15-03-2010
ZERO A.D.
"Will"
(Autoproduzione)
Time: (19:12)
Rating : 7
Avevamo già incontrato i romani Zero A.D. un paio di anni or sono, sul finire del 2007, quando il duo composto da Andrea Tomasich (voce e synth) e Diego Bardari (synth) esordiva nel sottobosco dell'underground nazionale col demo-CD "The Beginning". Un primo passo che tradiva ancora qualche evidente incertezza e che denotava la necessità di apportare alcune modifiche al fine di spingere il sound verso risultati più convincenti, e va dato atto ai Nostri di essersi presi il tempo necessario per aggiustare il tiro, al contrario dei troppi act frettolosi che inondano di uscite mediocri pubblico ed addetti ai lavori senza prendersi le dovute pause di riflessione per raddrizzare una rotta fallimentare. Ascoltando la title-track del singolo in esame, qui presentata nella versione 'edit', possiamo affermare con certezza che il tempo speso a lavorare sul proprio sound da parte dei due musicisti capitolini ha portato i suoi frutti: "Will" sposta le coordinate stilistiche dall'incerto future-pop degli esordi verso un ritmato e convincente synthpop dal retrogusto 80s che si fregia di una melodia azzeccata, e che soprattutto evidenzia i progressi a livello vocale di Andrea, qui decisamente più maturo e bilanciato nella sua performance. La strumentale "Iron Curtain" riporta la rotta verso il future-pop più dinamico e scattante, facendosi apprezzare in virtù di un'altra melodia vincente che emana un flavour squisitamente vicino a certa dark-electro; fra i due 'reprise' del demo-CD di debutto vince l'ideale scontro "(In)Justice", che nel vorticoso remix curato dal concittadino Nydhog gode di un pompaggio incisivo ed efficace, laddove la versione provvista di vocals (che mancavano nell'originale) di "JFK102262" non convince e lascia perplessi proprio perché l'apporto vocale si rivela poco funzionale e troppo forzato. Ma quest'ultimo episodio rappresenta l'unico momento non riuscito di una release che eleva le quotazioni del duo, che lavorando tanto nel solco della pregevole title-track quanto su certe coordinate future-pop spesso ben sviluppate e prendendosi nuovamente il tempo necessario per affinare ulteriormente il proprio sound, a partire da una produzione comunque già in crescita, potrà senza dubbio compiere presto ulteriori passi in avanti, maturando le capacità per giungere ben preparato all'appuntamento con l'agognato debut-album (previsto per l'anno in corso). Il singolo in esame è disponibile al pubblico nel formato free-download, saggia mossa che consentirà al duo capitolino di ottenere il maggiore exposure possibile in vista del full-lenght.
Roberto Alessandro Filippozzi