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Intervista |
03-11-2009 : ARDITI |
Di norma noi uomini moderni siamo abituati a vivere la guerra come un argomento tabù, tanto da chiamare 'missioni di pace' azioni che di pacifico non hanno nulla, ma da che mondo è mondo la guerra è stata una caratteristica peculiare del genere umano, un avvenimento necessario che aveva i suoi risvolti positivi anche direttamente sull'animo di chi la combatteva. La vitalità che scatena lo scontro è il punto di partenza e la base concettuale del lavoro del duo svedese Arditi, band solo apparentemente controversa, visto che in questa intervista non ci sono risposte ambigue, ma solo una schiettezza tale da... |
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LiveReport |
03-11-2009 : TARJA TURUNEN |
La nostra volontà di assistere al live di Lady Turunen è indubbiamente dettata dal desiderio di conoscere un po' di più questa nordica regina del metal. Curiosità di sentire dal vivo la voce di una soprano che ha mosso i primi passi sui palchi interpretando melodrammi, e non cercandosi spazi alternativi dopo il conservatorio; curiosità di vedere fino a che punto, come lei ha in passato proclamato, l'uscita dai Nightwish è stata dettata dal desiderio di percorrere nuovi sentieri più gotici ed introspettivi. Non per ultima la rarità di vedere sul palco una musicista che ha la... |
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Recensione |
03-11-2009 : TONY WAKEFORD |
È doveroso un inchino quando ci si appresta a parlare di Tony Wakeford, nume tutelare del folk apocalittico ampiamente celebrato non solo per aver contribuito alla nascita di formazioni seminali come Crisis prima e Death In June poi, ma soprattutto per quanto creato con i suoi Sol Invictus, oltre ai moltissimi lavori a quattro mani con l'amico Matt Howden, e ancora con Steven Stapleton, Tor Lundvall, Andrew King e le tante altre collaborazioni in una scena che lo vede da ormai tre decadi come una presenza di fondamentale importanza. "Not All Of Me Will Die", edito dall'ottima label israeliana The Eastern Front, è il... |
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Recensione |
03-11-2009 : PHOSGORE |
Sulla scia del successo dei SAM, la Germania sforna una nuova schiacciasassi da dancefloor: parliamo di Phosgore, progetto di Florian Dietz nato in quel di Hessen nel 2008, a seguito di un'esperienza decennale dello stesso musicista in qualità di DJ in ambito prettamente EBM ed electro/industrial. Niente fronzoli (a parte la fatidica abusatissima maschera antigas e l'immancabile presenza femminile per i live nella persona di Sonja...) per il Nostro, che ha ben chiaro in mente lo scopo ultimo (e probabilmente unico) della sua creatura: radere al suolo il dancefloor con la propria irrefrenabile furia elettronica. I dodici brani... |
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Recensione |
03-11-2009 : THE MOUNT FUJI DOOMJAZZ CORPORATION |
I sei musicisti che fanno capo al bizzarro monicker The Mount Fuji Doomjazz Corporation sono in pratica l'alter ego ambient/doom/drone dei più noti The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble, e rispetto a questi ultimi hanno la peculiarità di registrare i propri lavori in presa diretta, basandosi sull'improvvisazione. Due formazioni con sede operativa in Olanda comprendenti gli stessi membri (tutti musicisti navigati e preparati), dunque, ma ben distinte fra loro: laddove i TKDE suonano decisamente più trip-hop/jazz, il sound di TMFDC assume tinte ben più scure ed opprimenti, sviluppando tuttavia un percorso simile al... |
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Recensione |
03-11-2009 : XOTOX & DETUNE-X |
Ma che sorpresa! Andreas Davids aka Xotox (affermatissima realtà in ambito rhythmic noise/industrial) insieme al nostro Detune-X, la creatura più abrasiva e multiforme di Stefano Rossello, mastermind della sempre più attiva Rustblade e leader di Bahntier e Ketvector! Questa sinergia ha dato alla luce uno split davvero appetitoso che conferma l'intelligenza artistica del tondo rumorista tedesco, ma che evidenzia soprattutto i passi avanti compiuti da Detune-X, che attraverso collaborazioni ed un continuo confronto con altri approcci alla musica industrial è riuscito ad evolversi, superando sé stesso ed... |
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Recensione |
03-11-2009 : H.E.R.R. |
Seguendo la traccia del "De Vita Caesarum" di Svetonio, gli H.E.R.R. tentano di musicare le vite dei dodici cesari già illustrate dall'autore latino, usando toni scanzonati e un sound che più che ricordare la classicità rimanda all'epoca tardo rinascimentale, se non - in minor misura - alle moderne colonne sonore. Come gli affezionati sapranno, lo stile di Michiel Spapé (mente del progetto olandese) si è andato sempre più affinando in chiave neoclassica, sebbene le maestose orchestrazioni siano create elettronicamente, ad eccezione di violino, viola ed alcuni inserimenti di tromba e... |
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Recensione |
03-11-2009 : SNUTTOCK |
È sbalorditivo come a volte un album ti affascini fin dal primo ascolto, nonostante ti richieda indirettamente di assaggiarlo anche più volte. È il caso di "Carved & Sutured", debut album del duo proveniente dal Maryland, Snuttock. Molte idee e ben incastonate tra loro, questa è la principale credenziale dell'album che conferma la propensione nell'America east-coast per l'elettronica. Synthpop di vecchia scuola europea cara al 'Depeche' Martin Gore (sul genere di "Master & Servant" o "People Are People") mescolata con vivacità elettronica di stampo contemporaneo fedele... |
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Recensione |
03-11-2009 : VV.AA. |
Nella galassia sconfinata del black metal scandinavo, gli Ulver si sono sempre distinti per la singolarità della proposta. La band di Garm ha saputo affrancarsi rapidamente dagli schemi più prevedibili del genere, unendo la solennità e il fascino imperituro della musica folk al suono ruvido e freddo della 'fiamma nera'. Gradualmente, il combo norvegese ha colorato di nuove sfumature il proprio songwriting, attingendo soprattutto al mondo della musica elettronica e dell'ambient. Il risultato si è concretizzato in una serie di album che solo marginalmente, o per nulla, hanno lambito la musica metal, dividendo spesso... |
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Recensione |
03-11-2009 : LEVIS HOSTEL |
Abbiamo conosciuto Ezio Piermattei (il nostro Levis Hostel) in occasione dell'EP d'esordio "A Minor Quarrel", e l'impatto è stato subito piacevole. Rock sanguigno con venature psichedeliche sulla scia emozionale di ciò che furono gli Smiths. Lo ritroviamo oggi col follow-up, e qualche traccia d'amaro ci confonde nel giudizio di "Star Bell Jar". La band è indubbiamente rodata, ma la linea iniziale si sposta verso suoni che compiono un passo indietro rispetto al lavoro precedente. Gli equilibri tra glam-rock di rimando Bowie della fine '70 e la psichedelia si spezzano, spostando il baricentro verso la... |
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