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Recensione
02-12-2011 : SEMAI
SEMAI
Fra sparute incursioni nei meandri meno ospitali della scena underground (uno split nel 2009 con Fonnia in sole 24 copie ed un lavoro di lunga durata in 50 esemplari l'anno seguente, entrambi in formato CDr), il progetto del ceco Bishop Hastur giunge alla prima uscita su CD, realizzata in collaborazione tra due etichette francesi in edizione digipak, per una tiratura che si ferma a quota 100. Semai torna quindi a lavorare con la Le Crépuscule Du Soir (etichetta che realizzò il CDr del 2010), sbilanciando i propri tratti distintivi verso l'industrial ambient e convogliando in maniera differente le influenze black metal. Nelle due....
 
Recensione
17-11-2011 : GNOMONCLAST
GNOMONCLAST
A distanza di circa un anno dal loro eccellente album di debutto "Tempus Null", gli americani Gnomonclast tornano con un nuovo lavoro di ampio respiro e grande qualità. Rispetto all'esordio diventano meno nitidi i riferimenti di partenza, per lasciare spazio ad uno stile variegato e collettivo garantito dalla presenza di una lista sterminata di ospiti. Il fulcro dei 17 brani è riscontrabile quasi sempre in soluzioni acustiche e arrangiamenti sinfonici campionati, a volte supportati da strumentazione classica (il flauto di Sasha Feline, il violino di J. Morgenstern ed il piano suonato da vari interpreti), a cui si....
 
Recensione
06-11-2011 : DERNIÈRE VOLONTÉ
DERNIÈRE VOLONTÉ
Uscito originariamente nel 2004 al fine di contrastare i fiorenti bootleggers russi, "Commémoration" raccoglie i brani sparsi e rari che Dernière Volonté aveva pubblicato sino a quel momento. Il successo fulmineo della compilation, finita in breve sold-out e subito soggetta ad un'impressionante lievitazione del prezzo, ha portato a questa ristampa, assolutamente identica all'originale e richiesta a furor di popolo. L'opera ci mostra il lato migliore e più ispirato di Geoffroy, individuabile nella perfetta fusione tra la marzialità martellante, le venature malinconiche e le sfumature pop. Nei 19....
 
Recensione
06-11-2011 : VORTEX
VORTEX
L'act tedesco Vortex giunge al suo terzo lavoro, mantenendosi fedele ai suoi standard compositivi e tematici. Il nuovo album si basa infatti su di un solido concept che va a ricollegarsi sia al nome del progetto - relazionato alla corrente del Vorticismo - che al debut "Phanopoeia", uscito per la Tesco tre anni fa. "Rockdrill" si ispira all'omonima scultura del vorticista Jacob Epstein, che ispirò - tra gli altri - anche Pound, ma che finì per buona parte distrutta durante la prima guerra mondiale. Il disco cerca di ricostruire la storia e i significati di quest'opera d'arte utilizzando uno spettro sonoro....
 
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05-10-2011 : CAFÉ DE L'ENFER
CAFÉ DE L'ENFER
Che i progetti più misteriosi si annidino nelle nicchie industrial, martial, neofolk e dark ambient è cosa risaputa, ed in tal senso non fa eccezione Café De L'Enfer, act di provenienza austriaca con una profonda fascinazione per i lati più oscuri e nascosti della Francia d'inizio secolo scorso, come ben testimonia l'artwork che adorna l'essenziale confezione digipak. Difficile comprendere quanti musicisti siano coinvolti, vista la mancanza di informazioni in rete o altrove, ma quel che è certo è che l'album in esame rappresenta il debutto ufficiale sulla lunga distanza per questo act, che ha....
 
Recensione
05-10-2011 : EMME YA
EMME YA
Questo giovane progetto colombiano giunge alla sua seconda release con il sostegno di una delle massime etichette di ambito post-industriale, biglietto da visita che dà solide garanzie riguardo al lato tecnico e qualitativo del disco. Il concept tematico ruota attorno alla popolazione africana dei Dogon ed in particolare alle loro profonde conoscenze astronomiche, che portarono a presupporne un contatto con una civiltà extraterrestre. Di fatto la teoria - ormai datata quasi un secolo - è stata seriamente in dubbio, ma l'aura leggendaria ha portato ad un certo proselitismo. Tale punto di partenza - esposto con dovizia di....
 
Recensione
05-10-2011 : HIKIKOMORI
HIKIKOMORI
Giovane act di origine francese, Hikikomori prende nome dal fenomeno dell'isolamento - così definito in lingua giapponese - attuato intenzionalmente al fine di allontanarsi dalla vita sociale, anche per periodi prolungati. La digressione sul nome è propedeutica alla comprensione dello stile musicale di questo progetto, che ha all'attivo un paio di CDr a tiratura limitata editi dalla Steelkraft Manufactory (sublabel della Steelwork Machine), ed ora al debutto su CD proprio per l'etichetta madre. Non a caso le nove tracce vanno a tradurre in formato audio un opprimente senso di isolamento costruito secondo i canoni della dark....
 
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28-09-2011 : VV.AA.
VV.AA.
Non arriva inaspettato il disco-tributo all'opera di Allerseelen, l'act austriaco attivo da quasi 24 anni che ha influenzato la scena industrial coniando quel famoso 'genere' che risponde al nome di military-pop, ritagliandosi col tempo un ruolo di primo livello nell'underground oscuro. I 19 progetti coinvolti nell'operazione mostrano una conoscenza profonda dell'Allerseelen-style ed un legame diretto con il mastermind Gerhard, due peculiarità vincenti che rendono "Mit Fester Hand" un disco di gran lunga superiore ad iniziative simili, spesso ridotte ad una carrellata di band semi-sconosciute in cerca di visibilità.....
 
Recensione
28-09-2011 : FEINE TRINKERS BEI PINKELS DAHEIM
FEINE TRINKERS BEI PINKELS DAHEIM
Ce ne sono a bizzeffe di progetti avvolti in un'enigmatica oscurità, e Feine Trinkers Bei Pinkels Daheim è indubbiamente tra questi. L'act del tedesco di Jürgen Eberhard, di norma accompagnato da altri musicisti e manipolatori sonori, procede incontrastato da vari anni nella sua missione sonora, riuscendo col tempo a conquistare una piccola fetta di pubblico underground disposto a decifrare album strani ma senz'altro originali. "Die Legende Vom Heiligen Trinker" segna forse il momento più ambizioso dell'autore teutonico, che sviluppa l'opera traendo ispirazione dall'omonimo romanzo di Joseph Roth (in....
 
Recensione
20-09-2011 : MACHINE DE GUERRE
MACHINE DE GUERRE
Il moniker Machine De Guerre si presenta al debutto assoluto avvolto da uno spesso alone di mistero: poche informazioni eccetto la provenienza francofona, ed una musica intrisa di macchinari industriali, ambientazioni gotiche e ritmiche debitrici della scuola synth degli anni '80. Simbologie soggette ad interpretazione e frasi scomode legate ad idee distruttive e nichiliste sono il biglietto di presentazione che accompagna il bel digipak a tre pannelli che avvolge il CD. I Nostri incrociano soluzioni diverse per dar vita ad un album compatto e immerso in una densa oscurità. Le linee di synth sono alla base di ogni brano, ripetute in....
 
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