21-03-2014
NAXAL PROTOCOL
"The Guilty Should Get What They Deserve!"
(Eibon Records)
Time: (62:34)
Rating : 7.5
In origine era Cazzodio, oscuro progetto made in Italy dal nome pungente che è rimasto nella memoria degli appassionati con soltanto due album usciti a fine millennio. Da quelle ceneri nasce Naxal Protocol, nuovo monicker orientato all'analisi entomologica delle anomalie e delle assurdità contemporanee. L'artwork eloquente e l'approccio tematico rimandano ai Grey Wolves e di riflesso ai padri Throbbing Gristle, entrambi grandi 'fotografi' sonori di quel museo degli orrori che è la nostra società. Il nome, anch'esso assai esplicito, sembra ricavato direttamente da qualche oscuro brano dei Genocide Organ, col riferimento al movimento irregolare indiano Naxal, ultra-comunista e maoista. A completare il quadro dei dieci brani, composti tra il 2010 e il 2013 ed ora confezionati in un bel digipak a 6 pannelli, concorre la dedica al compianto James Izzo, il "boy without hands" che mise in piedi il progetto Thread. Lo stile di Naxal Protocol mira a sovrapporre fonti rumoristiche diverse, intrecciate con doverosa perizia e con un modus operandi che ricorda il cut-up fonico di tanti act industriali: i pezzi vengono strutturati con furori audio ben controllati in cui trovano spazio rasoiate nervose e cadenzati giri circolari, divisi tra atmosfere metallico-ipnotiche e sferzate di rumore bianco. Il tutto serve a tradurre il caos mediatico della modernità: i suoni diventano specchio di una realtà distruttiva di cui siamo artefici e vittime, ma anche di una routine forsennata i cui continui input rischiano di innescare un tilt apocalittico. Ciò che emerge dal marasma sonico sono soprattutto i temi para-percussivi: alcune partiture ritmiche assai secche rimandano addirittura alla scuola power-noise (in linea con alcune produzioni della Ant-Zen degli anni d'oro o della Hands), ben mescolate con rudi passaggi più avvezzi alla power-electro. "The Guilty Should Get What They Deserve!" è un album calibrato al millimetro che non scade mai nel non-sense, seguendo costantemente una traccia in cui la descrizione della realtà assume le forme nervose del post-industrial in stile Tesco. Le menti preparate agli assalti neurali hanno un nuovo titolo da segnare sulla lista della spesa. Ritorno inaspettato e in grande stile.
Michele Viali
http://naxalprotocol.tumblr.com/