23-03-2012
MAGICFOLK
"Tales Of Power"
(Autoproduzione)
Time: (57:09)
Rating : 7.5
Avevamo avuto il piacere di parlarvi del debutto eponimo degli inglesi Magicfolk nell'estate del 2008, plaudendo ad un suono di netta matrice folk dalle radici tipicamente britanniche, ma in grado di andare oltre il richiamo alla tradizione grazie alla versatilità di musicisti ben preparati, capaci di giostrare la dolcezza acustica fra influenze diverse, fino a quelle esplosioni prog che per i Nostri sono già un vero e proprio marchio di fabbrica. Ancora una volta autoprodotto, questo secondo capitolo della band di Ben e Michelle Glover (nuovamente accompagnati da una pletora di abili strumentisti) non tradisce le aspettative, calcando notevolmente la mano sulle impennate prog di cui sopra, elargite a piene mani in un lotto di undici canzoni scritte in un lasso di tempo che va dal 2005 al 2008. Nessuno stravolgimento di fondo, dunque: se tocca all'arioso pop-folk di "Call Time" aprire le danze, il dualismo fra le dolci e melodiose trame acustiche e la verve elettrica del prog si scatena già dalla seguente "Nagual", come anche nelle varie "Lion Tamer", "Dragonspell", "Wiccan Dance" e "Winged Bull", mentre "Into The Blue" presenta un taglio decisamente più 'rock'. Con la bella voce di Michelle a condurre l'ascoltatore per mano, è un piacere perdersi nel pathos degli ariosi e bucolici scenari evocati dai momenti acustici (nei quali è spesso importante la presenza di strumenti come flauto, piano e violino), lasciandosi poi travolgere dall'impeto della funambolica chitarra solista nei frangenti prog-oriented, con arrangiamenti sempre e comunque mirabili e versatili. Davvero splendido il respiro epico che anima la tesa e nervosa "Death & The Maiden", ma il vero gioiello dell'opera (edita in un bel digipak a sei ante graziosamente adornato) è senza dubbio "Desert Song", capace di sedurre col suo piglio sognante e magicamente suadente. Un follow-up di tutto rispetto per il collettivo britannico, senza dubbio consigliato tanto a chi ne ha già apprezzato le gesta quanto a novizi e curiosi, anche se l'impressione è che la vera svolta nel sound dei Nostri arriverà col prossimo appuntamento discografico...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/magicfolk