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14-09-2013
THE-PULSAR
Le trasformazioni dell'anima
di Max Firinu
Sono con molta probabilità la miglior rappresentazione del sottobosco elettronico dell'immensa Russia, ma guai ad etichettarli. The-Pulsar hanno divelto le catene che spesso strangolano l'EBM oggigiorno, consegnando un disco ("Transformation Of The Flight") in grado di innovare un genere considerato defunto, ma sempre sulla bocca di tutti. E lo hanno fatto seguendo un percorso messianico non da poco, intriso di filosofia. Il leader e frontman Alexey Boytsov non poteva essere più soddisfacente nelle sue risposte, entusiasta che si sia acceso un faro dall'amatissima Italia sull'incredibile proposta musicale della sua band. Ecco un act che vorremmo vedere al più presto su un palco nelle vicinanze, per dimostrare che il cammino della musica electro è appena iniziato, e che forse la sua stagnante prigionia nel dimenticatoio è anche un po' voluta, come il buon Alexey ci spiega citando un noto film di successo...
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Iniziamo pure con quella che considero la vostra caratterista peculiare, cioè l'essere una band EBM di origine russa. Cosa significa suonare un genere simile nel vostro paese, riguardo anche ai suoi contenuti sociopolitici?
"Iniziamo pure parlando in riferimento al contesto sociopolitico dell'EBM. Per noi la visione è sempre stata diversa. Abbiamo sempre ricercato in questo stile musicale i confini dell'animo umano. Quasi tutti i generi hanno i propri paladini della sociopolitica, ma la cosa non riguarda un gruppo come il nostro. Le radici di tali problemi sono un po' troppo profonde per noi. Non possiamo mescolare troppo i problemi del nostro Paese con la musica. Ad esempio, c'è stato un momento in cui la vicenda della scuola di Beslan era piuttosto ricorrente nella musica popolare. Io sono assolutamente d'accordo sul fatto che sia stato un avvenimento terribile, e ritengo che fatti simili non dovrebbero accadere in società normali. Troppe persone si rivelano mostri. E oltre che piangere le vittime, bisognerebbe comprendere il problema, capire il perché bestie simili sono apparse. La nostra società umana è malata e non vedo alcun senso nel cantarla nella mia musica."
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Se diamo un'occhiata alle vostre influenze, notiamo che attingete molto dalle grandi glorie dell'EBM (Front 242 e Front Line Assembly). Come considerate la seconda generazione di questo stile, incarnata da act come Funker Vogt, Hocico o :Wumpscut:?
"Di solito non è educato sparlare degli altri, però non ho mai pensato che un genere musicale così profondo potesse venir ridotto a un totale primitivismo. Non tanto musicalmente parlando. Ditemi, come si fa a suonare per dozzine di anni la stessa canzone? Progresso zero! Sempre la stessa solfa! Terribilmente noioso. Capisco che possa essere rischioso, ma siamo musicisti, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Suonare un paio di pezzi e sedersi sugli allori... No, assolutamente. Un'attitudine troppo commerciale e involuta. Per questo motivo ho un incredibile rispetto per un progetto come gli Haujobb. Forse Daniel Meyer non ha mai temuto di intraprendere strade diverse, a suo rischio e pericolo coi fans. Recentemente anche I FLA hanno dato alle stampe un disco molto coraggioso, sperimentale come sempre è la loro musica, ma leggete cosa scrive la gente su Bill Leeb. Incredibile! Preferirebbero che i FLA continuassero sempre con queste schitarrate prive d'anima in tutti gli album. Io personalmente non seguo più i loro lavori. Sono ottimi, ma senz'anima a causa di questi ingressi metallici. Comunque non capisco come mai la gente ami così tanto le etichette. Ok, mettiamo che un disco sia dubstep. Che differenza farebbe? L'importante è che si tratti di buona musica."
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Nei vostri primi dischi siete stati spesso paragonati ai FLA. Quanto pensate sia vero? Quali barriere avete infranto con il vostro ultimo "Transformation Of The Flight"?
