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Reception

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Recensione
20-12-2008 : TEATRO SATANICO
Torna il Teatro Satanico, finalmente con un album di lunga durata e ad ampia tiratura, dopo le innumerevoli edizioni limitate prodotte nei formati più disparati. Uscito quasi in contemporanea con il suo CD gemello "Chidakasha", "Black Magick Block" presenta varie innovazioni sonore che vanno ad intersecarsi ad alcuni spunti già noti, oltre al cambio vocale che vede (ormai da qualche tempo) l'abbandono di Kundalini. Il nodo centrale dell'album va ricercato in un connubio importante tra testi e musica: i primi mettono a nudo, forse mai come prima, alcuni punti di riferimento concettuali del Teatro, mentre i...
 
Recensione
20-12-2008 : NOVALIS DEUX
Il nuovo lavoro degli ex-Novalis inizia con accordi di chitarra mesti tra i quali s'insinuano le voci confidenziali di Steve e Marcel, fra soffici echi e delicate trame di pianoforte. Con "Put On Your Shoes" il rischio di essere tratti in inganno è reale: l'opener di "Ghosts Over Europe" ha lo stile dell'ultimo Douglas Pearce, che in "Alarm Agents", insieme a Boyd Rice, ha connotato il suo modo di concepire la musica di Death In June su malinconici toni cantautoriali. In realtà è solo il personale modo di introdurre l'ascolto in modalità soft e profonda dei sei artisti tedeschi nel...
 
Recensione
20-12-2008 : ATTRITION
Non sembrano essere contemplate soste nella massiccia opera di ristampa del foltissimo catalogo degli Attrition da parte della Two Gods, segno evidente di come Martin Bowes, mastermind dello storico combo inglese e titolare della label stessa, intenda riappropriarsi in toto delle proprie creazioni. Stavolta tocca a "The Jeopardy Maze", album uscito nel 1998 su Matrix Cube (divisione prettamente electro della ben nota Trisol) per il mercato europeo e su Projekt per quello statunitense, fra le indiscusse vette artistiche di una realtà che può vantare 28 anni di onoratissima carriera. Anche in quell'occasione furono della...
 
Recensione
20-12-2008 : FOLKSTORM
Nel 2001 era stata annunciata la cessazione di ogni attività per Folkstorm, progetto parallelo di Henrik Nordvargr Björkk (già fondatore di Mz.412); poi apparvero due album, uno ("Sweden" del 2004) tenuto 'nel cassetto' da un paio di anni, e poi ancora "Folkmusik" (stampato dalla Old Europa Cafe nel 2005), che andavano a riaprire un discorso chiuso solo in apparenza. Sempre la label di Pordenone decide ora di pubblicare i 'nastri dimenticati' (ma opportunamente rimasterizzati) dello schiacciasassi svedese, che fece a suo tempo da apripista all'altro grande act di Nordvargr, vale a dire Toroidh. Il CD...
 
Recensione
20-12-2008 : DANDELION WINE
Australiani, ma legati a doppio filo alle radici europee. La musica dei Dandelion Wine è un cocktail di arcaici sapori, derivanti dalle tradizioni del nostro Continente e dall'elettronica. Ciò li rende singolari e stuzzicanti nella loro scelta di dare contemporaneità alla loro musica, differenziandoli dai Dead Can Dance della prima metà artistica, quando l'uso di tribalismi oceanici ed asiatici ci regalò perle inestimabili di dark etnico ed ambientale. Sicuramente il senso di appartenenza al Commonwealth li avvicina a noi (non fece forse lo stesso Nick Cave, che in Europa cercò le sue radici e la sua...
 
Recensione
20-12-2008 : VV.AA.
La Shinto, piccola indie di Minneapolis di recente creazione, è intenzionata ad impegnarsi a fondo per promuovere a dovere nuovi nomi emergenti dell'underground gothic, electro ed industrial, e possiamo tranquillamente pronosticare una buona crescita per questa interessante entità e per il suo roster. Ad impreziosire il catalogo della giovane ed intraprendente label americana arriva ora questa corposa compilation in edizione limitata a soli mille esemplari, comprendente 16 brani di artisti più o meno noti del settore, tutti rigorosamente inediti e/o esclusivi. Sicuramente i nomi più prestigiosi sono quelli dei...
 
Recensione
20-12-2008 : AMDUSCIA
Quella degli Amduscia è stata una parabola discendente: abbiamo apprezzato molto il debut "Melodies For The Devil" ed il successivo EP "Dead Or Alive", per poi buttare giustamente fango su un album quasi osceno come "From Abuse To Apostasy". Oggi la band messicana, in tempo di crisi per le sonorità harsh-EBM, rincara la dose con un lavoro sicuramente migliore del precedente ma, tutto sommato, consigliato esclusivamente ai cultori della 'true evil electro' piuttosto tamarra, e comunque destinato esclusivamente ai club. Per la serie "gli Hocico sono di un altro pianeta" (ma anche lo stesso...
 
Recensione
20-12-2008 : WYNARDTAGE
Criticare il fatto che un nume tutelare come :Wumpscut: si sia messo a realizzare un nuovo album con cadenza annuale è ormai prassi (pretestuosa) comune tanto per i detrattori del celeberrimo act tedesco quanto per tutta una serie di media di settore (italiani e non), ma forse sarebbe ora che costoro notassero che i figli illegittimi di Rudy Ratzinger (e di Johan Van Roy) inflazionano sé stessi in misura ben maggiore, come nel caso di Wynardtage, progetto guidato dal solo Kai Arnold (anche membro del duo Acylum) che, nel giro di soli tre anni, ha rilasciato qualcosa come sei uscite, molte delle quali in più versioni...
 
Recensione
20-12-2008 : BODDY/WÖSTHEINRICH
Torniamo a parlare delle proposte piuttosto particolari della DiN, label specializzata in elettronica contemporanea e d'avanguardia, soundscapes ed IDM. Questo dischetto, risalente al 2005, è nato da una session improvvisata nell'aprile del 2002 tra i due musicisti in questione, Ian Boddy (sequencing e synth analogico) e Behrhard Wöstheinrich (keys, sequencing e drum machine): un lavoro che è uscito in edizione limitata a 1000 esemplari, giusto per accontentare i fruitori del genere. Con "Moiré" ci muoviamo ancora una volta in territori assolutamente sperimentali, lontani anni luce anche dalle proposte...
 
Recensione
20-12-2008 : LUCID SKETCHMASTER
La prima impressione dopo l'ascolto di questo disco è di imbarazzo: le influenze che declama il duo gravitante tra New York e Londra stuzzicavano, e non poco, l'ascolto... Noise, IDM ed industrial che, nel computo dell'album, risultano gravemente celate da un hip-hop canonico e manifesto. L'aggravante maggiore è che tra i guest presenti nella realizzazione artistica Kontour ha un ruolo significativo: facendo un passo indietro di qualche mese, parlammo in termini positivi di questo artista britannico, erede del noise patologico di Coil e Cabaret Voltaire, alfiere del sound prediletto dallo stesso Stevo Pearce, burattinaio...
 
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