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21-06-2014
ORGANISATION TOTH
Nei meandri dell'occultismo industriale
di Michele Viali
Progetto schivo e musicalmente essenziale, Organisation Toth nasce sulla scia di quelle band che hanno saputo unire un pizzico di occultismo più o meno praticato a quelle che erano le direttive della prima scuola industriale. Nel corso degli anni il sound di Olivier ha avuto il merito di mantenersi fedele al proprio credo, fatto di una semplice circolarità rumoristica, a volte quasi sconcertante nel suo andamento lineare, ma di fatto imbevuta di uno spirito occulto ed esoterico ormai raro da trovare nella grey area. Il 2013 segna il ritorno del progetto francese dopo anni di silenzio, con un ampio numero di produzioni a dir poco misteriose. La nostra intervista risulta quindi più che necessaria per far luce su ispirazioni, passioni e novità celate tra i meandri di uno degli ultimi fieri act di occultismo industriale.
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Olivier, il tuo progetto è nato sul finire dello scorso millennio. Quali erano al tempo i tuoi propositi a livello musicale ed espressivo?
"Noi veniamo da Marsiglia (Francia) ed abbiamo iniziato a fare 'Musick' nelle vesti di Organisation Toth nel 1998. Nostra intenzione era di produrre una terrificante colonna sonora con elementi ripetuti in loop, tra cui voci e ritmiche, in una maniera fortemente aggressiva. Non ci sono mai piaciute le ritual-band tradizionali."
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Il nome Organisation Toth sembra essere relazionato alla vecchia impresa di costruzioni tedesca "Organisation Todt", attiva fino al 1942. È così, oppure è solo una bizzarra coincidenza?
"Una coincidenza 'vera' o 'falsa'... non ricordo (ride, ndt)."
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Chi sono i membri di Organisation Toth? Attualmente avete ancora la line-up originaria o qualcosa è cambiato?
"Organisation Toth era incarnato per il primo album da Ö.livier.T., con l'aiuto di Frater Th e Mephisto.S. (R.I.P.). In seguito la line-up è dipesa dal tema affrontato."
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La tua musica è fortemente concentrata su loop ossessivi ed ipnotici...
"Sì, mi piacciono i ritmi a sfondo ipnotico, roba che puoi ascoltare ininterrottamente. Anche se devo ammettere che le mie fonti d'ispirazione sono altrove (scritture occulte, idee esoteriche, simbologie)."
"Il mio lavoro è istintivo o introspettivo: musick, film o testi devono essere una buona fonte d'ispirazione per creare una traccia o concepire un album. Ho bisogno di tempo per comporre i brani e lo faccio solo per piacere, senza rispettare alcuna scadenza..."
(Olivier)
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Dicci qualcosa al riguardo: quali sono gli scritti occulti ed esoterici a cui sei più legato?
"Ho trovato interessanti "The Book Of The Law", "Satanic Bible", "Satanic Scriptures", "Necronomicon", "Satanic Rituals", "Psychick Bible", "Lucifer's Court", "Might Is Right", "Der Antechrist", i quadri di Fidus e gli scritti relazionati a The Process. Sempre in relazione a The Process, trovo brillanti tutte le registrazioni della Sabbath Assembly."
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Dopo il 2007, al tempo dell'album "Gloria Victis", si sono perse le tue tracce. Sei artisticamente ricomparso solo intorno al 2012 col CD "The Living Forces Of Evil". Cosa ti ha condotto a quest'album dopo cinque anni di silenzio?
"Il mio lavoro è istintivo o introspettivo: musick, film o testi devono essere una buona fonte d'ispirazione per creare una traccia o concepire un album. Ho bisogno di tempo per comporre i brani e lo faccio solo per piacere, senza rispettare alcuna scadenza. "Gloria Victis" è stato un album molto personale, dopo di esso la mia vita ha preso una piega nettamente migliore."
"Ho fondato entrambe le mie piccole etichette con l'intento di fare musick per gente motivata. Per me musick e artwork sono un tutt'uno, mi piace creare edizioni speciali per gente che ama il mio stile..."
(Olivier)
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Come è cambiata nel tempo la tua idea di musica? Cosa hai in mente oggi per i tuoi nuovi lavori?
"Mi piace sperimentare molto prima di registrare una traccia, per cui leggo e vedo opere varie. Ad esempio amo i lavori di Yukio Mishima, Ernst Junger, Anton Lavey, Dario Argento, Lucio Fulci, David Lynch, Salvador Dalì, Von Stuck, Burne Jones, Klimt, Mucha, Giger, Witkin."
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Hai anche fondato una tua etichetta personale, la Temple Ov Toth...
"Certo, con l'intento di fare musick per gente motivata. Temple Ov Toth e Fidelis Legio (altra etichetta fondata da Olivier in tempi recentissimi, ndt) sono entrambe label specializzate in vinili a tiratura limitata. Per me musick e artwork sono un tutt'uno. Mi piace creare edizioni speciali per gente che ama il mio stile."
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Raccontaci qualcosa riguardo gli ultimi vinili che hai prodotto. C'è un interessante LP live intitolato "Axis Of Evil", l'EP "O.T: Presents Fidelis Legio", pubblicato dalla Steinklang Industries, e una coppia di oscuri 7". Come mai hai scelto di stampare la tua musica in edizioni molto limitate? Dove è possibile acquistare questi dischi?
