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Recensione |
23-03-2012 : MAGICFOLK |
Avevamo avuto il piacere di parlarvi del debutto eponimo degli inglesi Magicfolk nell'estate del 2008, plaudendo ad un suono di netta matrice folk dalle radici tipicamente britanniche, ma in grado di andare oltre il richiamo alla tradizione grazie alla versatilità di musicisti ben preparati, capaci di giostrare la dolcezza acustica fra influenze diverse, fino a quelle esplosioni prog che per i Nostri sono già un vero e proprio marchio di fabbrica. Ancora una volta autoprodotto, questo secondo capitolo della band di Ben e Michelle Glover (nuovamente accompagnati da una pletora di abili strumentisti) non tradisce le aspettative,.... |
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Recensione |
23-03-2012 : PUANTEUR DE CHARNIER |
Viene dalla Francia questo singolare progetto 'fatto in casa', rappresentante - se vogliamo - delle ultime astruse frontiere della scena guerresca. Sebbene passato in sordina, vuoi anche per le esigue tirature, Puanteur De Charnier ha all'attivo ben sei album, quinto dei quali è questo "Das Manifest Von Drei-Ähren". Ciò che balza all'attenzione davanti a dischi di tal fatta è che dai tempi di Der Blutharsch e "The Wall Of Sacrifice" c'è stata una significativa involuzione del genere, tanto che da certi maestosi lavori sembra essere stato preso solo l'involucro, ed in particolare la pletora.... |
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Recensione |
10-01-2012 : PSYCHO KINDER |
Nel sottobosco italiano di valore, mai in iato, né dato per morto, a differenza di quello che vogliono far credere crisi e talent show vari, spicca tra le uscite di fine 2011 il mini autoprodotto dei nostrani Psycho Kinder, all'attivo dal 2009. Il trio marchigiano, per la precisione di Montecassiano (MC), ha trovato la sua genesi dalle poesie di Alessandro Camilletti, poi diventato cantante e frontman, accompagnato da Giorgio Mozzicafreddo e Luca Carlini, a spartirsi chitarre e basso. Quest'uscita, un po' scarna a livello di contenuti (due sole canzoni, come il vecchio 45 giri imponeva), è ben difficile da porre in giudizio, ma.... |
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Recensione |
23-10-2011 : TROJAN HORSE ROTORVATOR |
Trojan Horse Rotorvator è il progetto musicale di Art H.C. Kleimann, proveniente da Bologna e recentemente stabilitosi a Berlino. Come già il nome può suggerire, al di là dell'accezione informatica riguardante uno dei più pericolosi virus esistenti, le fondamenta dalle quali trae spunto il suono dell'EP in esame sono da ricercarsi in quel capolavoro di glaciale alienazione che risponde al nome di "Horse Rotorvator", celebre album dei Coil risalente ad ormai 25 anni or sono. Le coordinate sonore di THR risalgono infatti alla prima epoca digitale, quella dei già citati Coil, dei più.... |
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Recensione |
28-09-2011 : SINEZAMIA |
Non è la prima volta che i Sinezamia si presentano al pubblico con una 'mini-uscita'. Se è infatti vero che il quintetto di Mantova, in pista fin dal 2004, ha dovuto affrontare diversi cambi di formazione, ciò non toglie che in tutti questi anni abbia limitato la propria discografia a due soli EP ed un singolo. Se da un lato questa si presenta come un'ottima scelta per stare al passo con i tempi moderni, quelli del 'mordi e fuggi' del democratico ma crudele sistema del download, nel quale è sicuramente più vantaggioso uscire allo scoperto con frequenza costante per far parlare sempre di sé, dall'altro.... |
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Recensione |
13-09-2011 : :KORONACH: |
Avevamo già parlato di Riccardo Brett - alias InhVman - un paio d'anni or sono, quando il nostro connazionale fece coppia con Susumu Hirasawa in un interessante ma esiguo EP a tre tracce, ed ora lo ritroviamo affiancato dalla cantante di origini bosniache KorvVs DomIna in questo nuovo progetto, che da quanto si evince dalle news ufficiali si sta attualmente allargando da duo a full band, con chitarra, basso, batteria ed un'ulteriore voce. Si va verso una formazione idealmente più metal-oriented, e non è un caso, visto che certi retaggi del metallo più duro ed oscuro sono parte integrante del background di Riccardo,.... |
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Recensione |
06-07-2011 : TEATRO SATANICO |
Compilation anomala per il Teatro Satanico, che raccoglie in questo dischetto brani inediti relativi a progetti che non hanno mai preso vita e che risalgono al periodo 2009-2011. La riesumazione di tracce morte, che ironicamente ispira il titolo, prende avvio con la title-track, suggerita da una visita all'isola di San Michele a Venezia ov'è sito un cimitero, e incentrata su percussioni electro cadenzate e complesse, attorniate da rumori cibernetici e voci sature. A seguire troviamo "Canto XLV", basata su un laptop-sound con derive glitch venato di toni tenui e malinconici: un pezzo inusuale per gli standard del Teatro,.... |
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Intervista |
25-06-2011 : AT THE FUNERAL OF MY VIOLET RABBIT |
Essendo sempre stato io ad occuparmi di At The Funeral Of My Violet Rabbit su queste pagine, posso direi di avere una 'storia personale' col solo-project del talentuoso artista triestino Christian. Una storia iniziata quattro anni fa, quando mi giunse un pacchetto di un certo stile che, al suo interno, recava due lavori la cui cura nella confezione e le tinte utilizzate mi colpirono all'istante, da bravo sostenitore delle oscure istanze. Uno era l'appena pubblicato "Al Funerale Del Mio Coniglio Viola", primo lavoro dell'act del Nord-Est che ebbi il piacere di recensire, e l'altro era il debut del 2005 "La Rivolta Dei.... |
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Recensione |
07-05-2011 : BONA HEAD |
Roberto Bonazzoli, meglio noto come Bona Head, è il cantante e tastierista degli SHW, band di Cremona dedita a sonorità a cavallo tra britpop e rock con all'attivo due album ed un EP, e questo nuovo progetto è ovviamente l'estensione solista dell'attività musicale del Nostro, come facilmente intuibile. In questo primo full-length autoprodotto Roberto 'traduce' - in collaborazione col producer Amnesys, anche programmatore della drum-machine - il songwriting della propria band in una chiave più spiccatamente electro, mantenendo inalterata la carica espressiva tipicamente britpop delle vocals, specialmente.... |
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Recensione |
09-04-2011 : SHIRAYASDREAM |
Dopo una considerevole pausa di riflessione, a seguito dei due lavori pubblicati nel 2008 a poca distanza l'uno dall'altro, il duo berlinese torna con la terza prova sulla lunga distanza, anche questa volta rigorosamente autoprodotta. Dopo un lavoro dal taglio prevalentemente dance come "Floating In Space" ed uno dal feeling più gothic ed organico come "Magic Carpet Nights", c'era interesse per capire come gli ShirayasDream si sarebbero mossi, nella speranza che i due aspetti del loro sound arrivassero a compenetrarsi nel migliore dei modi. Nella prima parte del nuovo lavoro sembra che Anna Aliena ed Oliver.... |
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