20-09-2011
MACHINE DE GUERRE
"Vanités"
(OPN)
Time: (47:33)
Rating : 7.5
Il moniker Machine De Guerre si presenta al debutto assoluto avvolto da uno spesso alone di mistero: poche informazioni eccetto la provenienza francofona, ed una musica intrisa di macchinari industriali, ambientazioni gotiche e ritmiche debitrici della scuola synth degli anni '80. Simbologie soggette ad interpretazione e frasi scomode legate ad idee distruttive e nichiliste sono il biglietto di presentazione che accompagna il bel digipak a tre pannelli che avvolge il CD. I Nostri incrociano soluzioni diverse per dar vita ad un album compatto e immerso in una densa oscurità. Le linee di synth sono alla base di ogni brano, ripetute in maniera ossessiva e dotate di toni tetri, memori di colonne sonore per polverose pellicole horror e di vecchi gruppi goth-ambient. A ciò vengono aggiunti arrangiamenti di varia natura: dai rumori ripetuti in loop di "Nosferatu/La Machine Infernale" alle sferzate noise che assumono le sembianze di marce militari nella title-track, per giungere agli ossessivi temi di organo caratterizzanti "Les Feux Follets". La voce femminile contribuisce notevolmente ad amplificare la vena oscura, con litanie e motivi che rimandano ad alcune cantanti goth e new wave del passato. La parte più accattivante del disco arriva con i brani "Le Corbeau" e "La Rencontre", che godono di una tipica ritmica minimal-synth di forte impatto, secca e insistente come la miglior tradizione comanda. Il doppio finale inizia con "Claustrophobia", mix di noise evocativo e plumbeo unito ad urla e voci di varia natura, e finisce con la rivisitazione in chiave electro-punk di "I Wanna Be Your Dog", aperta da grugniti suini e giustamente modificata in "I Wanna Be Your Pig". "Vanités" è un album che si nutre del passato senza arrivare a scimmiottare i classici: ciò ne fa un disco valido, capace di attraversare stili noti dotandoli di una moderna vitalità. Notevole inizio.
Michele Viali
http://www.myspace.com/mdg4you