"Davvero? Beh, fa piacere! Non so quanto sia vero. Barriere infrante... erano già infrante, gradualmente o no, e altre ne sono state costruite. La cosa importante è ascoltare te stesso, la tua anima. È questo che viene riflesso nella tua musica. Ovviamente vorrei sempre realizzare qualcosa di nuovo, volare più alto, navigare per lidi più sconosciuti. Mi piacerebbero testi più vividi e poetici. Dal punto di vista tecnico, vorrei invece lavorare su arrangiamenti più complessi. Vorrei, in poche parole, essere più me stesso. Ci è stato detto che The-Pulsar sono molto riconoscibili, unici. Non parafrasiamo più i FLA, questo te lo posso dire. Sì, ci sono stati tempi in cui volevamo cogliere la loro estetica. Sul nostro album precedente "Never" è notabile, ma è stato molto tempo fa. Adesso mi auguro di essere me stesso."
"Abbiamo sempre ricercato nell'EBM i confini dell'animo umano. Quasi tutti i generi hanno i propri paladini della sociopolitica, ma la cosa non riguarda un gruppo come il nostro. Le radici di tali problemi sono un po' troppo profonde per noi. Non possiamo mescolare troppo i problemi del nostro Paese con la musica..."
(Alexey Boytsov)
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Il nuovo album è molto lungo a livello di durata complessiva. Non temete che qualcuno possa ritenerlo complesso e, in una società che consuma tutto nel breve termine, 'noioso'?
"No, è tempo di scardinare certi schemi. Matrix ci vende surrogati, la difficoltà diventa noiosa (ride, nda). Adesso persino una donna può non essere bella pur essendo veramente sexy. È solo ipocrisia. Un disco può essere lungo, ma ciò non ha nulla a che vedere con la sua qualità. Ovvio che non significa che dobbiamo rimpiazzare la bellezza solo con un corpo nudo. Il fine unico di un musicista è quello di aiutare una persona a crescere, farle toccare il cielo, non di creare musica per compiacere gli stolti (chissà quante orecchie fischiano nel pop italiano, nda). In più, il nostro album non è solo una lista di tracce - un termine che odio per rappresentare una composizione. C'è dramma, emozione. I nostri dischi andrebbero ascoltati nella loro interezza. In "Transformation Of The Flight" abbiamo intenzionalmente aperto con pezzi veloci, che rallentano verso metà e finiscono per creare una vera e propria atmosfera in conclusione. E se si rileggono certi commenti dei fans, abbiamo fatto davvero un buon lavoro. Abbiamo scritto brano per brano. Chi apprezza il disco ne è come inebriato. Eccellente, è proprio quello che volevamo! È molto interessante. Non è facile andare oltre un classico pezzo. Bum, Bum, Bum... è meglio anche scovare emozioni. È una gioia inspiegabile quando a fine concerto il pubblico viene da te e ti ringrazia, dicendo che li abbiamo fatti volare. Ti incoraggia sapere che ha un senso ciò che fai, che per alcune persone è importante. Non ti nascondo che interromperei il progetto se perdessi il mio cuore."
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Perché cantare in russo? È piuttosto affascinante come idioma per noi europei occidentali, eppure scrivete nella vostra biografia che nel vostro paese non ci sono molti fan della musica electro: cantare in russo potrebbe avvicinarvi al pubblico della vostra terra?
"Tutto ciò che accade nel nostro lavoro si accorda con la chiamata della nostra anima e dello spazio. Dopo ci riflettiamo, ovviamente. La voglia di cantare in russo proviene proprio da lì. Per prima cosa, cantare in madrelingua è più amichevole, più attraente e sincero. Secondo, mi piacerebbe che i nostri compatrioti comprendessero appieno ciò che cantiamo. Mi rendo conto di esserci giocati una buona fetta di mercato europeo. Due famose label hanno rifiutato il nostro ultimo album proprio a causa dei testi in russo. Non ci possiamo fare niente. È un lavoro creativo, una chiamata dell'anima, come ti dicevo."
