10-04-2012
PUANTEUR DE CHARNIER
"6 - Stammesherzogtümer"
(Autoproduzione)
Time: (40:42)
Rating : 6
Sesto lavoro per il francese Puanteur De Charnier, ancora una volta alfiere di un suono tanto sintetico quanto marziale, indirizzato ad un pubblico estremamente di nicchia più per la tiratura (limitata a qualche decina di copie) che per i contenuti. I 20 brani del disco trovano fondamento in ritmiche guerresche esemplificate su echi minimal-synth, un connubio che ora trova una ragion d'essere mescolando due stili diversi in maniera anche piacevole. Sullo sfondo agiscono arrangiamenti esili di natura analogico-sinfonica, rimpolpati da sporadici sampler vocali. La gran parte delle tracce non va oltre una costruzione ritmica ripetuta in loop, ma alcuni momenti funzionano bene e sfociano in una sorta di curiosa dance marziale dai toni '80s. Svettano in particolare "Sigfrid Oder Christus?", l'apocalittico-analogica "Hlutaringi", "La Mortagne" (unico pezzo dotato di un tenue tema malinconico) e le dance-oriented "Scramasaxe" e "Hlodarii". Le tematiche para-ideologiche si tingono di ironia (presumibilmente in maniera voluta) e rimangono fortunatamente in secondo piano, lasciando le luci della ribalta a composizioni semplici ma a tratti accattivanti. Rispetto al precedente "Das Manifest Von Drei-Ähren" si ha una crescita notevole nella gestione dei mezzi che porta alla creazione di un martial-pop scanzonato e un po' sgangherato, ma forse è questa la strada su cui il Nostro deve insistere. Qualcuno direbbe: "Easy Listening for Iron Youth"!
Michele Viali
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