06-12-2013
MONOLOG
"2 Dots Left"
(Ad Noiseam)
Time: (59:08)
Rating : 7.5
Seconda uscita annuale sulla lunga distanza per il progetto del danese Mads Lindgren dopo la release in CD e in digitale dello scorso marzo "Lift And Hold For Stolen", nonché primo passo del musicista scandinavo sotto l'egida dell'eccelsa Ad Noiseam. Non un caso che questo quarto full-length del Nostro esca per l'etichetta berlinese, poiché proprio Berlino è la città in cui Mads ha spostato la sua base operativa, onde proseguire nel migliore dei modi in un percorso artistico ormai più che decennale. In questa nuova fatica - edita in una essenziale confezione digipack - il producer danese conferma le proprie doti di tessitore di trame drum'n'bass abilmente rifinite, dove risultano fondamentali tanto la possanza dei bassi e del beatwork quanto l'estrema cura dei dettagli (esaltati dal superbo mastering curato da Angelos Liaros/Mobthrow). La drum'n'bass può essere un genere relativamente 'facile' quando ci si avventura sulla distanza delle 2-4 tracce (magari su vinile e studiate per i DJ), ma quando la durata lambisce l'ora piena, ci vogliono qualità e spessore per non perdere la bussola e per non scadere nella sterile ripetizione di schemi arcinoti, e con Mads (che, lo ricordiamo, vanta un passato come chitarrista in ambiti extreme-metal) queste virtù sono garantite. Che si tratti di episodi più striscianti e macchinosi ("Mutestates", la penetrante "The Siva", "Jabs And Blocks") o di bordate più fragorose e concitate ("Viable", "Reburn"), Lindgren mantiene sempre il pieno controllo della situazione, completando le proprie visioni artistiche con l'apporto di ospiti quali Tone (con Sofie Nielsen che presta la sua dolce voce ad "Aisbear"), Dean Rodell (nella cervellotica, nervosa e tesissima "Estrangement"), Swarm Intelligence (nella poderosa "Method To Madness") e Cooh (nella dura, solida e rifinitissima "Harvest In The Field"). Probabilmente tagliare fuori dalla tracklist uno o due episodi fra i meno coinvolgenti avrebbe reso ancor più riuscito questo notevole primo passo su Ad Noiseam, ma quel che conta è l'abilità di un artista che sa rielaborare i dettami della drum'n'bass in maniera personale e concreta, e la solidità di un lavoro come "2 Dots Left" è decisamente fuori discussione: gli appassionati del settore sono avvisati.
Roberto Alessandro Filippozzi
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