05-10-2011
HIKIKOMORI
"Far From The World"
(Steelwork Machine)
Time: (66:10)
Rating : 6.5
Giovane act di origine francese, Hikikomori prende nome dal fenomeno dell'isolamento - così definito in lingua giapponese - attuato intenzionalmente al fine di allontanarsi dalla vita sociale, anche per periodi prolungati. La digressione sul nome è propedeutica alla comprensione dello stile musicale di questo progetto, che ha all'attivo un paio di CDr a tiratura limitata editi dalla Steelkraft Manufactory (sublabel della Steelwork Machine), ed ora al debutto su CD proprio per l'etichetta madre. Non a caso le nove tracce vanno a tradurre in formato audio un opprimente senso di isolamento costruito secondo i canoni della dark ambient/death industrial più tetra, creata intrecciando rumori evocativi e mortuari. Nel particolare l'opera viene sviluppata tramite drones continui e sporchi, rumori circolari che prendono la forma di ritmiche sordide e accumuli stratificati di materiale sonoro, che avanza lento e imponente. Ruolo importante assumono sia le voci cacofoniche distorte in sibili, lamenti e urla, che la resa audio, capace di diversificare le emozioni con strutture in crescendo, passaggi squassanti e sottofondi ipnotici. Sul piano compositivo permane una calma plumbea che vede l'alternanza di toni in penombra ed esplosioni di oscurità totale, fatto che suggerisce all'ascoltatore situazioni diverse, più o meno concitate, ma sempre segnate da una forte carica ansiogena. Le atmosfere sono pressoché perfette e la tensione rimane sempre alta; l'unico limite è la derivatività, che non passerà inosservata ai patiti del settore: su ogni pezzo aleggia infatti un'aura di già sentito, con rimandi evidenti a tutta la vecchia scuola (Megaptera, Nordvargr, il Brighter Death Now di "Necrose Evangelicum") e a molti act di seconda generazione (Atrium Carceri). Al di là di ciò, "Far From The World" si pone come ideale colonna sonora per filmati inquietanti e videogame horror. In linea col contenuto anche la confezione in formato digifile scarno ma elegante, adornato da un artwork in cui prevale l'assenza luce.
Michele Viali
http://www.steelwork-maschine.com/