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Recensione |
21-03-2014 : ATARAXIA |
Parlare degli Ataraxia significa parlare di un pezzo di storia della musica indipendente italiana, e non solo. La loro avventura, iniziata nei tardi anni '80, ha avuto come denominatore comune la continua ricerca di una evoluzione sonora che non comprimesse in maniera troppo restrittiva la creatività del gruppo. Dalla new wave degli esordi, passando per il neofolk di stampo anglosassone e la musica medioevale e barocca, fino alle sonorità eteree e rituali, Francesca Nicoli, Giovanni Pagliari e Vittorio Vandelli, ovvero il cuore storico del progetto (attualmente completato dalle percussioni di Riccardo Spaggiari), non si sono mai.... |
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Recensione |
21-03-2014 : DANIELE BRUSASCHETTO |
Nel mondo della musica alternativa, quella che non dispone di grandi promozioni e che non passa in TV, si assiste spesso a carriere pluriennali che mantengono nel tempo una qualità artistica elevata senza scendere a compromessi con il music business. Talvolta questa attitudine tende ad essere equivocata con una forma di snobismo nei confronti degli ascoltatori, quasi a voler affermare che l'artista voglia isolarsi dal resto del mondo. In realtà ogni forma di arte è, volenti o nolenti, una comunicazione bidirezionale fra artista e fruitore dell'opera, un mezzo per trasportare emozioni e sensazioni da una persona all'altra..... |
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Recensione |
21-03-2014 : NAXAL PROTOCOL |
In origine era Cazzodio, oscuro progetto made in Italy dal nome pungente che è rimasto nella memoria degli appassionati con soltanto due album usciti a fine millennio. Da quelle ceneri nasce Naxal Protocol, nuovo monicker orientato all'analisi entomologica delle anomalie e delle assurdità contemporanee. L'artwork eloquente e l'approccio tematico rimandano ai Grey Wolves e di riflesso ai padri Throbbing Gristle, entrambi grandi 'fotografi' sonori di quel museo degli orrori che è la nostra società. Il nome, anch'esso assai esplicito, sembra ricavato direttamente da qualche oscuro brano dei Genocide Organ, col.... |
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Recensione |
21-03-2014 : SALA DELLE COLONNE |
Uscito alcuni mesi or sono, a circa un anno dal precedente "XX A.D.", "Il Destino Della Orchestra Aurora" è il terzo album del progetto piemontese facente capo a Mehmet R. Frugis, musicista che abbiamo conosciuto anche nei panni di Mekhate. La precedente fatica, uscita per quella Cold Meat Industry che all'epoca sembrava voler riprendere il giusto slancio, aveva visto l'autore alessandrino spostare il tiro dall'industrial ambient del debut "Cronache" verso un suono sinfonico/marziale di grande impatto ed enfasi cinematica. Un passaggio pienamente riuscito anche grazie al contributo dell'Orchestra Aurora,.... |
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Recensione |
21-03-2014 : NOISEDELIK |
Si sa poco di Noisedelik, giovane progetto capitanato dal sardo Massimo Olla con all'attivo tre produzioni pubblicate negli ultimi due anni. "In The Name Of The Father" usciva lo scorso novembre supportato dall'appoggio artistico del grande Gianluca Becuzzi, autore del mastering e delle voci (insieme a Elena De Angelis), e dal packaging in digipak - per una tiratura di 200 copie - firmato dalla svizzera Swiss Dark Nights. Lo stile di Olla mescola input molteplici che coprono tanto il piano tematico quanto quello strumentale. È infatti possibile riconoscere nelle fitte maglie delle nove tracce tracce sia tonalità folk.... |
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Recensione |
11-03-2014 : ALL MY FAITH LOST... |
La Infinite Fog continua da anni a svolgere un lavoro encomiabile, sia dando asilo ad ottimi progetti da tutto il mondo (nuovi o già affermati, buoni ultimi i nostri celebrati Ataraxia), sia recuperando materiale rimasto inedito o da tempo irreperibile. E quella per gli italiani All My Faith Lost... deve essere una passione non da poco per il personale della label russa, visto che già nel 2009 il marchio Infinite Fog si era premurato di ristampare in CD il primissimo lavoro ufficiale della band, "In A Sea, In A River, In A Lake... Or In A Teardrop", uscito originariamente nel 2002 in CDr per la nostrana Sin.... |
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Intervista |
27-02-2014 : TSIDMZ |
TSIDMZ, o per maggior chiarezza ThuleSehnsucht In Der MaschinenZeit, è senza dubbio alcuno l'act italiano che più e meglio si sta mettendo in luce nel panorama martial-industrial europeo, e la sempre puntuale ed attenta Old Europa Cafe, storico punto di riferimento della scena, è l'etichetta che sta offrendo il giusto supporto al progetto di Solimano Mutti nel momento cruciale della vera maturazione. Forte di tale importante sostegno sul mercato e più che mai coinvolto in una fitta rete di collaborazioni strettamente legate all'onorevole impegno nella Eurasian Artists Association, il musicista nostrano sta.... |
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Recensione |
19-02-2014 : CORAZZATA VALDEMONE |
Dal noise totalitario all'ambient totalitaria. La Corazzata Valdemone mantiene le idee di fondo ma cambia sensibilmente stile per questo debutto su CD, arrivato dopo vari lavori su CDr, spesso pubblicati da etichette a dir poco rocambolesche. La struttura del nuovo "Avanguardia Rumorista" mira - ancora una volta - a far rivivere alcune fasi della storia italiana (e non) relativa alla prima metà del Novecento. La lente d'ingradimento è puntata al solito sulla guerra, che prende forma per mezzo di basi post-industriali legate a doppio filo al grande genere marziale di matrice mitteleuropea. Le atmosfere sono cupe,.... |
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12-02-2014 : DEATHLESS LEGACY |
Questo godibile sestetto fiorentino nasce verso la fine dello scorso decennio, proponendo una formula molto originale di horror-rock con influenze metal/goth. Teatralità, occultismo, letteratura gotica: queste le radici culturali del combo nostrano, tanto da caratterizzarsi per le esibizioni live, nelle quali non manca una vera e propria performer in line-up (nota come The Red Witch). Il resto della formazione è composto dalla brava e carismatica frontwoman Steva, El "Calàver" (sei corde), C-AG1318 (basso e voce), Pater Blaurot alle tastiere e il batterista Frater Orion, anche scenografo in veste live. È.... |
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12-02-2014 : UNCODIFIED & SATANISMO CALIBRO 9 |
Pregevole lavoro a quattro mani firmato da due monicker italiani di area post-industriale, "Adamant Orgon Ritual" trova linfa vitale nel tema parascientifico dell'orgone, presunta energia le cui capacità rimangono ancora avvolte da un velo di accattivante mistero. L'album ha le fattezze di un mastodontico container che assorbe e rielabora il verbo sulfureo di Satanismo Calibro 9 fondendolo con la personale mostra delle atrocità targata Corrado Altieri, che per l'occasione veste i panni di Uncodified, uno dei suoi progetti più interessanti e prolifici. Gran parte dell'opera, a partire dalla lunga opener "The.... |
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