14-10-2019
LLYN Y CWN
"Twll Du"
(Cold Spring)
Time: CD (55:28)
Rating : 7.5
Il curioso nome del progetto in esame significa "Lago dei cani" in gallese, e si tratta - appunto - di un lago situato a 715 metri di altitudine nel nord del Galles. Senza dubbio un luogo importante per il gallese Benjamin Ian Powell, che passa tutto il tempo possibile fra le montagne col suo camper, e che proprio nei posti più freddi, isolati e remoti cattura quelle field recordings che vanno poi a costituire l'ossatura delle sue realizzazioni discografiche. "Twll Du", racchiuso da un mirabile digipack a sei pannelli, è la terza prova sulla lunga distanza per Benjamin (la prima per l'inglese Cold Spring, dopo cinque release pubblicate dalla Mankymusic), ed il titolo significa "buco nero", ma nella fattispecie si tratta di una spaccatura che divide Clogwyn Y Geifr ("la scogliera della capra"), per l'occasione denominata "La cucina del Diavolo" in ossequio alla leggenda che vede del vapore sollevarsi da essa, come se fosse una specie di ciminiera. Questo il genere di cose che ispira Powell nella creazione del proprio suono, che si traduce in una dark/drone ambient algida ed isolazionista, come sin dal principio le finissime ambientazioni di "Gribin" mettono in chiaro. Altri esempi della sottigliezza isolazionista del suono di Llyn Y Cwn sono la gelida "Y Garn" e la finissima "Cwm Bochlwyd", mentre il momento più articolato dell'opera è rappresentato dalla dark ambient misterica di "Cwn Cneifion" e dalle sue suggestive incursioni subacquee. Il lato più dronico della musica di Benjamin è incarnato dalla freddezza di "Glyder Fawr", ma soprattutto dalla coltre cupa e minacciosa della title-track, simile ad una tempesta montana, e dalle emanazioni oscure della conclusiva "Castell Y Gwynt". Forte di una produzione di alto livello e di suoni abilmente rifiniti (complice il mastering curato dal veterano Martin Bowes), l'album riesce nel suo compito di evocare scenari ben precisi, delineando quell'avvolgente sensazione che solo chi ama i paesaggi montani e la loro infinita quiete ha imparato a conoscere ed amare, in quanto luoghi dove trovare la propria pace interiore.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://llynycwn.bandcamp.com/