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Ci puoi dire quindi qualcosa sui testi, facendo riferimento al concept dietro a "Transformation Of The Flight"?
"Il concept è molto semplice, e risiede tutto nel titolo. Durante le registrazioni del disco abbiamo tutti affrontato molti cambiamenti nelle nostre vite. Molti faticosi bassi, e qualche splendido alto. Abbiamo concluso l'album come persone diverse da ciò che eravamo ad inizio seduta. Siamo cresciuti tantissimo. Tutto ciò è riflesso nei testi. I temi principali sono appunto la caduta e l'ascesa. La ricerca all'interno di noi stessi delle forze per rialzarsi e proseguire il proprio cammino."
"Non ho mai pensato che un genere musicale così profondo come l'EBM potesse venir ridotto a un totale primitivismo. Non tanto musicalmente parlando. Ditemi, come si fa a suonare per dozzine di anni la stessa canzone? Progresso zero! Sempre la stessa solfa! Terribilmente noioso. Capisco che possa essere rischioso, ma siamo musicisti, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Suonare un paio di pezzi e sedersi sugli allori... No, assolutamente. Un'attitudine troppo commerciale e involuta. Per questo motivo ho un incredibile rispetto per un progetto come gli Haujobb..."
(Alexey Boytsov)
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Possiamo ancora considerare il vostro sound EBM? E dove avete trovato l'ispirazione per un simile miscuglio di generi (trip-hop, psichedelia)?
"Non abbiamo mai detto che suoniamo EBM, siamo solo stati etichettati così. Sono d'accordo che all'inizio avevamo molte caratteristiche in comune con questo genere, ma la similitudine è ormai remota. Non ne siamo mai stati ossessionati. Scriviamo ciò che ci sentiamo, ed è sempre difficile per noi dare un nome al nostro genere. Se si parla di EBM, però, mi piacciono a riguardo due classificazioni. In passato abbiamo suonato 'Intelligent EBM', adesso 'Dub EBM'. Incrociandole, otteniamo "Intelligent Dub EBM". Così mi piace, altrimenti non mi preoccupo troppo di come nominare il nostro stile."
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Un sacco di giornalisti considerano l'EBM morta, soprattutto dopo questo gran revival che suona come la clonazione di DAF, Front 242 o Nitzer Ebb. Cosa rispondereste a riguardo?
"Che è impossibile. Non ci penso affatto. Ripeto che facciamo ciò che ci piace, e non altrimenti. Alcuni pensano che facciamo musica morta, ma siamo vivi e vegeti. Componiamo, suoniamo dal vivo. Non è la fine di un bel niente!"
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Qual è la tua visione della Russia oggigiorno? La stampa vi considera i nuovi ricchi, i nuovi capitalisti dopo decenni di comunismo. E che mi dici di Putin? C'è chi lo considera una sorta di dittatore, ma altri pensano non sia così vicino ai piani americani del Nuovo Ordine Mondiale...
"Wow, che domanda! Posso solo dirti che non seguiamo molto quello che pensa o dice la maggioranza. Potrei dire un sacco di cose, ma non rifletterebbero bene la situazione. Io, la mia anima, la mia essenza, con la natura aspiriamo alla crescita, alla perfezione, indipendentemente da chi governa questa Terra, da dove sono nato o dove vivo. Quindi, penso che si tratti solo di discorsi all'aria. E penso che se tutti crescessimo come persone, vere persone, ciò porterebbe benefici alla mia famiglia, alla mia nazione e a molti altri. Non mi sforzo neanche di pensarci. Chi ci comanda? La gente si preoccupa di chi possa essere, ma penso che una persona veramente libera, in grado di crescere e fortificarsi, non sarà mai uno schiavo. È un paradosso. Tutti parlano di 'governo mondiale'. Ci dev'essere una ragione a riguardo per attirare l'attenzione. Chiaramente, c'è uno schema a fondo. Anche così fosse, non cambierebbe molto se ci mettessimo a discutere su Putin o sul suo amico Berlusconi. Ma questo non significa che non abbia un'opinione a riguardo. Ne potrei parlare per ore, ma adesso è fuori luogo."
