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Room 107

20-12-2008

VV.AA.

"Sin-Tech"

Cover VV.AA.

(Shinto Records)

Time: (79:41)

Rating : 7.5

La Shinto, piccola indie di Minneapolis di recente creazione, è intenzionata ad impegnarsi a fondo per promuovere a dovere nuovi nomi emergenti dell'underground gothic, electro ed industrial, e possiamo tranquillamente pronosticare una buona crescita per questa interessante entità e per il suo roster. Ad impreziosire il catalogo della giovane ed intraprendente label americana arriva ora questa corposa compilation in edizione limitata a soli mille esemplari, comprendente 16 brani di artisti più o meno noti del settore, tutti rigorosamente inediti e/o esclusivi. Sicuramente i nomi più prestigiosi sono quelli dei nostri Kirlian Camera (presenti con una buona versione live del classico "Blue Room", registrata in quel di Londra nel 2003) e degli inglesi Attrition (con l'ottima "Lullaby", dove la brava Sin D'rella, chiamata a sostituire la bizzosa ex-ospite Emilie Autumn sull'ultima release della band, si cimenta con successo con un poema di William Auden sopra un'ottimale base ambient), ma non mancano progetti con alle spalle una discografia consistente, come ad esempio C/A/T, Diverje e Life's Decay: bene i remix per i primi due, mentre questi ultimi figurano con la bizzarra ma apprezzabile elettronica strumentale di "Extenz". Sostanzialmente positive anche le prove di gruppi maggiormente devoti al suono harsh-electro come Angels On Acid, The Ludovico Technique ed XMH, alle prese con remix e/o nuove versioni di vecchi brani, mentre colpiscono per eclettismo le tracce a firma The Oedipus Complex ("Circle The Sun" profuma di wave elettronica ossessiva), Nuns Of Telekinesis ("Undercurrent" è un curioso strumentale con tanto di percussioni simil-etniche) e Phantoms Of The SS (la cui "The Sheltering Sky" vede una sottile voce femminile muoversi tra sottili e spettrali trame industrialoidi). Se JasonAlacrity con la valida "Winter Song" è in pratica l'unico esponente del futurepop nel sampler in esame, ampio spazio viene invece affidato alle ugole femminili, a partire da Scarlet Slipping, ovvero il nuovo progetto di quella Dawn Wagner che ricordiamo nei compianti Trance To The Sun, qui presente con la splendidamente sottile e grigia "Machine Is Broken"; segue Imprint, solo-project di Sin D'rella (vedi Attrition) la cui "Eden" brilla per intensità, e poi ancora il curioso tandem Cylab/The Break Up, presente con una "Dented Halos (Angelic Mix)" piacevolmente melodica e dal taglio gotico, ancora con una bella voce di donna sugli scudi. La chiusura è affidata al prolifico solo-act The Hiroshima Project, segnatamente col malinconico strumentale "From A Lonely Place", ben congegnato fra piano e synth. La qualità media dei nomi coinvolti e la presenza di solo materiale inedito e/o esclusivo depongono senza dubbio a favore dell'operazione discografica in esame, il cui unico difetto si rintraccia in un artwork eccessivamente spartano; "Sin-Tech" è in ogni caso una compilation ben assemblata e capace di mettere sul piatto proposte molto interessanti, e quindi consigliamo ai più attenti esploratori dei vari filoni dark ed electro di procurarsi una delle mille copie di questa interessante uscita: i buoni motivi per farlo, a partire dal sano collezionismo, non mancano.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.sin-tech.org/