecniche e grossolani errori. Il disco è autoprodotto, ma manca un vero e proprio approccio a quello che si può definire lavoro da studio. Il tutto sembra suonato in presa diretta, senza sovraincisioni di nessun tipo, cori, arrangiamenti e quant'altro, risultando così piatto e monocorde. Il risultato finale, a livello di suono, è fondamentalmente quello di certi demotape dove si respira inesperienza ad ogni....
 
Recensione
05-08-2009 : THE PROVIDENCE
THE PROVIDENCE
Una decina di minuti. È il tempo che più o meno necessita una sigaretta per essere gustata lentamente, per attente boccate di fumo ombrato e notturno, osservandone le sfumature e lasciando che l'aria se ne impadronisca velocemente, che il buio se lo catturi. Visivamente è l'immagine più consona a questo interessante progetto italico nato quasi per caso l'anno scorso, che afferra il moniker dal film "Danza Macabra" di Mario Bava, e non solo. Le atmosfere ricreate all'interno dei quattro brani riprendono molto i sapori delle OST horror anni 70/80 mordendo ispirazioni goblinesche senza apparire vicine....
 
Recensione
28-07-2009 : ANDREA LUNARDI
ANDREA LUNARDI
Scrivere di musica del repertorio più classico sul nostro sito ha un senso non trascurabile, anche perchè le dieci tracce di Andrea Lunardi non 'pescano' dal repertorio barocco od organistico in genere, bensì dal calderone romantico più eccelso, coinvolgendo Mozart, Satie, Beethoven, Ravel e Chopin, i maestri dell'arte di mirare al cuore con la musica e portarlo tra i campi emotivi dell'anima. Non è forse figlia di ciò la nostra musica? Esisterebbero All My Faith Lost..., Dark Sanctuary, Elane o Lacrimosa oggi, senza avere nelle matrici del settecento ed ottocento europeo i propri padri formativi? La....
 
Recensione
28-07-2009 : UNZUCHT
UNZUCHT
Quattro tracce ed un esordio: comincia da qui il cammino (auguriamo loro lungo e soddisfacente) nella musica elettronica e plumbea degli Unzucht. Tre musicisti tedeschi che si uniscono in un bozzolo che finalmente si apre, esternando una miscela (tipica e teutone) di beat sintetici, chitarre e basso. Amalgama propizio che anche se ha la propria falange di audience in territorio germanico, nel suo fondere metal, industrial ed elettronica (il tutto su toni oscuri), anche presso i palati di casa nostra ha un crescente seguito. Quindi unite tra loro le nevrosi 'tanz-metal' dei Rammstein, il melodico elettronico dei Melotron (o dei Wolfsheim) e....
 
Recensione
20-06-2009 : SPARK!
SPARK!
Spark! è la traduzione svedese dell'inglese 'kick!', un nome assolutamente azzeccato per un agguerrito duo dedito ad un sound old-school EBM molto tirato e muscolare, interamente cantato in linguamadre. Mattias e Stefan esordiscono con un full-lenght autoprodotto davvero interessante, dopo un passato 3" sponsorizzato dall'emergente label Electric Tremor e dopo l'importante apparizione sul palco del Familientreffen dello scorso anno, il festival numero 1 per quanto riguarda la vecchia scuola electro body music. Con questo "Ett Lejon I Dig" siamo davanti ad un lavoro che si distingue da quanto fatto da alcuni conterranei....
 
Recensione
03-06-2009 : SEIZON
SEIZON
La trilogia di Renato Zampieri si conclude con questo album uscito da pochi mesi, e lo fa nel modo migliore. Fisicamente irreperibile (ma scaricabile dal sito dell'artista), "Seizon And The ghO.S.T. Orchestra" vide la luce nel 2007; il 2008 ha salutato il seguito con "The Dark Movements" (che recuperiamo in sede di recensione praticamente in contemporanea col nuovo lavoro), mentre la giusta conclusione è rappresentata da questo dischetto di otto tracce. La procedura rimane la medesima dell'album precedente (campionature ridigitalizzate e samplerizzate ottenute dalle varie sezioni della EastWest Gold Orchestra),....
 
Recensione
03-06-2009 : SEIZON
SEIZON
Se ad occhi chiusi ascolterete questo dischetto della durata appena superiore alla mezz'ora, sarete immediatamente catapultati in un piccolo mondo sinfonico; particolare non da trascurare è che Renato Zampieri crea la sua atmosfera senza nessun sussidio acustico. Il miracolo avviene in modalità digitale, utilizzando come base di riferimento gli arrangiamenti della EastWest Gold Orchestra 'samplerizzati', quindi basi digitali concrete su cui l'estro del nostro si dipana. Per la parte percussiva il discorso è diverso: l'utilizzo di programmi appositi per PC agevola il lavoro. Perché allora violini, archi in genere o....
 
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