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Room 104

12-02-2014

ORGANISATION TOTH

"The Sword Of Creation"

Cover ORGANISATION TOTH

(Rage In Eden)

Time: (39:59)

Rating : 8.5

Continua a prendere forma la seconda stagione artistica di Organisation Toth, il progetto del francese .Ö.livier. T. che prese vita sul finire del XX secolo e che proprio lo scorso anno ha inaugurato con il CD "The Living Forces Of Evil" (subito seguito dall'EP in vinile "Fidelis Legio!") una corposa nuova produzione dopo anni di silenzio. "The Sword Of Creation" riprende tutte le peculiarità stilistico-tematiche di questo act, sublimandole ad un livello inaspettato. La spina dorsale dei brani è costruita attorno a tematiche che toccano i miti nordici, i culti ancestrali ed alcune reminiscenze di nazismo esoterico. A dare corpo alla questione concorre un suono scarno e minimale, fatto di tessuti elettronici primitivi, spesso analogici, tesi alla ripetizione costante di poche note o rumori. La formula messa in atto da .Ö.livier. è semplice ma altamente incisiva, giocata sempre sull'insistenza tonale e ritmica, basata su uno, due o al massimo tre temi che si intrecciano costruendo una circolarità ritualistico industriale. La desertificazione stilistica porta ad una riduzione totale dei mezzi per far emergere un'essenzialità torbida in cui riecheggiano ritmiche riverberate, voci gutturali, qualche tema di synth vecchia maniera, rari rumori ad effetto e sporadici samples. Tutto gira in un loop paranoico in cui il minimalismo diventa atrofìa sonora generatrice di perle scarnificate, foriere di ipnosi mistiche e di turbinii elettro-tribali. Pezzi come "Von Ewigkeit Zu Ewigkeit", dove una melodia apocalittica evolve in un assalto pulsante, o la nerissima apertura affidata a "WerWolf", in odore di Kirlian Camera, o la rozza intermittenza sonora di "Solar Law" sono assaggi imperdibili di un album compatto che non conosce punti deboli. Tornano finalmente le idee che mancavano nel disco precedente, penalizzato anche da un audio che in questa occasione rende onore al contenuto. La dedica all'autodisciplina ed il motto politically uncorrect che accompagnano l'album (limitato a 300 esemplari) completano il cerchio di un titolo aspro e spigoloso sotto ogni punto di vista. Un ritorno di fuoco che non teme di percorrere "la strada più dura". Orgogliosamente controcorrente.

Michele Viali

 

http://rageineden.org/