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Room 107

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Recensione
15-03-2010 : ABACAY
ABACAY
Sebbene questa rivista intenda occuparsi di musica prevalentemente oscura, le occasioni per 'uscire dal seminato' e proporre ai lettori qualcosa di differente non sono mancate, tanto che sin dall'inizio abbiamo inteso ritagliare per esse uno spazio ad hoc con la Room 107. E non poteva che finire in tale stanza virtuale il debutto di Abacay, duo tedesco nato dall'unione fra Melany Morganstern e Miles D. Torrance a seguito della ricerca di quest'ultimo di una nuova voce per il suo progetto, viste le dimissioni della precedente singer. Melany non ha però portato solo la sua graziosa e dolce voce al cospetto del navigato Miles, ma ha....
 
Recensione
08-03-2010 : LAMBWOOL
LAMBWOOL
Tornano le atmosfere nebbiose firmate Lambwool, il progetto francese capitanato da Cyril Laurent, autore che ha già alle spalle un paio di uscite nel roster della ben nota label Divine Comedy. La nuova produzione è licenziata dalla connazionale OPN ed esce esclusivamente su vinile 12" in una bella confezione limitata a sole 300 copie. Due le tracce incluse nel lavoro, entrambe di natura fortemente ambientale ed evocativa, generate tramite strumentazione elettronica. Nel lato A si avverte una maggior volontà di rendere tributo alla classica ambient tedesca degli anni '70 (i Tangerine Dream e certi Kraftwerk), tramite....
 
Recensione
08-03-2010 : ARI BENJAMIN MEYERS
ARI BENJAMIN MEYERS
Il 1972 è l'anno di nascita di Ari Benjamin Meyers: scorrendo la sua carriera ci si stupisce, perché a soli 38 anni avere alle spalle un'attività artistica così importante ed intensa non è poca cosa, considerando che spesso la musica richiede decenni di studio ad un artista, soprattutto a livelli medio-alti. L'importante sliding-door di Meyers si presenta quando, studente al Tanglewood Institute, incontra Leonard Bernstein, ed il grande compositore e direttore d'orchestra statunitense percepisce le doti intrinseche del Nostro spronandolo a continuare gli studi musicali ancora più seriamente. Ecco....
 
LiveReport
01-03-2010 : ULVER + Void Ov Voices
ULVER + Void Ov Voices
Gli Ulver, una delle più coraggiose band in circolazione, approdano per la prima volta nella loro carriera in Italia, e più precisamente a Torino e Ravenna. Sono molto curioso di valutare quale tipo di spettacolo propinino attualmente i norvegesi, dopo aver sperimentato negli anni numerosi stili e contaminazioni, per un sound in costante evoluzione. Si dice che abbiano completamente accantonato i suoni black metal che li avevano caratterizzati agli esordi, quando col debut "Bergtatt" erano giunti, a detta di molti, all'apice della composizione e allo zenit del suddetto genere. L'abbandono in fase live di queste....
 
Recensione
01-03-2010 : DER BLUTHARSCH
DER BLUTHARSCH
Terzo capitolo nella nuova era di Der Blutharsch, da tempo alla ricerca di un'identità nei meandri della rock music. E con questo album possiamo dire che l'identità è stata finalmente trovata: rispetto al passato "Flying High!" presenta tracce dalla definizione chiara, laddove i precedenti lavori si perdevano in un blocco uniforme di suoni segnato da una paradigmatica assenza di titoli. Il filo conduttore del disco è una nera base strumentale spesso battuta da percussioni soffocate nell'oscurità, la cui incisività emerge soprattutto nelle tracce 2 e 4. Le chitarre, che agiscono in....
 
Recensione
22-02-2010 : CAGES
CAGES
Cages, ovvero le gabbie. Metafora appropriata per un combo che le gabbie le vuole distrutte, almeno quelle artistiche, per mostrare la propria musica senza limiti mentali a chi sa recepire oltre la canonica espressione sonora, captando segnali, suoni, timbri vocali che seguono linee non convenzionali. Da Buffalo negli States la voce di Nola Ranallo, unita all'impostazione musicale (soprattutto di tastiera e chitarra) di David Bailey, giunge a noi con questo nuovo album registrato qualche tempo fa, ma che ha atteso due anni per vedersi prodotto dalla Cold Spring. Con la partecipazione di Steve Baczkowski al sax (musicista con cui Nola....
 
Recensione
15-02-2010 : DIVINE MUZAK
DIVINE MUZAK
L'esordio in casa Punch Records del combo rumeno (che ha però scelto il bel mondo parigino come sede ispirante...) ha il sapore della riscoperta di suoni vari ma non vaghi, lontani tra loro ma conciliabili nella mente del musicista. Nato artisticamente nel 1997, Dan Serbanescu compone, insieme a Radu Nicolescu fino alle soglie del terzo millennio, tre album di oscura ambient contaminata dalle proprie radici sotto il monicker Archaos. Tre lavori prodotti da Bestial Records con ottime propensioni sperimentali, sonorità cupe e buon accredito nelle nicchie del genere; poi lo split, al seguito del quale Dan, affiancato da Julie....
 
Recensione
08-02-2010 : FRANK ROTHKAMM
FRANK ROTHKAMM
Un pianoforte Stainway & Sons modello M-Gran Piano del 1934, 88 tasti bianconeri di eleganza e raffinata presenza. Immaginatelo nel salone di un appartamento a New York ed avrete l'immagine della location in cui nascono le ventisei tracce di "Zahra Fugues". Zahra è amica di Frank Rothkamm quando, nel momento in cui dalla Germania il Nostro arriva nella Grande Mela, si trova solo, senza alcuno strumento (anche solo una minuta tastiera analogica) ma con tante note in testa che cercano uno spartito per esistere. E lei gli offre il suo Stainway al quinto piano di un appartamento newyorkese. Una storia come tante appartenenti....
 
Recensione
08-02-2010 : DEAD VOICES ON AIR
DEAD VOICES ON AIR
L'alpha e l'omega di Dead Voices On Air racchiusi in un unico titolo: questo doppio CD unisce infatti "Fast Falls The Eventide", ad oggi ultimo lavoro di lunga durata del progetto, e "Abrader", nastro di debutto uscito in origine nel 1994, digitalizzato e arricchito da due inediti. Il nuovo album dell'act canadese è un tripudio di suoni, stratificazioni elettroniche e campionamenti su cui campeggiano spesso delle sanguigne sessioni ritmiche di provenienza rock. Mark Spybey costruisce un enorme mosaico basato su passaggi studiati e momenti improvvisati, un quadro fatto di toni contrastanti in cui le soluzioni....
 
Recensione
08-02-2010 : ATTRITION
ATTRITION
Come amabilmente sottolineato dal titolo siamo dinnanzi ad un lavoro che raccoglie 17 brani degli Attrition rivisti da altrettante band, che hanno scelto il pezzo da coverizzare con tanto di breve motivazione riportata nell'inserto interno al disco. I brani coprono tutti gli anni di attività del combo inglese e vengono rivisti da nomi che frequentano di norma stili diversi: dall'industrial al goth, dall'electro al metal, ma accomunati dalla passione per un moniker che ha segnato buona parte dell'ambiente oscuro. Ciò che in primis balza all'occhio è la presenza di vari gruppi poco noti, i quali tendono a far diminuire....
 
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