20-12-2008
NOVALIS DEUX
"Ghosts Over Europe"
(Ars Musica Diffundere/Audioglobe)
Time: (42:11)
Rating : 8.5
Il nuovo lavoro degli ex-Novalis inizia con accordi di chitarra mesti tra i quali s'insinuano le voci confidenziali di Steve e Marcel, fra soffici echi e delicate trame di pianoforte. Con "Put On Your Shoes" il rischio di essere tratti in inganno è reale: l'opener di "Ghosts Over Europe" ha lo stile dell'ultimo Douglas Pearce, che in "Alarm Agents", insieme a Boyd Rice, ha connotato il suo modo di concepire la musica di Death In June su malinconici toni cantautoriali. In realtà è solo il personale modo di introdurre l'ascolto in modalità soft e profonda dei sei artisti tedeschi nel loro nuovo full-lenght, a tre anni dall'uscita di "Paradise...?". Un disco dalle tinte policromatiche nel suo sviluppo cupo e nervoso, decadente ed ipnotico, e se le orme di Douglas sono seguite in alcuni tratti (la title-track ha lo stesso fascino soffice e crudo di "But, What Ends When The Symbols Shatter?"), in realtà il disco si colora di tanti echi propri del migliore goth-sound che, dagli anni '90 ad oggi, ha sviluppato musiche indimenticabili. Intimista in "Sleeping Violin" o nervoso nel suo caricarsi di suoni di chitarra, percussioni e basso, cori di voci di sottofondo sul proclama del testo della voce principale, che esalta il disco con la traccia "Rome". Qui è forte la presenza di Tibet negli anni di "Dogs Blood Rising" o di "Swastikas For Noddy". All'opposto, la musica dei Novalis Deux può diventare estremamente ritmata se la tastiera sale in cattedra: cupa e supportata dal basso o dal violino suonato da Denise, con quel sound 'cold' ha la stessa magia ipnotica di In My Rosary con grosse velleità danzereccie, pur mantenendo una ricerca estrema nel proprio sviluppo, fatto di crescendo tra i vari strumenti, di stasi volute nell'attesa della calda 'invasione' della chitarra o della batteria. Ascoltate "Homecoming" o "One Step", godendo della rara bellezza trasognata che a tutt'oggi il goth europeo riesce ancora - con ostinato amore per l'estetica - ad esaltare in tante produzioni che toccano più paesi. Collection D'Arnell Andrea, In My Rosary stessi, i The Beauty Of Gemina (di cui abbiamo parlato con enfasi e di cui tratteremo di nuovo nel breve periodo), Rome e tanti altri ancora hanno la forza ammaliatrice di incantare, e questo dischetto di 10 tracce in quella nicchia si colloca prepotentemente. Nel finale trovano spazio anche due garbatissime ballate che allineano i nostri alle proposte di Spiritual Front o Rose, Rovine E Amanti: in questa direzione "World In Flames" e "Your Hell" toccano quella vivace cantautorialità che vede le proprie radici, più che nel darkfolk tradizionale, in corridoi che la mente percorre fino ad arrivare a brani come "A Strange Kind Of Love", che Peter Murphy ha accarezzato in un capolavoro del genere come "Deep". Tanta carne al fuoco, quindi, per questo cameo voluto e prodotto da Ars Musica Diffundere, che vorremmo consigliare a tutti coloro che non si chiudono negli stereotipi dei generi, ma che vogliano abbracciare il dark in tutti i suoi colori, magari scuri, ma pur sempre colori...
Nicola Tenani