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Reception

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Recensione
09-05-2015 : BELLA LUNE
Il quarto album della band di Phoenix è anche il primo senza Kal3id, che assieme alla fascinosa singer e polistrumentista Fuchsia fondò il progetto 10 anni or sono, rivestendo al pari della stessa frontwoman il ruolo di mastermind. Rimpiazzato il suddetto per quanto concerne sia la scrittura e l'esecuzione che la stessa produzione con Hurley, il quale già faceva parte della formazione live, e trovato in Mike Jenney (Alter Der Ruine) il percussionista da studio e co-produttore ideale, l'act dell'Arizona torna a circa un anno e mezzo dal precedente e notevole "Secrets" con la nuova fatica sulla lunga distanza,...
 
Recensione
09-05-2015 : LIVINGTOTEM
La sempre attiva Advoxya tiene a battesimo l'esordio ufficiale di LivingTotem, solo-project dell'ungherese Gulyás András (anche attivo nel quintetto Quantum Cowboys) con alle spalle un demo-CDr datato 2011. Quello di LivingTotem è un sound interamente strumentale - salvo che per alcuni samples vocali - che lo stesso musicista di Budapest descrive come "tribadelic industrial", ossia "...un mix di levitazione oscura, beat industriali e ritmi tribali", e che denota molta più classe ed inventiva rispetto ai troppi mestieranti dell'elettronica industrialoide. L'act bulgaro spinge con forza sul...
 
Recensione
09-05-2015 : PHURPA
Collettivo e gruppo di performance russo, Phurpa si compone di cinque elementi per suonare e registrare autentica musica rituale di Bon (la più antica delle tradizioni buddiste, proveniente dal Tibet), usando strumenti rituali e tecniche vocali tantriche. La peculiarità del combo è uno speciale tipo di canto tantrico 'overtone' denominato gyukye, una particolarissima tecnica che determinati membri di Phurpa padroneggiano studiandola tanto in maniera pratica quanto teorica, recuperando tradizioni che affondano le radici nel tempo e nelle regioni più remote. Con una decina di release complessive (principalmente in CD...
 
Recensione
09-05-2015 : CORAZZATA VALDEMONE
Gabriele Fagnani ricorda con questo nuovo album la cosiddetta Grande Guerra (1915-1918) nell'anno del suo centenario, e lo fa con uno stile che amplifica la svolta 'pop' già sottolineata nel precedente "Avanguardia Rumorista" del 2013, qui trasformata in un sound ancor più affabile grazie a inserimenti melodici, ritmiche guerresche dal fascino immediato e alcune puntate rock/black. Il totalitarian-noise crudo, sgangherato e diretto (ma senz'altro originale) degli albori viene quindi riposto nel cassetto, salvo recuperare alcune venature di stampo più che altro post-industriale per arricchire qualche sottofondo...
 
Recensione
09-05-2015 : (((S)))
Nuovo e sorprendente lavoro per l'anonimo one-man-project (((S))), con all'attivo tre precedenti album in studio ed un EP di cover in lingua tedesca ed inglese che spaziano dalla darkwave al post-punk sino ad approdare, sempre seguendo un nostalgico percorso di revival contemporaneo di certe sonorità ottantiane, all'ultimo lavoro di tre anni fa "The Moon Is My Sun", dove il sound del misterioso act lambiva composizioni ispirate alla synth-wave di gruppi come New Order. Ironicamente definitosi 'ungoogable', che nello slang comune significa "difficilmente ricercabile su Google", (((S))) si è dimostrato sin dal...
 
Recensione
09-05-2015 : MYTRIP
Attivo dal 2005, Mytrip è uno dei progetti più prolifici ed importanti del bulgaro Angel Simitchiev, anche attivo con act quali - fra gli altri - Zev Died Orchestra, Mother Spit e Dayin. Fra split, collaborazioni, live e uscite proprie, Mytrip vanta già un discreto numero di release, principalmente in audiocassetta con tirature molto limitate, ed "Empty" si segnala quale prima pubblicazione del Nostro in vinile, segnatamente un 7" a due brani stampato in soli 250 esemplari. Rinomato e abile manipolatore della materia drone/ambient, Simitchiev non tradisce il proprio stile nelle due tracce in esame:...
 
Recensione
09-05-2015 : MELANCHOHOLICS
Storia singolare quella del trio tedesco Melanchoholics: formatosi nel 2001 con una line-up che includeva chitarra, basso ed elementi elettronici, debuttano nel 2003 con un album senza titolo e autoprodotto, ad oggi fuori catalogo; nel 2006 esce il secondo lavoro "A Single Act Of Carelessness", seguito di lì a poco da un singolo su 7". Nel mentre vengono realizzate alcune colonne sonore attualmente irreperibili... Sorte ha voluto che il chitarrista Benedikt Kristofer Bjarnason morisse nel 2010 all'età di 32 anni. Da quel momento la carriera della band si è come congelata e questo ultimo album,...
 
Recensione
09-05-2015 : A HAPPY DEATH./SHIVER
Nastro split realizzato dai rispettivi gestori delle etichette coinvolte nella produzione: da una parte A Happy Death., capitanato da Antonio Olivieri, titolare della romana Angst, e dall'altra Shiver, al secolo Mauro Sciaccaluga, proprietario dell'ottima Diazepam di stanza a Genova. Entrambi producono e realizzano materiale di stampo post-industrial e noise, rozzo quanto basta per attrarre, da vari anni a questa parte, le attenzioni del pubblico più esigente della grey area. Un lato a testa dedicato a sentori mortiferi evidenti, prima che nei suoni, nei titoli lugubri e duri. A Happy Death. rappresenta l'aspetto più ferino del...
 
Recensione
09-05-2015 : POS.:2
Esordio sulla lunga distanza per questo duo di Bielefeld composto da Thorsten Krüger (voce e tastiere) e Matthias Grod (tastiere), segnalatosi in precedenza coi due singoli digitali pre-album "Only Electropop" e "Memories". "Now!", oltre ad includere ovviamente sia "Memories" (brano lento e cadenzato dal forte pathos) che "Only Electropop" (un simpatico esercizio di stile che tiene fede al suo titolo), consta di altre 10 tracce più due remix, nel segno di un electropop debitore in particolare della scuola 80s, ma anche di quella della decade seguente. Ai brani non mancano ritmo,...
 
Recensione
09-05-2015 : KENTIN JIVEK, THE HARE AND THE MOON
Il prolifico menestrello francese Kentin Jivek torna con un nuovo album realizzato in collaborazione con il giovane progetto inglese The Hare And The Moon, anch'esso legato ai toni folk e ambientali. L'album si discosta dalle precedenti produzioni di Jivek: musicalmente costruito su un'elettronica di stampo sinfonico e magniloquente con minime puntate nell'oscurità dronica, ha un'impostazione recitata e teatrale limitata dall'assenza di un libretto che possa aiutare a capire lo svolgimento e i riferimenti testuali. Il mondo descritto rimanda ai cabaret circensi itineranti dell'ottocento, ben introdotti dal jingle iniziale che dà...
 
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