22-10-2013
RUBY MY DEAR
"Form"
(Ad Noiseam)
Time: (56:52)
Rating : 8
Sedici mesi dopo il fortunato debutto targato Ad Noiseam "Remains Of Shapes To Come", il francese Julien Chastagnol torna col suo progetto Ruby My Dear per l'atteso follow-up, sempre sotto l'egida dell'ottima etichetta berlinese. Se ai tempi dell'esordio avevamo ammirato le qualità del producer transalpino nel produrre una miscela esplosiva di fresca breakcore plasmata con estro e sagacia, questo seguito è il più logico approdo al livello successivo, conseguito attraverso una mentalità aperta e l'esperienza maturata sul campo. Il sound della nuova fatica mostra un rinnovato dinamismo che rinvigorisce tanto quei frenetici frangenti di pura schizofrenia ritmica quanto i passaggi più melodici e pacati, merito di una produzione impeccabile e di scelte sonore di assoluto livello. Restano sullo sfondo dell'ubriacante cut'n'paste in cui Julien è maestro i campionamenti dagli echi hip-hop, incastrati fra quella gragnuola di colpi forsennati e stordenti che ama alternarsi a sottili ed armoniosi break melodici di grande raffinatezza. Un album che trabocca intelligenza nella creazione e nel gioco degli incastri, ricco di riferimenti a quella dubstep che Julien sa piegare alle proprie esigenze con grande maestria e acume ("Stax", che ospita il collega Igorrr al piano, poi l'incipit di "Carradine Suicide", le mostruose architetture di "Annwvyn" e la pulsante ruvidità di "Oct Chrystal"), dove a completare il disegno finale interviene anche una voce femminile, chiamata a fornire l'apporto necessario nei momenti più placidi di "Spleen" e del monolite finale "Embruns" (quest'ultima fra le vette dell'opera, con le sue trame piacevolmente jazzate che sfociano in tonanti bordate ritmiche). Emblematica del saliscendi di emozioni che sta alla base del progetto è "Focus On Sanity", l'altro gioiello dell'album, fra melodie di rara sottigliezza e deflagranti esplosioni finanche hardcore. Julien sa erigere strutture armoniose e rassicuranti, per poi farle letteralmente a brandelli col suo ormai caratteristico impeto ritmico, mostrando una sicurezza disarmante nei propri mezzi ed una personalità ben definita: ciò lo proietta di prepotenza fra i nomi più interessanti del panorama IDM/breakcore e affini, facendo di "Form" un passaggio obbligato per gli amanti del genere.
Roberto Alessandro Filippozzi
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