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Intervista
13-08-2019 : CRYO
Si è fatto attendere per oltre cinque lunghi anni, ma alla fine il ritorno discografico degli svedesi Cryo, "The Fall Of Man", non ha deluso le alte aspettative. La creatura di Martin Rudefelt, dopo aver forgiato sin dai primi anni 2000 la propria elettronica notturna e suadente dal retrogusto EBM, si era trasformata in un duo a tutti gli effetti con l'innesto - in occasione del precedente album "Retropia" - del veterano della scena electro Torny Gottberg (Project-X), anche titolare di quella eccellenza discografica che è la Progress Productions, vero e proprio faro del panorama electro svedese che, non a...
 
Recensione
13-08-2019 : THE LUST SYNDICATE
Forte della grande credibilità artistica della sua creatura Spiritual Front, Simone Salvatori aveva di certo creato attese ed aspettative per questo suo nuovo progetto, che ha debuttato con l'album in esame (rilasciato in due edizioni comprendenti sia il formato in vinile che quello in CD, dove quest'ultimo presenta ben sei tracce in più rispetto al promo in nostro possesso) ad inizio 2019. La premessa tematica era chiara: messa da parte la sfera sessuale/emotiva di Spiritual Front, l'impegno era quello di trattare le grandi e reali questioni sociopolitiche, sottolineando in maniera netta le subdole storture del sistema...
 
Recensione
13-08-2019 : STUPOR MENTIS
Dopo l'ottimo "Ad Extirpanda", primo album ufficiale pubblicato nel maggio 2018 dal tandem di etichette Gradual Hate/Twilight Records a seguito di un paio di demo datati 2016 e 2017, il duo francese composto da Erszebeth (voce) e da Nicolas Fulcannelli (musiche) opta per la via dell'autoproduzione. Che si tratti di una scelta deliberata o meno, ciò che conta è che la nuova fatica discografica - realizzata in un essenziale digipack - sia realtà, poiché l'act transalpino è degno rappresentante di quella scuola che intreccia sapientemente dark ambient, gothic e musica sinfonica per trarne autentica...
 
Recensione
13-08-2019 : VLIMMER
Come da copione nella serie delle 18 uscite programmate dal buon Alexander Leonard Donat, gli EP escono a coppie e sono disponibili sia singolarmente (in CDr con le due fatidiche fotografie o nelle limitatissime edizioni su cassetta), sia insieme nelle 25 copie dell'ormai classico box in legno. Questo il motivo per cui, stavolta, abbiamo inteso accorpare il tredicesimo ed il quattordicesimo EP di una serie inaugurata verso la fine del 2015, che ha visto il talentuoso musicista tedesco mostrare con forza non soltanto le sue indiscusse capacità compositive e realizzative, ma anche e soprattutto la sua lucida e costante ispirazione ed il...
 
Recensione
13-08-2019 : ANALFABETISM
Dopo essere tornato ad autoprodursi a seguito di due full-length pubblicati dalla blasonata Malignant Records, il solo-project dark ambient/death-industrial del navigato Fredrik Djurfeldt (Severe Illusion, Instans, Boar Alarm) ha continuato ad accrescere la propria fama e credibilità, come ampiamente dimostrato col precedente ed ottimo "Kniven Sitter Kvar I Bonden" solamente dieci mesi or sono. Supportato per questo suo quinto full-length dal medesimo personale della precedente fatica (il veterano Eric Van Wonterghem per il mastering e Noculture per l'artwork che adorna il pregevole digipack a sei pannelli), lo svedese porta...
 
Recensione
13-08-2019 : DOOL
Dopo i buoni riscontri ottenuti col debut album "Here Now, There Then" del 2017, il quintetto dark-rock olandese capitanato dalla singer Ryanne Van Dorst torna con questo breve EP, edito sia in CD che nelle 1000 copie del vinile 10" ed atto a colmare almeno in parte l'attesa per il secondo full-length. Come intuibile, la title-track è una rivisitazione della celeberrima hit dei Killing Joke: un'idea nata durante il primo tour della band, che era solita ascoltare il pezzo durante le pause ed aveva iniziato a pensare a come avrebbe suonato con un ritmo differente. Tornati a casa, i cinque - che ricordiamo avere tutti una...
 
Recensione
13-08-2019 : 0KONTROL
Nati un anno e mezzo fa tra San Pietroburgo e Bruxelles per mano di Vladimir 4.44 (musica e voce, ex leader del gruppo post-punk The Quinsy) e di Masha Kasha (voce, giornalista specializzata in synthpop), i 0Kontrol (pronuncia dal russo: Nolkontrol) giungono all'album d'esordio grazie al supporto della russa ScentAir dopo una serie di singoli digitali. Il duo, cui dal vivo si aggiunge il drummer Konstantin Stanis1avsky, definisce il proprio stile "atomwave", ossia il punto d'incontro fra un'electrowave analogica old-school, voci maschili e femminili multi-stratificate e liriche in vari idiomi (russo, inglese, tedesco, francese e...
 
Recensione
13-08-2019 : HIEMIS
Torniamo a parlare del progetto dello spagnolo Juan Carlos Toledo, parte attiva di quei Silent Love Of Death apprezzati diversi anni fa ed ormai disciolti, da tempo calatosi in pieno nella sua nuova creatura dark ambient Hiemis, che in breve è giunta alla terza uscita ufficiale. La cassetta in esame, rilasciata dall'iberica Gradual Hate in soli 40 esemplari con j-card essenziale, è uscita quasi in concomitanza con l'altro titolo da noi recentemente trattato, "Hyperborea", ad ulteriore riprova della predilezione tematica del progetto per le terre leggendarie. Anche in questa occasione il musicista riesce a modellare...
 
Recensione
13-08-2019 : RICKY ZETA
Andando sul sito della Svartkirke, noterete che a fine 2014 si annunciava la cessazione delle attività. Tuttavia la piccola etichetta nostrana ha ancora rilasciato diverse produzioni, buona ultima questa nuova doppia uscita del suo titolare Riccardo Zanella, da anni attivissimo con qualcosa come una ventina di progetti diversi. Come Ricky Zeta, il Nostro si è da sempre mosso fra i meandri della techno/house più acida, corroborando la formula con robuste iniezioni di sperimentalismo in chiave industrial, come confermano anche i dischetti in esame, racchiusi da due distinte e particolari confezioni cartonate apribili,...
 
Recensione
13-08-2019 : LUZI
In un panorama musicale dove le idee scarseggiano e gli artisti sembrano rifugiarsi nelle loro zone di comfort stilistiche, c'è ancora qualche impavido temerario che, per fortuna, sente la necessità di mettere i piedi oltre certi confini prestabiliti ("preconfezionati" è probabilmente il termine più corretto): è il caso del polistrumentista LuZi, che col suo progetto tenta la strada del coraggio, con pericoli e rischi annessi. Presentato attraverso una bella copertina raffigurante un dettaglio della "Camera di S. Paolo", il disco in esame è un lavoro che frulla senza tanti...
 
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