21-06-2014
M.B. + ICYDAWN
"Ignea Occasum Solis"
(Show Me Your Wounds Production)
Time: (54:30)
Rating : 7.5
Il tema dell'eterno ritorno e della ciclicità della vita è il motivo conduttore di questo interessante album realizzato a quattro mani dal pluriosannato Maurizio Bianchi e da Sasha Rovelli, mente centrale di Icydawn. Le cinque tracce del disco traducono in un melange di suoni e rumori l'assolutezza del cosmo e la marginalità dell'essere umano, reinserito in uno scorrere perpetuo ed enigmatico il cui senso non può che sfuggirci. L'argomento non è nuovo a Bianchi, che nella sua seconda stagione artistica aveva più volte dedicato dischi alla religiosa imponenza del Creato. Nell'album vengono utilizzate sia partiture tipicamente post-industriali, sia scorci di tonalità para-melodiche, sia cesellati rumori ambientali: tutte soluzioni strutturate in movimenti circolari. Ecco dunque che suoni sintetici e noise d'autore si sovrappongono e si intrecciano in una massa insistente che assume le forme di un vortice ("Meridie Tepido"), o di qualcosa che insiste in maniera uniforme lasciandosi dietro una scia di profondo turbamento ("Aurora Gelidis"). La medesima architettura può assumere sembianze torbide ("Alsus Tenebris"), giocate su frequenze gutturali che ne fotografano gli aspetti più inamovibili, quasi mortuari agli occhi di un granello di polvere. I toni mutano di netto quando irrompono giri tonali ripetuti all'unisono ("Calida Lux"), con i motivi para-melodici che vengono reiterati trasudando quel senso di religiosa infinitezza tipico di certi album di Raison D'Être. All'uopo vengono usati canti gregoriani, temi vocali e strumentazione classica (nel particolare il violino suonato da Rovelli). I riverberi comunicano la riflessività e l'isolazionismo che si può provare davanti a qualcosa d'immenso, capace di ingoiare l'inerte sguardo dell'uomo. I rumori decadono mentre gli intrecci si tramutano in un mantra scintillante nella conclusiva "Frigida Nocte" e soprattutto nella title-track, passaggio che ricorda stilisticamente Troum e la scuola minimal americana, incentrato su suoni scintillanti da cui evaporano fumi di magia ipnotica dai sapori extrasensoriali. "Ignea Occasum Solis" è un disco di grande raffinatezza tematica e formale in cui suoni e stili vengono usati in maniera funzionale per dare corpo ad un'idea che ha sfiorato almeno una volta ogni essere umano. Confezione pregevole in folder fuori formato limitata a soli 99 esemplari.
Michele Viali
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