Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Reception

Pagina precedente 
Recensione
13-04-2015 : I-M-R
Cambia il nome ma non la sostanza per gli storici In My Rosary, passati all'acronimo I-M-R già con l'album "Letters From The Paper Garden" edito nel 2012: la band fu ricomposta proprio in quell'occasione, dopo lo smantellamento dell'anno precedente e l'uscita del leader fondatore Dirk Lakomy. La nuova line-up vede ancora sulla breccia Ralf Jesek (altra metà del duo), affiancato dai vecchi membri live Hansi Huenig, Holger Diener e Martin Von Arndt, quest'ultimo già noto col progetto Printed At Bismarck's Death e in formazione con Jesek e Lakomy nel side-project Griffin's Fall. Nato agli albori degli anni '90...
 
Recensione
13-04-2015 : SUNSET WINGS
Ad un anno e mezzo dal valido terzo album "Shining Thro' The Veil Of The Night", il collettivo russo guidato dal cantante e polistrumentista Aleks Popov torna con la quarta fatica sulla lunga distanza, anche stavolta patrocinata dall'ottima label polacca Wrotycz. Edito in un elegante digipack a sei pannelli, il nuovo album - registrato fra il 2009 ed il 2013 - ha visto all'opera non soltanto i sette musicisti accreditati, ma anche un piccolo gruppo di quattro bambini, i quali hanno fornito le proprie voci per ottimizzare il suggestivo concept suggerito dal titolo stesso ("la vita come un bimbo che gioca"). Si dice che una...
 
Recensione
13-04-2015 : LOCUST
Locust è, in realtà l'emanazione del polistrumentista e compositore Mark Van Hoen. Come tutti gli artisti orbitanti introno al pianeta dell'elettronica più sperimentale, anche Mark disperde il suo talento in numerosi progetti e collaborazioni, su tutte quella ormai conclusa con i seminali Seefeel. In Locust, tuttavia, Mark sembra concentrare le sue energie migliori. Rifacendosi ai grandi maestri della musica elettronica anni '70, ma dotando le proprie composizioni di un tocco personale e originale, Mark esplora con la propria musica mondi che gli altri protagonisti della scena elettronica non riescono ad evocare. I suoi...
 
Recensione
13-04-2015 : DJINN
Continua il percorso artistico di questo act oscuro, vero gioiello del panorama italiano, tenuto a battesimo dalla Slaughter di Marco Corbelli 13 anni or sono. A fare da ponte tra il precedente album "1978" e il prossimo full-length arriva l'EP "Requiem Aeternam": due lunghe tracce che vedono un affinamento tecnico già messo in mostra nell'ultimo lavoro. Al solito sono la morte e le atmosfere lugubri a spadroneggiare, stavolta col trionfo unilaterale del riposo eterno tout court, senza accenni a suicidi di massa, azioni distruttive o riferimenti a fatti accaduti. Le visioni catacombali prendono le mosse da frequenze...
 
Recensione
13-04-2015 : FORREST FANG
Ambizioso come non mai il progetto giapponese Forrest Fang, nato nei lontani anni '80, che prosegue il suo personale discorso all'interno dell'ambient music con un lavoro che unisce ancora una volta elettronica e strumentazione. L'approccio compositivo mantiene intatto lo stampo primigenio della scena minimal americana (La Monte Young, Terry Riley), basata su cascate sonore e flussi di tonalità continue che creano un ipnotico e sconfinato mare audio, solo variato dall'uso di distese sintetiche che ricordano in parte le ultime composizioni di Steve Roach. Le tele vengono poi dipinte con una pluralità sterminata di strumenti...
 
Recensione
13-04-2015 : EXPO '70
La terza fase del progetto di Justin Wright aka Expo '70, cominciata con "Closet Full Of Candles" del 2013, vede l'artista americano affiancato ad altri due musicisti che sono entrati a far parte definitivamente della sua creatura drone/psichedelica nata nel lontano 2003. Con Aaron Osborne al basso e synth e Jim Button alla batteria, Wright può ulteriormente spaziare nella sua proposta musicale, scegliendo questa volta di tuffarsi in sonorità prettamente krautrock nelle quali la sua chitarra mai sazia di improvvisazioni psichedeliche e dal sapore molto più granitico e graffiante si mescola in maniera perfetta...
 
Recensione
13-04-2015 : ORGHANON
Album di debutto per il nuovo progetto di Sergio Calzoni, già membro dello storico act Colloquio nonché di interessanti band quali Act Noir e Alma Mater. I dieci notturni metropolitani su cui è costruito l'album vanno ad incarnare lo smarrimento contemporaneo, fotografando città deserte immerse in luci artificiali percorse da strade polverose ed insegne al neon. Colonna sonora di una solitudine cercata e voluta, "Figures In Slow Motion" trova la sua spina dorsale in melodie soffici che si stendono su tappeti elettro-orchestrali velati da voci laconiche e sibilline. Ritmiche glitch e bassi plastici (mix...
 
Recensione
13-04-2015 : ORANGE
Con all'attivo due album in studio e due live fra il 2003 ed il 2011, il sestetto tedesco Orange continua ad infrangere i confini fra la world music e le sonorità elettroniche più moderne, creando il proprio connubio ethno-goa-trance in un ipnotico tripudio elettroacustico di percussioni, didgeridoo, battiti danceable e vocals per lo più tuvane (il celebre throat singing). Supportati nuovamente da quella Separated Beats (divisione dell'altrettanto ricercata e particolare Klangwirkstoff Records) che aveva già pubblicato l'album "Hu" ed il live "Ta Tha Ta", i Nostri spingono ulteriormente avanti...
 
Recensione
13-04-2015 : VISCERA DRIP
Uscito circa un anno fa, "Abattoir" è il secondo full-length del solo-project dell'americano Justin Thiele, dopo l'album d'esordio autoprodotto del 2012 "Sociopath". Se due anni fa la raccolta digitale "Psychopath", comprendente brani realizzati fra il 2001 ed il 2007, ci aveva dato l'idea di quanto il musicista del New Mexico avesse puntato al dancefloor nel processo di notevole crescita che lo ha condotto all'album d'esordio, con "Abattoir" la primeva matrice dark-electro viene ancor più sacrificata sull'altare dei club, e in fondo lo stesso Justin non ha paura di ammettere come il suo...
 
Recensione
13-04-2015 : MINDSTRIP
Sbaglia di grosso chi ritiene che il synthpop sia un genere 'facile', perché in realtà è il settore dove più che mai è indispensabile saper interpretare al meglio la forma-canzone, poiché il mero esercizio di stile non potrebbe mai conquistare i palati ben abituati del suo pubblico. I berlinesi Mindstrip, al debutto sulla lunga distanza dopo due singoli digitali ed un EP, sono in una sorta di limbo: a più riprese dimostrano di saper costruire dignitosamente le proprie canzoni, ma al momento manca loro ancora quel qualcosa, che sia know-how o carisma vero e proprio, in grado di elevare la...
 
Pagina precedente