09-04-2011
SHIRAYASDREAM
"Venus Calls"
(Autoproduzione)
Time: (54:10)
Rating : 6.5
Dopo una considerevole pausa di riflessione, a seguito dei due lavori pubblicati nel 2008 a poca distanza l'uno dall'altro, il duo berlinese torna con la terza prova sulla lunga distanza, anche questa volta rigorosamente autoprodotta. Dopo un lavoro dal taglio prevalentemente dance come "Floating In Space" ed uno dal feeling più gothic ed organico come "Magic Carpet Nights", c'era interesse per capire come gli ShirayasDream si sarebbero mossi, nella speranza che i due aspetti del loro sound arrivassero a compenetrarsi nel migliore dei modi. Nella prima parte del nuovo lavoro sembra che Anna Aliena ed Oliver Höhne abbiano inteso prediligere una formula electro-goth piuttosto danzereccia, come dimostra la pomposa opener "Shiraya", con la singer subito sugli scudi grazie alla sua possente voce lirica, principale trademark del sound di ShirayasDream. Ma non sono certo da meno momenti ancor più danceable come "Running Girl", la melodica "On The Other Star", l'intensa "False Astronomy" (con ancora una grande Anna, protagonista assoluta) e la più istrionica "The Lady", cui si sommano il dinamico up-tempo "Run If You Can" e la tirata ed impetuosa "Tournament", con la frontlady davvero potentissima nella sua performance. Dalla fiabesca "Jolene" in poi, l'album prende una piega più variegata: troviamo così, nel prosieguo dell'ascolto, il synthpop di "Destiny", l'elegante pacatezza della title-track, l'ariosa raffinatezza di "Peace In Heaven" ed i ritmi lenti dell'appassionata "Lights Go Out", laddove la medievaleggiante "Funeral" rappresenta l'ultima puntata al dancefloor, ribadendo come nel nuovo opus sia prevalsa la 'linea electro'; chiude, con fare sostenuto, la buona "Morning Sun". ShirayasDream si conferma un buon act con un'importante freccia al proprio arco come la voce di Anna, potente e sontuosa, ma la consistenza delle trame elettroniche risente dell'eccessivo spazio che la stessa vocalist si ritaglia (peraltro mettendo in campo meno varianti di quelle che una singer di tale livello dovrebbe essere in grado di attuare, o almeno l'impressione è quella...), ed anche se alla fine molte song risultano accattivanti, quando non addirittura 'easy', è forte l'impressione che al duo manchi il coraggio di osare e di creare qualcosa di meno artefatto, andando oltre una costruzione sin troppo accademica. Dal fatidico terzo album non è arrivata la vera e propria svolta (che a questo punto auspichiamo sia solo rimandata), ma ShirayasDream rimane un act gradevole che merita di essere scoperto, fermo restando che ci vorrà ben altro per imporsi nella scena elettronica female-fronted e per meritare la piena attenzione di chi ha apprezzato nomi di spicco come Qntal o Helium Vola.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/shirayasdream