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Recensione
24-11-2013 : DISTORTED WORLD
DISTORTED WORLD
Maxi-singolo che apre la strada all'imminente secondo album dell'act moscovita, nato nel 2010 e passato da solo-project di Ivan M. (tastierista degli Anthracitic Moths, autori di due full-length) a duo con l'ingresso in pianta stabile di Angelina L., che già collaborò al debut di fine 2012 "Between The Strophes". Un solo brano, "Personal Necropolis", proposto nella versione album ed in cinque remix: sicuramente poco per valutare come si conviene lo stato di forma e l'amalgama del duo russo, ma il pezzo, nelle sue strutture spigolose, mostra maggiore eleganza e ricchezza di soluzioni rispetto alle rudi....
 
Recensione
05-11-2013 : SYNTHETICA
SYNTHETICA
Nati solamente sul finire del 2010, gli olandesi Synthetica hanno già esordito per la Danse Macabre a fine novembre 2012 con l'album "The End Of It All", ed è la stessa label tedesca a rilasciare il follow-up a meno di un anno di distanza. Il sound, a cavallo fra harsh-EBM, dark-electro ed electro-industrial, mostra un miglior bilanciamento a livello ritmico/melodico rispetto al debut e guarda spesso e volentieri al dancefloor con buona fisicità, ma permane il problema di fondo che già minava l'operato del combo, ossia una voce troppo cruda e impietosamente memore di certo (brutto) metal estremo per....
 
Recensione
22-10-2013 : RUBY MY DEAR
RUBY MY DEAR
Sedici mesi dopo il fortunato debutto targato Ad Noiseam "Remains Of Shapes To Come", il francese Julien Chastagnol torna col suo progetto Ruby My Dear per l'atteso follow-up, sempre sotto l'egida dell'ottima etichetta berlinese. Se ai tempi dell'esordio avevamo ammirato le qualità del producer transalpino nel produrre una miscela esplosiva di fresca breakcore plasmata con estro e sagacia, questo seguito è il più logico approdo al livello successivo, conseguito attraverso una mentalità aperta e l'esperienza maturata sul campo. Il sound della nuova fatica mostra un rinnovato dinamismo che rinvigorisce....
 
Recensione
22-10-2013 : [DE:AD:CIBEL]
[DE:AD:CIBEL]
A tre anni dal valido esordio sulla lunga distanza "Klondike", i due veterani della scena tedesca Daniel Galda (Das Ich, kAlte fArben, Skorbut) ed Armin Küster (Skorbut, Carlos Perón, The 3rd Culture) tornano per l'atteso seguito - dopo un paio di singoli introduttivi - del progetto [de:ad:cibel], nato sulle ceneri di quegli Skorbut in cui i due avevano già collaborato attivamente. "Klondike" ci aveva colpiti per la sua solidità e per la credibilità con cui i Nostri avevano saputo far rivivere i suoni della dark-electro e dell'EBM di fine anni'80/inizio anni '90, segnando una netta linea di....
 
Recensione
15-10-2013 : SILENT BURDEN
SILENT BURDEN
Formatosi da appena un anno, il duo svedese composto da Prosperia Dox (voce) e da Zebior (macchine) giunge in brevissimo tempo all'esordio assoluto, peraltro con un full-length che è anche la prima produzione in assoluto della neonata Lab Complete Productions. Inevitabilmente ancora poco esperti e a tratti palesemente acerbi, gli svedesi si muovono fra i meandri di una dark-electro in prevalenza lenta e cupa, senza disdegnare qualche sana iniezione di energia ritmica. "Open The Gate" ed "Entering The Realm" sono due momenti di ruvida e possente electro-industrial, ma fungono in pratica da intro ed outro, mentre....
 
Recensione
15-10-2013 : THE DARK UNSPOKEN
THE DARK UNSPOKEN
Di questo trio tedesco, ora allargato a quartetto con l'ingresso del tastierista Thorsten H., avevamo parlato in occasione del catastrofico terzo album di fine 2010 "Diode In Your Head?", e sempre sotto il marchio Echozone lo ritroviamo per questa quarta fatica sulla lunga distanza. Quell'electro con chitarroni, in prevalenza ritmata e in vago odore di EBM, resta il terreno su cui si muove la band teutonica, stavolta in maniera meno disastrosamente grossolana, ma sempre con arrangiamenti tagliati con l'accetta e con scarse capacità pratiche. Se la produzione resta di livello mediocre, di pari passo si mantiene anche il....
 
Intervista
14-09-2013 : THE-PULSAR
THE-PULSAR
Sono con molta probabilità la miglior rappresentazione del sottobosco elettronico dell'immensa Russia, ma guai ad etichettarli. The-Pulsar hanno divelto le catene che spesso strangolano l'EBM oggigiorno, consegnando un disco ("Transformation Of The Flight") in grado di innovare un genere considerato defunto, ma sempre sulla bocca di tutti. E lo hanno fatto seguendo un percorso messianico non da poco, intriso di filosofia. Il leader e frontman Alexey Boytsov non poteva essere più soddisfacente nelle sue risposte, entusiasta che si sia acceso un faro dall'amatissima Italia sull'incredibile proposta musicale della sua....
 
Recensione
14-09-2013 : DI*OVE
DI*OVE
Che l'agguerrita label campana EK Product sia determinatissima nel supportare le derive più retrò dell'EBM non è certo un segreto, così come non lo è il fatto che una delle scene preferite di questa significativa realtà del panorama discografico nazionale sia quella belga, sia per quanto attiene alla sua storia che per quanto concerne le nuove leve. E dal Belgio proviene questo duo dal curioso monicker, formato da Lukk e Manchiniste, entrambi non alle prime armi e già autori di un paio di EP (uno autoprodotto in CD e l'altro in formato download, realizzati fra il 2009 e il 2010). Più che....
 
Recensione
31-08-2013 : INSTANS
INSTANS
L'EP "Nuke Fight / Leading The Way", che tre anni fa aveva interrotto un silenzio di quattro anni per il duo svedese (side-project dei ben più noti e quotati Severe Illusion col medesimo personale coinvolto), non è stato il preludio all'atteso secondo album che ci aspettavamo... Il follow-up è infatti pronto solo ora, ed ancora una volta è la Advoxya ad occuparsi di darlo alle stampe, stavolta in una spartana confezione digifile. Quell'EBM cupa, minacciosa e ricca di riverberi industriali, che si distingue dal gruppo-madre per i suoi toni ancor più ferali e malevoli (laddove i Severe Illusion....
 
Recensione
23-08-2013 : FRONT LINE ASSEMBLY
FRONT LINE ASSEMBLY
Ad oggi della formazione originaria dei Front Line Assembly è rimasto solo il frontman Bill Leeb, affiancato dalla stessa line-up con cui lo scorso anno ha realizzato la colonna sonora del videogioco "AirMech". Addio (o arrivederci?) dunque anche a Chris Peterson, ma la storia della seminale band canadese non si ferma, ed anzi prosegue facendo tesoro di un'esperienza inevitabilmente più filmica come quella di "AirMech", lasciandosi alle spalle l'impressionante durezza che aveva caratterizzato il precedente "Improvised Electronic Device" del 2010. Molto meno spazio, dunque, alla chitarra di Jared....
 
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