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Quali sono le tue considerazioni riguardo al 'datagate' e ad Edward Snowden? Adesso è praticamente un esiliato in Russia...
"Per me è come il gossip. "Con chi ha dormito Madonna ieri?" Ok, è considerato una spia, la cosa fa molto rumore, e allora? Non pensate che la gente abbia di meglio da fare che ascoltare queste storielle? Lo ripeto: stiamo lontani da ciò che è detto in televisione. Che raccontino pure quello che vogliono, tanto io non ci faccio caso."
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Come musicista e artista, come consideri l'accaduto delle Pussy Riot? I KMFDM hanno alluso a loro sulla copertina del loro ultimo album...
"Per prima cosa, l'azione non ha nulla a che vedere con la musica, come del resto il fenomeno 'Pussy Riot'. Possiamo chiamarlo come vogliamo, ma la musica non c'entra. Cos'hanno cambiato le Pussy Riot? Cosa cambierebbero se continuassero a protestare in questo modo? Non possiamo vedere altro che il risultato opposto. E vediamo ancora una volta in che direzione soffia il vento. Io non credo a quello che si dice, so solo quello che i media riportano. La verità potrebbe essere del tutto distorta. Ne vedo però gli effetti. Non vedo una posizione sui diritti umani in queste ragazze. E non capisco tutte queste star e vip che le sostengono. Non si tratta di democrazia. Tutti questi femminismi, comunismi, fascismi ed altri 'ismi' sono fatti solo per schiavizzarci e distoglierci dalla nostra vera missione sulla terra. E davvero non ho capito perché tutti parlano di questa azione in chiesa, la quale è stata restaurata con soldi sporchi. Più che sorpreso, ne ero spaventato. È davvero un grande potere sulle coscienze. Dovremmo parlare di questo, che temiamo davvero molto."
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Ci dici qualcosa in più sulla scena russa? Ci sono artisti che vorresti menzionare?
"Circa cinque anni fa c'erano davvero molti gruppi interessanti qui in Russia. Ma ogni anno scemano. Attualmente, potrei dire che la scena oscura russa e morta perché non è mai davvero nata. Una ragione è il labile pubblico mai in crescita. Si è passati dall'essere un fiume in piena ad una palude. E poi c'è sempre il grosso problema ricorrente: Matrix non vuole che pensiamo (scorato, nda). Potrei però citarti alcuni bei progetti, come TNV, AlterForma, Wavefall e Repus Tuto Matos."
"L'azione non ha nulla a che vedere con la musica, come del resto il fenomeno 'Pussy Riot'. Possiamo chiamarlo come vogliamo, ma la musica non c'entra. Cos'hanno cambiato le Pussy Riot? Cosa cambierebbero se continuassero a protestare in questo modo? Non possiamo vedere altro che il risultato opposto. E vediamo ancora una volta in che direzione soffia il vento. Io non credo a quello che si dice, so solo quello che i media riportano. La verità potrebbe essere del tutto distorta..."
(Alexey Boytsov)
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Cosa vi aspettate dal vostro ultimo album? Dove vorreste vedere The-Pulsar nel futuro?
"Se una persona si accorgerà di noi, vedremo attorno cosa accadrà. Se anche solo una persona aprirà gli occhi sulla musica, allora ci sarà un risveglio, e ciò significa che i nostri ultimi quattro anni di lavoro non sono stati vani. In futuro speriamo di fare molti tour ovunque, su palchi straordinari (ride con gusto, nda). Siamo felicissimi e orgogliosi che ci ascoltiate nella bellissima Italia. Non siamo mai venuti dalle vostre parti, e spero di poter colmare questa lacuna."
http://www.the-pulsar.com/
http://www.advoxya-records.com/