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Room 109

22-03-2010

ASYLUM

"Mare Tranquillitatis"

Cover ASYLUM

(Autoproduzione)

Time: (23:45)

Rating : 6

Il progetto Asylum, attivo dal 1999 e con alle spalle tre demo-CDr ed un album, fa capo unicamente a Cryos, musicista napoletano con la passione per le trame elettroniche esclusivamente strumentali. "Mare Tranquillitatis" è il quarto demo dell'artista campano, contiene materiale risalente agli ultimi cinque anni di attività per Asylum e segue l'unico album "Rattus In Sanguine", uscito nel 2005 per la Dead Love Records. Quella di Cryos è stata dunque una pausa di riflessione consistente che ha prodotto non pochi cambiamenti, al termine della quale vengono oggi rilasciati sei nuovi brani che spostano con forza il tiro verso un'abrasiva elettronica di stampo industrial, capace di infiammare le piste con un impeto dance che può ricordare a grandi linee la 'distorted disco' di Asche, laddove le precedenti prove mostravano invece un songwriting dal taglio decisamente più melodico e meno fisico. Il dischetto parte in quarta con due pompate schegge di rhythmic industrial spiccatamente danceable come "New Technological Order" e "Faster Harder Industrial!" (un titolo che è tutto un programma), per poi proporre qualcosa di ancora ritmicamente pulsante ma più controllato come "Eratosthenes", episodio capace di alcuni buoni spunti piacevolmente plumbei. Spezza i ritmi indiavolati che sin qui hanno prevalso la cupa "Dancing In The Light From Star To Star", dal taglio decisamente ambientale, mentre "Teletubbies Hardcore" riporta in auge la fisicità dell'industrial ritmica sfoderata in apertura. Chiusura all'insegna del parossismo con "Technological Humanity", pompatissima nella sua furia ritmica ed assolutamente dirompente nel suo frenetico impeto. Asylum si conferma un progetto interessante con un discreto potenziale, ma per imporsi fra i grossi calibri di casa Ad Noiseam, Vendetta, Ant-Zen etc., nomi-guida per il campo d'azione in cui l'act campano si è avventurato, Cryos dovrà inevitabilmente portare una produzione qui poco definita ed incisiva a ben altri livelli, oltre a dimostrarci in maniera chiara che oltre ai muscoli c'è di più.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/asylumcryos