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Intervista |
14-10-2019 : MZ.412 |
Non crediamo vi siano dubbi sul fatto che "Svartmyrkr" fosse l'album più atteso nella scena dark ambient e industrial, poiché il colosso svedese Mz.412 mancava all'appuntamento con un nuovo full-length dal lontano 2006, ossia dall'uscita di "Infernal Affairs". Nel frattempo la classica line-up a tre, composta da Drakh, Nordvargr ed Ulvtharm, si era ricompattata in occasione di alcune uscite live (talune delle quali riversate poi anche su supporto discografico), lasciando intendere come, prima o poi, gli originatori del black-industrial sarebbero tornati a colpire nel segno. E così è stato, a... |
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Recensione |
14-10-2019 : GROOVING IN GREEN |
Non deve essere facile rialzarsi come band a seguito della prematura scomparsa di metà line-up, come è accaduto agli inglesi Grooving In Green nel 2015, quando sono venuti a mancare sia il chitarrista e membro fondatore Simon Manning (Children On Stun) che il drummer Thomas T Cat (The Marionettes), quest'ultimo entrato in formazione solo l'anno prima assieme alla bassista italiana Switchblade (al secolo Eleonora Rossi). Eppure il frontman Tron Bison (Solemn Novena) ed il chitarrista Pete Finnemore (Children On Stun) non si sono dati per vinti, e dopo aver trovato in Switchblade la bassista ideale, hanno completato la nuova... |
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Recensione |
14-10-2019 : MOON FAR AWAY |
Anche i russi Moon Far Away, nel venticinquesimo anno dalla loro fondazione, approdano alla corte della Auerbach Tonträger (la divisione folk della Prophecy Productions), e per l'occasione lo storico marchio tedesco dà alle stampe non soltanto l'atteso nuovo album, ma anche il box "Zhito Zhala", contenente i cinque lavori realizzati dalla band fra il 1997 ed il 2010. Proprio nel 2010 il combo guidato da Count Ash (Aleksey Sheptunov) pubblicava "Minnesang", ultimo vero studio-album del progetto, ma nelle intenzioni dello stesso leader "Athanor Eurasia" ("il primo album di neofolk... |
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Recensione |
14-10-2019 : ARCTIC SUNRISE |
Giunti al terzo album a tre anni di distanza dal precedente "When Traces End", i tedeschi Arctic Sunrise confermano tutto ciò che di buono avevano espresso coi primi due capitoli, ribadendo il proprio status di prestigio nella scena synthpop europea. Torsten Verlinden (voce) e Steve Baltes (macchine) hanno saputo crearsi un proprio stile sin dal debut del 2015 "A Smarter Enemy", al punto di risultare ben distinguibili dalla concorrenza di settore, sia per l'inconfondibile approccio vocale del primo, sia per il sapiente uso di macchinari vintage del secondo, e per la nuova fatica hanno potuto contare anche sul... |
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Recensione |
14-10-2019 : DEVIATE DAMAEN |
"Ci voglion le palle per produrre un lavoro come questo. Palle e idealismo, tutta merce sempre più rara in un mondo fattosi di pusillanimi e servi. Siamo, siamo stati e sempre saremo il peggior incubo di chi ha paura dell'Arte libera." Queste le parole con cui il leader delle Dame Deviate, G/Ab Svenym Volgar dei Xacrestani, introduce il nuovo album - il quarto dopo l'abbandono del vecchio monicker Deviate Ladies, ad oltre quattro anni e mezzo dal precedente "Retro-Marsch Kiss" - del controverso e longevo combo capitolino. E, visti i tempi che corrono, non potremmo essere più d'accordo, poiché i DD... |
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Recensione |
14-10-2019 : A.I. ZERO |
Anticipato lo scorso gennaio dall'EP "No Pain Forever", esce finalmente il secondo album del duo tedesco composto da Maikko (Human Decay, mind.area) e da Flesh Wire, per il quale l'attesa si è protratta per oltre quattro anni e mezzo. Il debut "Reality Design" del 2014 aveva lasciato il segno in virtù di quel grande eclettismo di matrice elettronica che il progetto stesso aveva definito come "cyberpop", e c'era grande curiosità per vedere quale strada avrebbero imboccato i Nostri con la nuova fatica, anche stavolta patrocinata dalla russa ScentAir Records. "There Will Be Solutions"... |
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Recensione |
14-10-2019 : LLYN Y CWN |
Il curioso nome del progetto in esame significa "Lago dei cani" in gallese, e si tratta - appunto - di un lago situato a 715 metri di altitudine nel nord del Galles. Senza dubbio un luogo importante per il gallese Benjamin Ian Powell, che passa tutto il tempo possibile fra le montagne col suo camper, e che proprio nei posti più freddi, isolati e remoti cattura quelle field recordings che vanno poi a costituire l'ossatura delle sue realizzazioni discografiche. "Twll Du", racchiuso da un mirabile digipack a sei pannelli, è la terza prova sulla lunga distanza per Benjamin (la prima per l'inglese Cold Spring,... |
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Recensione |
14-10-2019 : NAIROD YARG |
Presentato in edizione limitata a sole 200 copie attraverso un particolarissimo vinile giallo (comprendente anche la versione in CD), il duo francese Nairod Yarg (nientemeno che "Dorian Gray" scritto al rovescio) esordisce con questo bel lavoro eponimo che, se non altro, conferma l'esperienza dei nomi coinvolti: i due musicisti (rispettivamente Rudy Centi e Sèbastien Ficagna), difatti, hanno alle spalle diversi progetti musicali, grazie ai quali sono riusciti ad affinare il proprio stile. Questo gustoso album di debutto, pur non riservando grosse sorprese sul versante dell'originalità, riesce a catturare l'attenzione... |
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Recensione |
14-10-2019 : ALBERTO NEMO |
Nel giro di soli due anni, il veneziano Alberto Nemo è già arrivato con la sua fitta attività artistica a quota nove pubblicazioni, cinque delle quali sono state rilasciate fra marzo e settembre dell'anno in corso. Una di queste è l'album in esame, "Smania", col quale - assieme ad altri lavori recenti - il Nostro ha iniziato a distaccarsi da quell'avanguardismo neoclassico dai toni elegiaco-sacrali che aveva caratterizzato le prime uscite. Una netta volontà di sfruttare non soltanto le potenzialità di una voce che ha incantato per la sua struggente passionalità e che ha letteralmente... |
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Recensione |
14-10-2019 : WORLD'S OF TENGRI |
Sotto la dicitura World's Of Tengri si raggruppano quattro progetti russi che, in combutta fra loro, danno vita a questa particolare release: Shivrag, Maha Pralaya, Codex Occulta e Tablets Of A Sleep. Stampato in soli 59 esemplari nell'ormai fatidica confezione fuori formato di casa Noctivagant, il disco chiarisce i propri intenti già dal titolo, suggerendo una ritualità sciamanica dalle forme più "urbane", e quindi meno legata ad afflati ancestrali nei sei "riti" inclusi. Le dinamiche sonore sono quelle della dark ambient rituale, come si evince sin dal principio coi "riti" firmati da... |
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