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Recensione
16-07-2014 : TERRA SANCTA
TERRA SANCTA
Terzo album di lunga durata in un arco di dieci anni di carriera per Terra Sancta, progetto dell'australiano Greg Good da sempre prodotto dalla Malignant Records. "Terra Sancta" è un maestoso excursus audio sulla terra nativa dell'autore, vista dalla sua prospettiva più pura e desolata, quasi fosse un pianeta sconosciuto ancora esente dalla mano dell'uomo. La base dark ambient si fa sentire in più momenti con suoni strutturati e corposi, costruiti per mezzo di stratificazioni compattate che sfociano in rumori dilatati ("The Desolate Land", "Descent II") o in panorami plumbei efficacemente....
 
Intervista
07-07-2014 : RAISON D'ÊTRE
RAISON D'ĘTRE
È emozionante vedere come un autore osannato e affermato abbia ancora la serenità giusta per aprire le porte del suo regno artistico ai curiosi, spiegando con la meticolosità di un musicista al primo album i dettagli di una carriera vasta, ormai punto fermo per ogni appassionato di musica elettronica. L'entusiasmo dello svedese Peter Andersson è il riflesso della sua ispirazione e di una personalità che lo ha portato in 22 anni di produzioni discografiche a non avere cadute di tono, lavorando costantemente su un'evoluzione senza sosta. La presente intervista serve a fare il punto sul passato ed inaugurare un....
 
Recensione
07-07-2014 : INNER VISION LABORATORY vs. NEPENTHE
INNER VISION LABORATORY vs. NEPENTHE
Attivo dal 2005 a livello di uscite discografiche con ben otto album, diverse release in combutta con altri progetti ed un paio di lavori minori, l'act polacco Inner Vision Laboratory torna per la quinta volta a lavorare con l'ottima Zoharum, per la quale erano stati licenziati anche gli ultimi due full-length "Future Chaos" (2011) e "Perpetua" (2012). L'occasione per Karol Skrzypiec è un'altra collaborazione attiva, stavolta col giovane ma promettente act tedesco Nepenthe (facente capo all'esordiente Daniel Krause), per un'opera limitata a 400 esemplari racchiusi nel bel formato ecopack a sei pannelli. Dopo i....
 
Recensione
07-07-2014 : MESEKTET
MESEKTET
Smessa suo malgrado la divisa del coriaceo e acclamato progetto marziale Striider, l'olandese Jornt Elzinga veste i panni oscuri di Mesektet, nome nuovo della scena dark-drone, nato nel 2013 e al debutto assoluto con questo "Towards A Bleak Sun". Sei tracce ispirate dal mistero e dalla monumentalità dell'antico Egitto, di cui vengono ripercorsi gli aspetti più enigmatici. Lo stile rimanda sia alla dark ambient di scuola recente, fatta di basi poderose e baritonali, che alle derive droniche fondate su prolungamenti tonali sconfinati, tesi a far tremare le pareti con la loro potenza sprigionata esclusivamente su....
 
Recensione
07-07-2014 : DARMSTADT 1313
DARMSTADT 1313
Fucina incontenibile di nuovi progetti d'ambito marziale, la tedesca SkullLine continua a sfornare album di autori oscuri che faranno la felicità degli appassionati del genere. Non fa eccezione Darmstadt 1313, act francese che debutta ufficialmente con questo "Edelweiss" dopo aver realizzato un paio di demo disponibili in formato FLAC e una mini-compilation. Le 10 tracce del disco hanno macrostrutture lineari, prive di variazioni, quasi fossero degli excerpts protratti in maniera circolare. Le architetture propongono la più classica delle ricette, basata su rumori evocativi e lugubri, spesso caratterizzati da sirene....
 
Intervista
21-06-2014 : ORGANISATION TOTH
ORGANISATION TOTH
Progetto schivo e musicalmente essenziale, Organisation Toth nasce sulla scia di quelle band che hanno saputo unire un pizzico di occultismo più o meno praticato a quelle che erano le direttive della prima scuola industriale. Nel corso degli anni il sound di Olivier ha avuto il merito di mantenersi fedele al proprio credo, fatto di una semplice circolarità rumoristica, a volte quasi sconcertante nel suo andamento lineare, ma di fatto imbevuta di uno spirito occulto ed esoterico ormai raro da trovare nella grey area. Il 2013 segna il ritorno del progetto francese dopo anni di silenzio, con un ampio numero di produzioni a dir poco....
 
Recensione
21-06-2014 : GREY WOLVES/WERTHAM/SURVIVAL INSTINCT
GREY WOLVES/WERTHAM/SURVIVAL INSTINCT
Lavoro di gran caratura edito esclusivamente in vinile, "Ramraiding Thee Abyss" va in qualche modo a celebrare l'alleanza sonora dei tre monicker coinvolti, ad oggi paladini indiscussi di un sound che dal post-industrial si muove verso i territori più spinosi della power-electro del nuovo millennio. Due tracce a testa più due brani in collaborazione segnano il percorso rovente dell'opera, in cui la smaccata riconoscibilità sonora e storica dei padri Grey Wolves e dell'ormai affermato Wertham si uniscono al meno noto Survival Instinct, di fatto cellula artistica dei Grey Wolves orientata ad un un rumore ciclico e....
 
Recensione
21-06-2014 : M.B. + ICYDAWN
M.B. + ICYDAWN
Il tema dell'eterno ritorno e della ciclicità della vita è il motivo conduttore di questo interessante album realizzato a quattro mani dal pluriosannato Maurizio Bianchi e da Sasha Rovelli, mente centrale di Icydawn. Le cinque tracce del disco traducono in un melange di suoni e rumori l'assolutezza del cosmo e la marginalità dell'essere umano, reinserito in uno scorrere perpetuo ed enigmatico il cui senso non può che sfuggirci. L'argomento non è nuovo a Bianchi, che nella sua seconda stagione artistica aveva più volte dedicato dischi alla religiosa imponenza del Creato. Nell'album vengono utilizzate....
 
Recensione
12-06-2014 : HALGRATH
HALGRATH
Avevamo lasciato il progetto della russa Agratha Mirrait sul finire dello scorso anno, allorquando l'ottima Cryo Chamber rendeva disponibile anche nel formato fisico il secondo album datato 2012 "Out Of Time", e nuovamente sotto l'etichetta di Simon Heath (Atrium Carceri) ritroviamo Halgrath per il suo quarto full-length, rilasciato sia in digitale (nella qualità superiore dei 24bit che caratterizza la label scandinava) che in CD (racchiuso in un bel digifile a sei pannelli). Ciò che colpisce subito di questa nuova opera di Agratha è la qualità della resa audio, nitida e quanto mai professionale, indice....
 
Recensione
12-06-2014 : DEADWOOD
DEADWOOD
Terzo lavoro di lunga durata per il monicker svedese Deadwood, ancora una volta sotto l'ala protettrice della Cold Spring. Sette tracce che ripercorrono il tipico black-industrial style, coniato a partire dagli storici Mz. 412, in una formula di poco variata seguendo le orme di progetti simili come Brighter Death Now. Se il buio rimane il protagonista assoluto, alcune variazioni emergono in relazione all'assemblaggio delle parti e dei suoni. In passato apparivano infatti riconoscibili strumenti e marchingegni elettronici così come momenti di marcata aggressività, mentre col nuovo "Sheolic" si arriva semplicemente alla....
 
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