"Semplice feticismo dovuto alla grandezza del vinile! Per acquistare queste edizioni speciali potete contattarmi all'e-mail organisationtoth@libertysurf.fr. Il 7" "Act Of Faith Akt I" è un mio personale tributo a Yukio Mishima e alla Tate No Kai. L'LP "Axis Of Evil" è il seguito di "The Living Forces Of Evil". L'EP 10" "Wolf" contiene tracce di electro cold/dark sulla scia del CD "The Sword Of Creation"."
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In che quantità sono stati stampati questi dischi?
"Molto piccole. Tra le 20 e le 50 copie, dipende dalle prenotazioni. Sono disponibili in vinile nero o trasparente."
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Cosa pensi della grande scena martial-industrial? Consideri il tuo progetto parte di questa scena?
"Come scritto nel sito dell'etichetta Rage In Eden riguardo l'album "The Living Forces Of Evil", in questo disco "non ci sono elementi marziali, partiture neoclassiche, strutture chiare o melodie bombastiche, ma solo rudi suoni industriali (sirene urlanti, ritmiche caotiche, rumori); l'album è dominato dall'austerità, è tagliente e ostico.". Il martial industrial ha le sue radici, nei miei album di marziale c'è l'idea, la musica è solo il background per esprimere valori. Tant'è che, all'opposto, "Sword Of Creation" è più gelido ed orientato ad un'elettronica basata su strutture ripetitive: una sorta di colonna sonora con elementi mistici. In definitiva credo che sebbene la musica cambi da lavoro a lavoro, lo spirito rimane sempre lo stesso."
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I tuoi suoni somigliano a quelli di alcuni nomi relazionati alla vecchia etichetta Nekrophile Records, come Ain Soph, Lashtal, Zero Kama ed altri. Sei mai stato in contatto con alcuni di loro?
"Al tempo ero in contatto con Ain Soph, Allerseelen e Les Joyaux De La Princesse. Giusto per curiosità, questa è la lista dei miei progetti ed album favoriti: tutta la produzione di Ain Soph, Current 93, Death In June, Coil, NON e Blood Axis. I primi album degli Psychic TV, specialmente "Dreams Less Sweet" e "Force The Hand Of Chance", quest'ultimo un must nella versione doppio LP. "Aux Petites Enfants De France" di Les Joyaux De La Princesse nell'edizione in cassetta limitata a 49 copie. Tutte le release degli SPK e tutte quelle dei Joy Division (incluso "Movement", il primo album dei New Order). E poi i Kraftwerk, Philip Glass, Erik Satie, la musica sacra e liturgica del Medioevo, i canti gregoriani e i canti tantrici tibetani."
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Cosa puoi raccontarci riguardo i tuoi contatti con gli italiani Ain Soph?
"Musicalmente li ho scoperti tramite Erik Konofal (Les Joyaux De La Princesse), che distribuiva i loro dischi tramite la sua associazione francese volta a promuovere musica 'difficile'. A quel punto ho contattato la Misty Circles a Roma per avere maggiori informazioni riguardo musica e filosofia della band. Il disco che preferisco è "Ain Soph I", ovviamente nell'edizione in vinile trasperente."
"Il genere martial-industrial ha le sue radici, nei miei album di marziale c'è l'idea, la musica è solo il background per esprimere valori. Sebbene la mia musica cambi da lavoro a lavoro, lo spirito rimane sempre lo stesso..."
(Olivier)
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Hai contrbuito con una traccia anche all'OEC100, l'ormai celebre compilation commemorativa della Old Europa Cafe. Hai tuttora un buon feeling con questa label che, tra l'altro, ha pubblicato il tuo disco di debutto nel 2003?
"Sono stato fortunato ad incontrare gente eccellente come Stephane Duval della Athanor, Robert Marciniak della War Office Propaganda, Marcin Bachtiak della Rage In Eden e Markus Presch della Steinklang. Rodolfo Protti è ovviamente tra queste persone. La traccia che ho fornito per la OEC100 è stato un regalo di compleanno per la label. "Birth Ov Light", edito dalla Old Europa Cafe, è stato il mio primo CD dopo vari EP usciti in vinile per Athanor."
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Che ci puoi dire del mai nato progetto Project Toth? A suo nome sembra circoli un album, di fatto mai ufficialmente realizzato...
"È un progetto connesso alle uscite della label Thaglasz. Project Toth ha collaborato a vari lavori di Bleiburg (act profondamente legato a questa etichetta) come "Pieces Of A Broken Dream" e "Shadows Will Survive" ed ha partecipato al tributo a Ernst Junger intitolato "Der Waldgänger". Il mini-album "Operation Slaughterhouse" fu realizzato per un sampler mai pubblicato della Thaglasz e poi reso disponibile tramite la label Temple Ov Toth in una tiratura di sole 7 copie in CDr."
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Quali sono i prossimi progetti di Organisation Toth?
"I miei prossimi lavori saranno disponibili solo su vinile tramite la label Fidelis Legio: si tratta di un 10" cold-electro intitolato " W.A.R. Akt III" ed un concept-album in formato 12" intitolato "Hagakure"."
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È il momento dei saluti. Grazie per averci concesso l'intervista, a te l'ultima parola...
"Grazie a voi per il supporto. "We know who you are...". Scegli la strada più dura anche se la lotta è persa. La fedeltà è più forte del fuoco!"
http://rageineden.org/