01-03-2010
DER BLUTHARSCH
"Flying High!"
(WKN)
Time: (58:56)
Rating : 7
Terzo capitolo nella nuova era di Der Blutharsch, da tempo alla ricerca di un'identità nei meandri della rock music. E con questo album possiamo dire che l'identità è stata finalmente trovata: rispetto al passato "Flying High!" presenta tracce dalla definizione chiara, laddove i precedenti lavori si perdevano in un blocco uniforme di suoni segnato da una paradigmatica assenza di titoli. Il filo conduttore del disco è una nera base strumentale spesso battuta da percussioni soffocate nell'oscurità, la cui incisività emerge soprattutto nelle tracce 2 e 4. Le chitarre, che agiscono in sovrimpressione insieme a tastiere e theremin, contribuiscono a dare personalità e riconoscibilità ai brani, fornendo anche quella collocazione temporale (certi anni '70), da sempre citazione necessaria nei dischi targati Albin Julius. Su un assetto per alcuni versi prossimo al doom, risulta fondamentale l'apporto canoro degli special guest: tra questi svettano le performance di gente intonata come Marco Deplano, in un brano che assomiglia assai da vicino a quello che lo stesso interpretò nell'album "Time Is Thee Enemy!", e Patrick Leagas, che dà una notevole spinta vitale alla quinta traccia. Anche Bain Wolfkind, parte integrante della band insieme ad Albin, Marthynna e Jörg, fornisce, nel quarto brano, un'interpretazione vocale al di sopra di quanto fatto in passato. La chiusa dell'album è tutta nelle mani dei nostrani Terrorismo, che plasmano un pezzo in grado di fondersi bene con lo spirito dell'album. In generale l'originalità del disco risiede in una resa audio che compatta note, rumori e ritmiche in direzione di un'oscurità totale e densa, generata facendo leva su un approccio prettamente rock, in apparenza limitativo ma in sostanza modificato fino alla creazione di sonorità nuove e seducenti. Formidabile sia l'artwork, dotato di decorazioni a rilievo presenti anche nel libretto e giocato sulla preponderanza del nero che avvolge un piccolo, coloratissimo cuore, che la confezione in digipak con slipcase aggiuntivo. Un coacervo di idee e spunti intelligenti rendono "Flying High!" un disco di buona presa, curatissimo nelle rifiniture e altamente godibile: il primo lavoro che ridà splendore a Der Blutharsch dai tempi di "Time Is Thee Enemy!". Disponibile anche in vinile e picture disc.
Michele Viali