23-03-2012
RED PAINTED RED
"I Am Nothing"
(Autoproduzione)
Time: (38:14)
Rating : 9
Tra la fine del 2007 e quella del 2009 abbiamo imparato a conoscere questo sensazionale duo di Manchester, reduce dall'esperienza a tre col monicker Mantra una decina d'anni prima, attraverso tre EP di assoluto valore: un totale di 52 minuti di musica rilasciati a colpi di quattro brani alla volta, sempre in ricercate confezioni dallo squisito taglio artigianale. Partiti (o ripartiti, se pensiamo alle evidenti affinità coi lavori dei Mantra) sulla scia dei Portishead e del miglior trip-hop, Simon Carroll ed Yvonne Neve hanno sviluppato in breve un suono unico e pienamente maturo, lontano da qualsiasi facile catalogazione e capace di travalicare con impressionante naturalezza stili e definizioni: oltre le etichette di genere, i Nostri hanno trovato una superlativa formula per costruire canzoni la cui bellezza sta nell'assoluta libertà di cui gode ogni aspetto della creazione, che siano i suoni ammalianti e gli acuti arrangiamenti di un Simon che non si pone limiti di sorta, piuttosto che il sublime canto di un'interprete capace, estrosa ed appassionata come Yvonne. Artisti veri, a 360 gradi, come testimonia ogni parte della loro creazione: dalle musiche al canto, dai testi al package, tutto senza che dietro vi siano etichette, management o altre 'entità' simili. E nell'affinamento delle loro indiscutibili capacità, i Nostri sono infine approdati al primo vero full-length (come di consueto racchiuso in una pregiata confezione artigianale), che in meno di 40 minuti spazza via la stragrande maggioranza della musica là fuori con la forza prodigiosa di nove preziose gemme ricche di pathos, emozionanti, intense, ammalianti o, più semplicemente, superiori in tutto e per tutto. Il carisma, sia strumentale che vocale, emerge netto già dall'opener "Tap, Tap, Tap, Tap", ora magnetica e riflessiva, ora più elettrica e vibrante; le emozioni sono di quelle forti e la coesione del songwriting non viene mai meno, sia quando la fosca, drammatica e marziale "Misunderstood" spande le sue vibrazioni scure, sia quando la sottigliezza di "I Can't See" culla l'ascoltatore con classe cristallina o la dolcezza di "Safe In Sleep" emoziona nel profondo. Onirico e cinematico, eppure diretto e mai astruso, il viaggio attraverso il quale ci conducono i due inglesi è di quelli da vivere con la massima intensità, stando attenti a non perdere nemmeno il più piccolo dettaglio del prezioso arazzo sonoro che è "I Am Nothing". La manifesta superiorità dell'opera, ad ogni livello, rende doveroso da parte degli 'psiconauti del suono' un approfondimento, specie per quelli che hanno saputo apprezzare a dovere 'meteore' straordinarie e difficilmente ripetibili come i compianti Neverwood: il 'rischio' è quello di scoprire una band unica e dal potenziale incredibile, di quelle da amare come poche altre cose al mondo.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/redpaintedred