01-02-2010
SNUTTOCK
"Straight Jacket Life"
(Autoproduzione)
Time: (38:16)
Rating : 7.5
"Carved And Sutured" è l'album di esordio con cui abbiamo avuto il piacere di proporre per primi ai lettori italiani l'electro-wave degli Snuttock. Da subito ci siamo compiaciuti d'incontrare già al debutto una serie di idee, trascritte in suono, così ben formulate, e lo siamo ancora di più in questo secondo lavoro del duo di Baltimora, "Straight Jacket Life". Ancora autarchia produttiva che nell'artwork ricalca il tema di "Carved And Sutured" cambiando i colori dei toni dal bruno all'azzurro, nelle sue tinte gradatamente più scure. Anche il sound ricalca in parte quello dell'album precedente, maturando però verso suoni evoluti e complessi. La percezione della matrice Depeche Mode rimane: "Like You" viene qui riproposta ma con nuove vesti, ora sporcate da rumorismi ruvidi in contrasto con il tipico suono 'eighties' dell'originale. Le novità sono rappresentate dai groove più ombrati, a volte rallentati, che se vogliamo ricondurre a Gahan e soci dobbiamo visualizzare come un'evoluzione di "Black Celebration" e delle sue tracce abbandonate, inconsciamente riprese dai Nostri. Così Brian e Christopher Lee, in brani come "I" ed "Everybody", puliscono i droni dando loro grazia, tra noise industriali ed un tocco sepolcrale prima mancante. Anche la chitarra è più presente, a volte in piccoli arpeggi plettrati come in "Wander", mentre altrove i brani ("Lifeless" e "What" sono emblematiche in tal senso) si attestano sul tipico synth a 'stelle e strisce', con reef violenti in contrasto con le trame elettroniche. Suoni tipici in casa USA come da lezioni impartite in tanti album e produzioni di KMFDM e simili. Anche i momenti slow ci convincono: "Daydream" nasce da un profondo animo con grande senso compositivo, così decadente e malinconica. Pensare in futuro ad altre delicatezze elettroniche da meditazione simili non ci dispiacerebbe. Insieme ad "Empty" (semplicemente meraviglioso il piano) ci riporta ad alcuni vecchi lavori di Deine Lakaien: suoni per palati raffinati che gli Snuttock sono in grado di saziare con la loro concezione dell'elettronica, anche quando danceable. Due album in poco tempo, entrambi di livello dignitosissimo: attendiamo nel futuro un eventuale terzo lavoro sempre a questi livelli. Nel frattempo unitevi a noi nella stima per questo combo proveniente dal Maryland, terra di blues, ma ora anche di glaciale elettronica.
Nicola Tenani
http://www.myspace.com/snuttock