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Room 102
11-01-2014
LARVA
"Where The Butteflies Go To Die"
(Advoxya)
Time: (69:45)
Rating : 7
Uscito la scorsa estate, ad un anno dal precedente "Broken Hopes Of A Wasted Youth", "Where The Butteflies..." è il settimo album in studio dell'attivo duo spagnolo composto da InqUesT (voce, testi, sequenze) ed Anoxia (sequenze, live synth), ancora una volta rilasciato dall'ungherese Advoxya. La carriera dei Larva è simile a quella di molti altri act a cavallo fra harsh-EBM e dark-electro: esordi incerti, cui seguono fisiologici miglioramenti a piccoli passi, senza mai strabiliare o sconvolgere gli equilibri della scena, aspettando la svolta decisiva che non è detto arrivi... Tuttavia i Larva hanno accumulato una buona dose di esperienza, come già il precedente "Broken Hopes..." aveva dimostrato, ed il nuovo album - confezionato nel gradevole formato cardboard apribile - mostra ulteriori segnali di crescita, a partire dalla produzione, che esalta la cura nell'incastro dei samples ed i dettagli. Sempre meno inclini alle soluzioni 'harsh' e più intenzionati a percorrere il sentiero di una dark-electro ferale e diretta, i Nostri riescono a diversificare a dovere il songwriting, passando con buona disinvoltura e senza perdere il filo del discorso dalle movenze sofferte della lunga opener "Solo Pido Que Me Recuerdes Durante Un Instante" (oltre 8 minuti) all'impeto da club della scattante "Fuck The Poor" e dell'altrettanto agile "Breathing Violence", mostrando una rinnovata verve nel costruire strutture più intriganti della media a livello sia ritmico che melodico (la solida "Buried Alive", "My Own Hell", "Hay Un Loco Dentro De Mi Que Aun Se Retuerce" o "I'm A Joke"). I miglioramenti in fase di costruzione esaltano tanto l'ariosità delle melodie quanto l'atmosfera che il duo riesce a catturare, come ben evidenziano frangenti quali la danceable "Cuando Nací Ya Estaba Muerto" e la non meno ritmata "Carne Magullada". Certo 70 minuti sono tanti (ma almeno non si è ricorso ai soliti remix per allungare la minestra...), e magari si poteva lasciar fuori qualcosa per guadagnare in efficacia (tipo la cruda e feroce "Inner Fear", passabile ma superflua), ma a parte questo l'album scorre piuttosto bene, e chiude con un trittico di buona fattura: la dilaniante title-track, la groovy e cattiva "Tale Of New York" e lo strumentale "Pictures Without Meaning", coi suoi intrecci di piano e synth ed il plumbeo e drammatico finale sinfonico. Di certo la reiterata e spietata ferocia vocale di InqUesT farà storcere il naso ai puristi della dark-electro, ed in ogni caso anche questa nuova fatica dei Larva non stravolgerà le sorti della frangia electro più scura e ferale, ma bisogna dare merito al duo di essere riuscito a crescere ancora, confezionando il proprio miglior lavoro, e chissà che un giorno i Nostri non trovino la forza per andare oltre quegli schemi che hanno già dimostrato di saper rileggere con buona professionalità. Disponibile anche in edizione doppia (con in aggiunta il remix-album) e tripla (con ulteriore DVD annesso).
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.larvas.net/index.php/en/
http://www.advoxya-records.com/