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Reception

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Intervista
11-01-2014 : THE BLUE PROJECT
Se è vero che le parole sono importanti (ed è vero), allora non ci parrebbe corretto parlare di reale 'sorpresa' riguardo allo splendido "Adrift" del duo italico The Blue Project. Deve effettivamente sorprendere la grandissima qualità di un debut album una volta scoperto che dietro ad esso ci sono non degli sconosciuti in cerca di affermazione, bensì personaggi che hanno dato lustro alla scena nazionale come Davide Borghi (mastermind dei ben noti Albireon) e la rediviva Maria Cristina Anzola (voce dei The Bel Am nei primi anni '90)? Certo che no, come non sorprende che The Blue Project abbia destato...
 
Recensione
11-01-2014 : SHATOO
Che un sacco di reunion siano state architettate solo per far cassa è cosa risaputa, ma per fortuna c'è anche chi torna in pista dopo un lungo silenzio perché riscopre la magia di fare musica, avendo in effetti ancora qualcosa da dire. Questo è decisamente il caso dei norvegesi Shatoo, spariti dalle scene per ben 25 anni (!) dopo un paio di album ed una manciata di singoli fra l'87 e l'88 che riscossero un buon successo in patria, vendendo oltre centomila copie e raggiungendo i vertici delle charts. La dorata decade volgeva però al termine, ed i Nostri, nonostante l'uso della lingua inglese, non si...
 
Recensione
11-01-2014 : PREGHOST
L'ottima label californiana n5MD tiene a battesimo un esordio importante, in quanto trattasi non di uno sconosciuto newcomer di belle speranze, bensì del giapponese Kosuke Anamizu, meglio noto al pubblico per i due album realizzati col monicker Moshimoss ("Hidden Tape N. 66" nel 2010 ed "Endless Endings" la scorsa estate). Rispetto alle due fatiche appena menzionate, caratterizzate da ambientazioni sonore più cinematiche e fanciullesche, nel suo debut - confezionato nel bel formato cardboard apribile - Preghost punta ad una musicalità trasversale che sfrutta le malizie più raffinate di trip-hop,...
 
Recensione
11-01-2014 : ATRIUM CARCERI
Ormai compiuta la metamorfosi stilistica di Atrium Carceri, Simon Heath continua lungo la nuova via dando alle stampe l'ideale prosecuzione del precedente album "Void". "The Untold" ne è in certo qual modo l'album gemello, uscito a breve distanza di tempo e caratterizzato dalle medesime coordinate compositive, nonché dalla stessa maniacale perizia. Queste nuove dodici tracce tornano ad insistere su una malinconia moderna e filmica, fatta di prolungati tappeti sintetici e panorami sonori sconfinati, realizzati con un'accurata sovrapposizione delle parti, quasi a voler dare luogo ad un colore nuovo per mezzo di...
 
Recensione
11-01-2014 : 4TH SIGN OF THE APOCALYPSE
Gradito ritorno quello di Bryin Dall, che per l'occasione va a rispolverare uno dei suoi monicker più oscuri, lasciato in sonno per anni dopo il raro debut "Lost Hour World" risalente al 1998. Noto per il suo istrionismo sonoro espresso attraverso una lunga serie di progetti (dai gotici Loretta's Doll ai dark-ambientali A Murder Of Angels e Dream Into Dust, fino alle collaborazioni con Genesis P. Orridge nelle vesti di Thee Majesty e ai più recenti e gay-oriented Hirsute Pursuit), l'autore statunitense gioca di nuovo ad accavallare stili diversi senza mai identificarsi con un genere preciso per fornirci la sua...
 
Recensione
11-01-2014 : LARVA
Uscito la scorsa estate, ad un anno dal precedente "Broken Hopes Of A Wasted Youth", "Where The Butteflies..." è il settimo album in studio dell'attivo duo spagnolo composto da InqUesT (voce, testi, sequenze) ed Anoxia (sequenze, live synth), ancora una volta rilasciato dall'ungherese Advoxya. La carriera dei Larva è simile a quella di molti altri act a cavallo fra harsh-EBM e dark-electro: esordi incerti, cui seguono fisiologici miglioramenti a piccoli passi, senza mai strabiliare o sconvolgere gli equilibri della scena, aspettando la svolta decisiva che non è detto arrivi... Tuttavia i Larva hanno...
 
Recensione
11-01-2014 : SHOCK FRONTIER
Debut album per Shock Frontier, progetto statunitense composto da Robert C. Kozletsky, noto ai patiti dell'ambient industriale sotto le vesti di Psychomanteum, e l'artisticamente giovane Kyle Carney. I Nostri esordiscono con un truce riferimento ad effetto: la mancuerda è infatti un metodo di tortura a tiraggio che arrivava a lacerare carni ed ossa del malcapitato. Il commento sonoro per tali efferatezze non poteva che essere oscuro, malefico e sofferente, in pratica una colonna sonora per sensazioni negative e visioni apocalittiche. Atmosfere da day-after, fumi torbidi che si tagliano col coltello, macchinari rugginosi alla deriva...
 
Recensione
11-01-2014 : HYDRA DIVISION V
Dopo un primo EP autoprodotto nel 2010 ("Legion"), il solo-project del greco Vincent Andelmoth (dei rodati iNsCissorS) giunge all'esordio sulla lunga distanza grazie all'interessamento della russa Artificial Sun. In questa sua avventura solista il musicista ateniese sposta il tiro verso sonorità harsh-EBM indirizzate al dancefloor, dure e muscolari, affidandosi per mixaggio e mastering alle esperte mani di Jan/X-Fusion (senza dubbio uno fra i nomi che hanno ispirato Hydra Division V). Il risultato è un disco d'impatto, dove il groove sprigionato dalle possenti ed agili bassline domina da cima a fondo, anche nei momenti...
 
Recensione
11-01-2014 : COLDWAVE
A noi di Darkroom piace spesso andare a cercare e proporvi non tanto le band del momento, quelle che fanno tendenza, quanto piuttosto le piccole perle underground, o i nuovi artisti che si affacciano sulla scena musicale. È quindi con piacere che presentiamo questi quattro ragazzi anconetani denominatisi Coldwave che, formata la band ad inizio 2013, hanno già dato alla luce un EP con quattro tracce di epica ed intensa new wave post punk. È questa la prima cosa che salta agli occhi: un tempo di gestazione breve, quattro brani buttati giù d'istinto che rivelano la chiara attitudine del quartetto verso la musica...
 
Recensione
11-01-2014 : SINEZAMIA
I Sinezamia non sono una novità nel panorama underground italiano, essendo attivi dal 2004 e con già un album ed alcuni EP alle spalle. Questo "Senza Fiato", quindi, arriva con un background solido e ben definito, che aveva visto i Sinezamia autori di una darkwave infarcita di svariate influenze nell'album "La Fuga". Nell'ambito di un processo di crescita e mutazione, la band ha deciso di virare il proprio sound verso territori più propriamente gothic rock addentrandosi, con determinazione e idee chiare, in un territorio dove molti artisti si perdono già alla prime uscite. I Sinezamia aumentano...
 
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