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Reception

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Recensione
12-02-2014 : SIEBEN
Dieci album in quindici anni di onoratissima carriera discografica sono il significativo traguardo raggiunto dall'apprezzato violinista/cantante britannico Matt Howden, personaggio di spicco di una scena che lo visto protagonista assoluto anche in una lunga serie di memorabili collaborazioni, da quella storica con l'amico e compagno di tante avventure Tony Wakeford (Sol Invictus) al favoloso album realizzato nel 2012 assieme ai polacchi Job Karma sotto la sigla 7JK. Di questo grande artista ed autentico gentleman abbiamo imparato a conoscere pressoché tutto, dalle dinamiche con cui crea le proprie magie sonore sul palco alla poesia che...
 
Recensione
12-02-2014 : ORGANISATION TOTH
Continua a prendere forma la seconda stagione artistica di Organisation Toth, il progetto del francese .Ö.livier. T. che prese vita sul finire del XX secolo e che proprio lo scorso anno ha inaugurato con il CD "The Living Forces Of Evil" (subito seguito dall'EP in vinile "Fidelis Legio!") una corposa nuova produzione dopo anni di silenzio. "The Sword Of Creation" riprende tutte le peculiarità stilistico-tematiche di questo act, sublimandole ad un livello inaspettato. La spina dorsale dei brani è costruita attorno a tematiche che toccano i miti nordici, i culti ancestrali ed alcune reminiscenze...
 
Recensione
12-02-2014 : JOHNATHAN | CHRISTIAN
Dietro a questo duale monicker si celano due dei più preparati musicisti indipendenti degli ultimi anni, ossia il losangelino Johnathan Mooney e Christian Granquist, di base a Stoccolma. "Beautiful Hideous" è un fulmine a ciel sereno, all'avanguardia nel dark-rock sinfonico. Il disco segna anche il debutto dei due in coppia, preparati al meglio per l'importante appuntamento. Dieci tracce sotto la superba supervisione della leggenda dell'industrial Martin Bowes (Attrition) e dell'artista newyorkese Bryin Dall (4th Sign Of The Apocalypse, A Murder Of Angels, Dream Into Dust etc...). I due sono musicisti decisamente...
 
Recensione
12-02-2014 : RAISON D'ÊTRE
In attesa di un nuovo disco da studio, Peter Andersson, in arte Raison D'Être, dà voce ai suoi side-project (notevoli i lavori per film ed esibizioni e la collaborazione a nome Bocksholm), rilasciando di tanto in tanto anche lavori transitori per la band ammiraglia. Tra questi ultimi rientra "Collected Works", terza raccolta di brani recuperati in oltre venti anni di attività. Nel particolare si tratta di sette tracce apparse solo in compilation tra il 1999 e il 2012, ristampate ora per la prima volta; a queste vengono accostati tre remix di brani firmati originariamente da Extol, V:28 ed iNsCissorS, apparsi a...
 
Recensione
12-02-2014 : DALOT
Con alle spalle già tre full-length (due in CD per la n5MD ed uno autoprodotto in download gratuito) ed una manciata di release minori, l'artista greca Maria Papadomanolaki torna ora con questo nuovo EP, rilasciato nel più spartano dei formati cartonati. La Nostra, che dal 2004 ha vissuto dapprima in Inghilterra e poi negli States, ha saputo costruirsi nel giro di pochi anni una solida reputazione attraverso una spiccata identità sonora e la grande raffinatezza delle sue composizioni, ampliando la propria esperienza anche grazie alle molte collaborazioni. Il suono di Dalot prosegue il proprio viaggio a cavallo fra...
 
Recensione
12-02-2014 : DEATHLESS LEGACY
Questo godibile sestetto fiorentino nasce verso la fine dello scorso decennio, proponendo una formula molto originale di horror-rock con influenze metal/goth. Teatralità, occultismo, letteratura gotica: queste le radici culturali del combo nostrano, tanto da caratterizzarsi per le esibizioni live, nelle quali non manca una vera e propria performer in line-up (nota come The Red Witch). Il resto della formazione è composto dalla brava e carismatica frontwoman Steva, El "Calàver" (sei corde), C-AG1318 (basso e voce), Pater Blaurot alle tastiere e il batterista Frater Orion, anche scenografo in veste live. È...
 
Recensione
12-02-2014 : UNCODIFIED & SATANISMO CALIBRO 9
Pregevole lavoro a quattro mani firmato da due monicker italiani di area post-industriale, "Adamant Orgon Ritual" trova linfa vitale nel tema parascientifico dell'orgone, presunta energia le cui capacità rimangono ancora avvolte da un velo di accattivante mistero. L'album ha le fattezze di un mastodontico container che assorbe e rielabora il verbo sulfureo di Satanismo Calibro 9 fondendolo con la personale mostra delle atrocità targata Corrado Altieri, che per l'occasione veste i panni di Uncodified, uno dei suoi progetti più interessanti e prolifici. Gran parte dell'opera, a partire dalla lunga opener "The...
 
Recensione
12-02-2014 : KAAK
L'invasione russa a firma Artificial Sun continua con questo "Pro-Love" dei Kaak. Dalla cover e dalle scarne note di presentazione, si capisce che ci troveremo di fronte all'ennesima sarabanda di metallo industriale o cibernetico. Tuttavia l'ascolto delle nove tracce presenti ha rivelato un'anima tecnica e quasi progressive nell'attitudine. La "Intro" è violenta e arrangiata con i synth per dare un tocco di cyberpunk, e apre la strada a "2011", un brano che pur avendo sprazzi di elettronica, è da ascrivere essenzialmente al mondo del metal industriale. "Parasiting" è invece un pezzo...
 
Recensione
12-02-2014 : EMBRYOID
Da quando nel 2010 ha posto definitivamente fine all'avventura degli Skoyz ed ha separato il proprio cammino da quello del collega Nicolas Ussel, il francese Stéphane Ayas ha dato ampio sfogo alla propria creatività dando vita a due act già piuttosto noti nel panorama martial-industrial come Auswalht e Liyr, entrambi con tre release ciascuno alle spalle. Ma quello verso le sonorità marziali e industriali non è stato un viaggio senza ritorno per il Nostro, che infatti già dal 2010 ha lavorato anche nelle vesti di Embryoid, nuovo progetto col quale torna sui passi compiuti dagli Skoyz, riprendendo...
 
Recensione
12-02-2014 : ROSA INFRA
Avviso ai naviganti: il titolo dell'EP (che segue il debut album autoprodotto del 2012) è puramente indicativo. Trattasi infatti di semplice traduzione con il translator, e non ce ne vogliano quindi i puristi della lingua russa se questa non rispecchia il vero significato del titolo in cirillico. Se da una parte mantenere i caratteri della propria lingua madre può essere considerata una cosa positiva, dall'altra può portare ad una forte limitazione della diffusione del CD (comunque stampato in sole 300 copie), soprattutto in Occidente. Tuttavia ormai il lavoro è stato prodotto così, quindi va fatto buon viso...
 
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