Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 109

Pagina precedente 
<< 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 >>  
Recensione
08-07-2012 : 4 TIMES INSANE
4 TIMES INSANE
Nato nel 2010, questo solo-project proveniente da Barcellona ha recentemente debuttato con l'EP autoprodotto in esame, comprendente cinque tracce a base di una electro-industrial particolarmente strisciante e cupa. Il suono di 4 Times Insane è volutamente 'malato' e serpeggiante, come una minaccia che si annida nell'ombra generando forti inquietudini: in tal modo apre la strumentale "Kiras Revolt", laddove la più macchinosa "Old Man" propone vocals squisitamente crude, ma prive di quegli eccessi che sposterebbero il tiro verso lidi non congeniali. Ancor più desolante e 'sick', anche per quanto concerne....
 
Recensione
27-06-2012 : AUBE L
AUBE L
Con Aube L si entra nel mondo del più puro underground: autoproduzione (l'ennesima dal 2006 in poi), assoluta indifferenza alle mode attuali, totale libertà di espressione. La protagonista del progetto, fisicamente paragonabile alla Alison Moyet periodo Yazoo, quindi prima della dieta, mostra una vocalità androgina e potente, anche se talvolta un po' lamentosa e non molto tecnica: mal di poco, vista la giovane età e la sua attitudine a mettere le proprie corde vocali al servizio della componente musicale. Riguardo a questa, "I Am" si presenta come un coacervo intricato, cupo e oscuro, sperimentale quanto....
 
Recensione
03-06-2012 : COUCOU, SÈLAVEY
COUCOU, SÈLAVEY
Non è ben chiaro se si tratti più di velo di segretezza che di voluto mistero artistico, ma sta di fatto che questo progetto a nome Coucou, Sèlavey (ben visibile il gioco metrico a richiamare un'esclamazione francese) ha ben chiaro come fine unico la netta vena dadaista dello stupire l'ascoltatore. Confezionato in un inlay totalmente bianco, contenente sì gli splendidi testi e qualche foto tutt'altro che esaustiva sulla line-up, questo disco autoprodotto è una completa opera di musica da camera, discretamente registrata, omogenea nonostante il suo estremo strutturalismo (33 le tracce, per un'ora scarsa di....
 
Recensione
03-06-2012 : METHOD AD/HD
METHOD AD/HD
Method Ad/Hd è un duo nato nel 2010 e pilotato dai non meglio definiti H1 ed N1, uno proveniente da Rimini e l'altro - già noto per l'act industriale M.E.M. - da San Marino. Il sound del progetto è testualmente finalizzato "all'esplorazione audio/psichica in stati ricettivi". Quel che balza immediatamente all'attenzione è la presenza nel nome della sigla Ad/Hd, che indica la sindrome da deficit di attenzione e iperattività; non a caso la prima parte del disco (sottotitolata "Therapy") è intesa come terapia per tale disturbo. La seconda parte ("Intoxication") illustra....
 
Recensione
21-05-2012 : MORDFABRIK
MORDFABRIK
Mordfabrik è un giovane progetto polacco, giunto al debutto assoluto con un lavoro dai toni smaccatamente dark ambient. "The End Of All..." ci rimanda infatti, già dal titolo e dalla copertina, a situazioni apocalittiche in cui regna sovrano un inquietante odore di morte, dove i brani sembrano voler descrivere luoghi ormai inabitati, sopraffatti dallo sterminio di una guerra biologica. Il sound elettronico e sintetico si basa prevalentemente su drones massicci stratificati, ben arricchiti da un'ampia scelta di rumori: dal vento ai clangori, dai boati alle esplosioni, fino alle lamiere stridenti e ai rintocchi....
 
Recensione
30-04-2012 : SINEZAMIA
SINEZAMIA
I Sinezamia nascono nella provincia mantovana otto anni addietro, e solo lo scorso marzo ha visto la luce questo folgorante debutto autoprodotto sulla lunga distanza. Nonostante neanche una decade, il quintetto ha già segnato diverse tacche nella loro carriera d'inizio. Non solo demo e un paio di EP ("Fronde" del 2007 e "Sacralità" due anni dopo), ma anche tour che hanno toccato in lungo e in largo la penisola, in compagnia di veri e propri protagonisti della scena rock italiana, come i Ministri. Non sono mancati i cambi di line-up e i riassetti in fase compositiva, ma la band si sente audace e sfida la....
 
Recensione
10-04-2012 : ELFENWALD
ELFENWALD
Il duo nostrano in esame, collocabile nell'area del centro-nord, compie due anni di vita proprio in questo mese di aprile, e questo miniCD autoprodotto, rilasciato lo scorso settembre, segue il CD "Ancient Oaks" (febbraio 2011) ed il demo "Ruins" (agosto 2011). Un ritmo di pubblicazioni piuttosto serrato per Prinzessin Simhild (voce) ed Erik der Rote (synth e tastiere), evidentemente ansiosi di far conoscere al pubblico il proprio suono a cavallo tra electro-goth, sonorità medievali e musica sinfonica, nonché di mostrare la loro costante crescita. Il miniCD in esame si rivela una vetrina perfetta per mettere....
 
Recensione
10-04-2012 : PUANTEUR DE CHARNIER
PUANTEUR DE CHARNIER
Sesto lavoro per il francese Puanteur De Charnier, ancora una volta alfiere di un suono tanto sintetico quanto marziale, indirizzato ad un pubblico estremamente di nicchia più per la tiratura (limitata a qualche decina di copie) che per i contenuti. I 20 brani del disco trovano fondamento in ritmiche guerresche esemplificate su echi minimal-synth, un connubio che ora trova una ragion d'essere mescolando due stili diversi in maniera anche piacevole. Sullo sfondo agiscono arrangiamenti esili di natura analogico-sinfonica, rimpolpati da sporadici sampler vocali. La gran parte delle tracce non va oltre una costruzione ritmica ripetuta in....
 
Recensione
10-04-2012 : LAETITIA IN HOLOCAUST
LAETITIA IN HOLOCAUST
I musicisti emiliani, refrattari ad ogni forma di omologazione, proseguono coerentemente lungo le coordinate tracciate con le precedenti uscite. Accostabile al black metal, almeno per feeling ed intensità esecutiva, l'identità dei Nostri si tinge di sfumature estremamente eterogenee che guardano alla new/dark-wave e alla dark ambient. Questo, dunque, lo scenario musicale affrescato dai Laetitia In Holocaust, animati da una scelta stilistica quantomeno singolare dove è bandita, quasi totalmente, la distorsione elettrica. "Rotten Light", secondo album ufficiale del duo, è il risultato di una ricerca sonora....
 
Recensione
23-03-2012 : RED PAINTED RED
RED PAINTED RED
Tra la fine del 2007 e quella del 2009 abbiamo imparato a conoscere questo sensazionale duo di Manchester, reduce dall'esperienza a tre col monicker Mantra una decina d'anni prima, attraverso tre EP di assoluto valore: un totale di 52 minuti di musica rilasciati a colpi di quattro brani alla volta, sempre in ricercate confezioni dallo squisito taglio artigianale. Partiti (o ripartiti, se pensiamo alle evidenti affinità coi lavori dei Mantra) sulla scia dei Portishead e del miglior trip-hop, Simon Carroll ed Yvonne Neve hanno sviluppato in breve un suono unico e pienamente maturo, lontano da qualsiasi facile catalogazione e capace di....
 
Pagina precedente 
<< 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 >>