11-01-2014
PREGHOST
"Ghost Story"
(n5MD)
Time: (56:54)
Rating : 8
L'ottima label californiana n5MD tiene a battesimo un esordio importante, in quanto trattasi non di uno sconosciuto newcomer di belle speranze, bensì del giapponese Kosuke Anamizu, meglio noto al pubblico per i due album realizzati col monicker Moshimoss ("Hidden Tape N. 66" nel 2010 ed "Endless Endings" la scorsa estate). Rispetto alle due fatiche appena menzionate, caratterizzate da ambientazioni sonore più cinematiche e fanciullesche, nel suo debut - confezionato nel bel formato cardboard apribile - Preghost punta ad una musicalità trasversale che sfrutta le malizie più raffinate di trip-hop, downtempo, world music, ambient e chillout, miscelando suoni di assoluto pregio e voci dosate con grande cura e lucidità con un sapiente beatwork che avvolge col suo groove particolarmente suadente, sulle ali di una produzione semplicemente ottimale. Melodie e voci (rigorosamente femminili) delineano trame spesso e volentieri sfuggenti ("Seeker" e la toccante "Lostus", quest'ultima ripresa anche in un valido remix firmato Ametsub), dove non mancano di subentrare ritmiche danceable pregiate ed eleganti che arricchiscono più punti dell'opera ("Predawn", la fragile "Siusin"). Kosuke riesce ad allestire un'opera che intriga da cima a fondo, ricca di sfumature sempre affascinanti e forte di un songwriting che sa differenziarsi pur seguendo una linea precisa, dal trip-hop etnico di "Snow Leopard" alla malinconia trasmessa dalla conclusiva "Departures", passando per una gemma come "Cliff Edge Ghost", le cui ambientazioni oscure e dai riflessi noisy lasciano dapprima spazio ad una incontaminata pace cosmica, per poi esaltarsi in un crescendo che vibra col suo dronico e stellare muro sonoro, prima che un ritmo squisitamente etnico subentri con la consueta classe di cui l'artista nipponico è capace. Un lavoro di altissima qualità e con le carte in regola per sedurre ampie fette di pubblico in maniera trasversale, nonché la conferma dell'estro del suo creatore.
Roberto Alessandro Filippozzi