14-10-2019
GROOVING IN GREEN
"A Second Chance..."
(autoproduzione)
Time: CD (48:13)
Rating : 8
Non deve essere facile rialzarsi come band a seguito della prematura scomparsa di metà line-up, come è accaduto agli inglesi Grooving In Green nel 2015, quando sono venuti a mancare sia il chitarrista e membro fondatore Simon Manning (Children On Stun) che il drummer Thomas T Cat (The Marionettes), quest'ultimo entrato in formazione solo l'anno prima assieme alla bassista italiana Switchblade (al secolo Eleonora Rossi). Eppure il frontman Tron Bison (Solemn Novena) ed il chitarrista Pete Finnemore (Children On Stun) non si sono dati per vinti, e dopo aver trovato in Switchblade la bassista ideale, hanno completato la nuova line-up con un navigato professionista come Simon Rippin, ben noto per aver fatto parte del giro di Carl McCoy nei The Nefilim, oltre che per altre prestigiose esperienze come The Eden House, NFD e Red Sun Revival. Quattro anni dopo l'ultimo sussulto, rappresentato dall'EP "Rebirth", il four-piece torna finalmente con l'atteso terzo album, pubblicandolo in proprio in un'essenziale confezione digipack. Se già avevamo saggiato le capacità del progetto attraverso i due album ed i tre EP realizzati fra il 2009 ed il 2015, "A Second Chance..." è il disco che può consacrare definitivamente i Nostri, che oggi appaiono più affiatati ed agguerriti che mai. Il suono si mantiene aderente a stilemi goth-rock, darkwave e post-punk mai ridondanti, obsoleti o derivativi, ed appare ora più che mai libero di spaziare verso le derive più robuste del rock alternativo con quel quid di modernità che non guasta, incanalato soprattutto dal lavoro di programming di Simon, che sfrutta la sua vasta esperienza con ottimi risultati anche nelle vesti di produttore del disco. Un esempio lampante di quanto appena detto arriva subito dalla title-track, moderna e carismatica, ed in tal senso non è da meno l'incisiva "Post Truth", in un contesto che brilla da cima a fondo non soltanto per intensità, efficacia e lucidità, ma anche per le singole prestazioni, con Switchblade che non sfigura al fianco di un mostro d'esperienza come Simon, formando con lui una sezione ritmica solida e versatile che ben si sposa con la chitarra di Pete, al tempo stesso melodiosa e tagliente. La vena goth-rock emerge con classe nella tambureggiante e tesa "Entrenched Divides", nella sanguigna "A Little Soul", nell'accesa "Online Activist" ed in una "Out Of Time" foriera di gradite reminiscenze post-punk, con Tron Bison sempre capace di condurre verso refrain vincenti, nonché ottimo protagonista in virtù di una voce potente ed incisiva che potrebbe furoreggiare benissimo anche in ambiti rock e metal. Finanche nel momento meno avvincente del dischetto, "What's Wrong With You?", non mancano costrutto e solidità, mentre l'aspetto più emozionale del songwriting dei Nostri si traduce nella sentita "Guilty Conscience", nella sofferta "Hope" e nella passionalità di una "Moving On" che chiude l'opera all'insegna di squisite effusioni darkwave. Tantissima qualità ad ogni livello in un album di grande compattezza, solidità, maturità, estro e completezza, col quale la band si è conquistata di diritto un posto al sole fra i nomi più affidabili in ambito dark/goth: non esitate oltre.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.groovingingreen.co.uk/
https://groovingingreen.bandcamp.com/